Nel Papa Francesco ha spiegato come fare per crescere assieme: il segreto, secondo il Pontefice, risiede nella comprensione del fatto che dalla crescita dell’altro dipende la crescita personale di ciascuno di noi. Bisogna “sempre fare in modo che l’altro cresca” affinché possa crescere pure io.
Non è semplice essere sposati. “Il matrimonio è anche un lavoro di tutti i giorni” ha chiarito Bergoglio: “Vivere insieme è un’arte“. La conquista della persona amata non è il punto di arrivo, ma solamente il punto d’inizio di “un cammino paziente, bello e affascinante“.
In questo percorso “il marito ha il compito di fare più donna la moglie e la moglie ha il compito di fare più uomo il marito“. Si tratta di un percorso di crescita comune che “non viene dall’aria … ma viene dalla vostre mani, dai vostri atteggiamenti, dal modo di vivere, dal modo di amarvi“.
Per questo è tanto importante amarsi e rispettarsi ogni giorno mettendo “delle regole che si possono riassumere in queste tre parole” ha continuato il Vescovo di Roma “che ho ripetuto tante volte alle famiglie: permesso – ossia ‘posso’, grazie, e scusa”.
“Posso-Permesso?” ha detto il Papa lo dobbiamo usare come “richiesta gentile di poter entrare nella vita di qualcun altro con rispetto e attenzione“.
“Grazie” invece è una parola che non deve mai mancare in una famiglia poiché “è importante tenere viva la coscienza che l’altra persona è un dono di Dio, e ai doni di Dio si dice grazie“!
“Scusa“, infine, è forse la parola più difficile da pronunciare. “In genere ciascuno di noi è pronto ad accusare l’altro e a giustificare se stesso” ha ammesso il Vescovo di Roma. “Questo è incominciato dal nostro padre Adamo, quando Dio gli chiede: “Adamo, tu hai mangiato di quel frutto?”. “Io? No! E’ quella che me lo ha dato!”.” Si tratta di un atteggiamento molto comune anche oggi, quello di “Accusare l’altro per non dire “scusa”, “perdono”. E’ una storia vecchia! E’ un istinto che sta all’origine di tanti disastri“. Nella vita in genere, ma particolarmente nel matrimonio che è culla della vita, “Impariamo a riconoscere i nostri errori e a chiedere scusa“.
Mettere in pratica queste tre regole, ha quindi concluso Papa Francesco, permette di “crescere anche in umanità, come uomo e come donna… questo si chiama crescere insieme“.
e allora se la famiglia è la prima cosa perchè si permette ad un tribunale ecclesiastico di annullarla? adducendo futili motivi?
AMEN
io credo che Il rispetto e la prima cosa che fa funzionare il matrimonio, noi, capita di discutere però senza mai eccedere almeno per noi che questo 26 aprile festeggiamo i 45 anni di matrimonio
Anche noi quest’anno festeggeremo i 53 anni di matrimonio. Certo, ci sono stati momenti anche brutti, al limite della sopportazione, ma alla fine siamo sempre riusciti a trovare il bandolo della matassa e riportare sulla via giusta quello che era, in un primo tempo, sembrato difficile. Ed eccoci qui, ancora legati da quel vincolo che Dio ci ha mantenuto fermo, per sua grazia, non certo per la nostra sola volontà. un caro saluto
Sua Santità, le chiediamo una benedizione per la nostra famiglia di ben venti persone, tra figli e nipoti. Noi siamo sposati da 53 anni e, se Dio lo vorrà, resteremo così fino alla fine dei nostri giorni. Ringraziamo e attendiamo con amsia la sua particolare benedizione. Grazie di averci accolto, un caloroso abbraccio da Ugo e Silvana Mantovani.