«Come discernere la novità che lo Spirito Santo suggerisce dalla novità che invece allontana?» è stata la domanda rivolta dai giovani partecipanti al corso di formazione del a Papa Francesco. La risposta del Pontefice è stata molto semplice: “se non ti fidi dello Spirito Santo, torna a casa tua! – ha detto – E vai a cercare un’altra religione più agnostica, più ideologica“.
Il Vescovo di Roma ha infatti fatto notare come “Gesù ci ha detto: «Io non vi lascio da soli. Io vi invierò lo Spirito»“. Sul questa certezza dobbiamo fondare la nostra tranquillità: pensiamo infatti “cosa fa lo Spirito? Due cose. – ha risposto Bergoglio – Ci ricorda quello che Gesù ci ha insegnato e ci insegna cosa dobbiamo fare“.
“A me piace pensare a Filippo, quando lo Spirito gli dice: “Vai su quella strada”, la strada di Gaza (cfr At 8,26-40). E va. A un certo punto vede un carro, una carrozza da viaggio – ha quindi commentato il Santo Padre – e seduto lì c’era il ministro dell’economia di Etiopia, della regina Candace, leggeva Isaia… Comincia un dialogo: “Spiegami questo…”. E poi quando trovano dell’acqua, questo ministro dell’economia chiede il Battesimo… Lo Spirito ti guida“.
“È proprio lo Spirito! Fidati dello Spirito. – ha ribadito il Papa – Pensa a Filippo, pensa a tanti, a tanti che si fidano dello Spirito. È bello leggere il Libro degli Atti degli Apostoli: dopo la Pentecoste, le cose che ha fatto lo Spirito!… Le cose grandi! E fidarsi“.
Quindi per spiegare meglio come agisce lo Spirito Santo e come fidarsi di Lui, Papa Francesco ha ricordato la storia personale di una fedele:
Mi viene il ricordo di una signora, nata in una famiglia atea, e anche lei era atea; non agnostica, atea. Ma era una brava donna, una professionista, una donna che faceva il suo mestiere, sposata, con figli, ma senza religione. Una sua figlia incontrò Gesù Cristo, meglio, è stata trovata da Gesù Cristo. Si convertì e faceva una vita cristiana. E la mamma ha rispettato questo: “È la tua scelta, figlia. Vai avanti! Io non ci credo, ma tu vai avanti”. Sono passati gli anni, la figlia era cattolica convinta, possiamo anche dire cattolica militante – non mi piace la parola ma diciamola per capire bene. Poi la mamma, anziana, di più di 80 anni, si ammala, è vicina alla morte, ma è lucida. Il giorno prima della morte, mentre la figlia le stava vicino, la curava, lei ha fatto la domanda: “Ma tu, dimmi – mai le aveva fatto questa domanda, perché aveva rispettato –, cosa senti quando preghi?”. E la figlia, rispettando la mamma, ha detto che parlava a Dio, al Signore… Così è cominciata una conversazione su questo tema, leggera, tranquilla. Poi entrava un altro tema, e tornava questo… Alla fine la mamma ha detto: “Ma tu sei felice con quello che hai trovato nella religione?”; “Sì, perché io, mamma, credo in Gesù, credo che Gesù ci ama!”; “Quanta voglia io avrei di sentire lo stesso!”. E la figlia si incoraggiò e disse: “Dimmi, mamma, tu hai voglia di questo?”; “Sì! Ma è troppo tardi…”; “Mai, mamma. Tu vuoi che io ti battezzi?”; e la mamma disse: “Sì!”. La figlia non poteva chiamare un prete, perché la mamma si sarebbe spaventata. La figlia battezzò la mamma e dopo due ore la mamma entrò in coma e morì, a mezzanotte. Questi sono i miracoli di Dio per la vicinanza, per il servizio. Non il proselitismo! Mai quella figlia ha fatto proselitismo. Io la conoscevo abbastanza, al punto che è venuta da me a dirmi quello che aveva fatto ed aveva paura di aver fatto male. “No, hai fatto bene! Hai fatto entrare tua mamma in Paradiso!”.
GRAZIE DIO
Il suo essere così presente, e ciò che più rigenera la fiamma che mai si è spenta.
in ogni essere Dio rigenera e ravviva con il suo profumo il suo silenzio il suo calore.
Si perché il mio dire Gesu madre cosa posso fare per essere figlia di Dio, mi genera serenità. Le sue parole il suo sorriso
Genera Fiducia santo Padre , notte e che Dio è la madre celeste la proteggano il giorno prima che la mia mamma è andata in cielo la sua stanza da un corridoi buio si è irradiata di luce. È quella luce oggi e sempre più presente .
Notte da una sua figlia Anna
Lo Spirito Santo è pace,gioia,serenità,la dolce presenza di Gesù che ti ama.Come dubitare.Amen.
Caro Papa Francesco,piango ogni volta che leggo e ascolto le parole rivolte a noi tutti,le trovo vere,autentiche e reali.Noi siamo diventati un popolo di atei.Abbiamo sempre più bisogno di credere,sperare e soprattutto pregare,al di la’di ogni speranza.
Ma questi nostri giovani a cui viene tolta la possibilità di lavorare e sostituita con gli assegni di disoccupazione,che altro non è’ elemosina disonesta cosa diciamo?Ci aiuti Lei a sensibilizzare la classe governativa e chi per loro ha il Comando sulla nostra società.
Santo Padre NON è la prima volta che ti scivo e SEMPRE condivido i tuoi pensieri,ma purtroppo per me Cattolico praticante TANTO praticante alle volte mi demoralizzo quando vedo che ci sono preti francesi >MAFIOSI< come l'abbè Pascal Thuillier & Vescovo di Parigi che hanno plagiato MIA zia marchesa Yolande d'Argenge Lafue 92 enne(deceduta 19 febbraio 2011) per impossessarsi di TUTTI i suoi beni MLN di euro e da me interpellati per un incontro RIFIUTATOMI, allora con prove INEQUIVOCABILI ho interessato alcuni media,denunciando il tutto a loro questi "SCARAFAGGI rovina della NOSTRA Chiesa mi hannio denunciato alle autorità Francesi la quale mi ha indagato,è palese che questi non sono interessati portare la parola di nostro Signore che dice <non fare del vil danaro la vostra fede<, irbene io darò cmq SEMPRE il mio (modesto l'8xmille)alla Chiesa Cattolica,e NON perderò la MIA fede ,ma questi che si arricchiscono con il plagio degli anziani devono essere SMASCHERATI,perchè io NON mollo,sia Lodato Gesù Cristo
Le parole di papa Francesco mi fanno riflettere ogni giorno e capire che Gesù. E sempre vicino a noi per proteggerci e andare sempre sulla strada giusta ,grazie che Dio ti benedica sempre.
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caro Papa Francesco, mi ha molto commossa il racconto che Lei ci ha scritto, della mamma atea e della figlia sinceramente credente…sì mi ha fatto rivivere la mia storia personale…Io ho dovuto sempre lottare in famiglia…per aver ricevuto dallo Spirito Santo il dono della fede e dover vivere quasi nascostamente questo dono meraviglioso, in una famiglia (che ovviamente amo ugualmente) ma che è molto lontana dalla fede. Poco prima di morire, la mia mamma mi fece le stesse domande che Lei, caro Papa, racconta…fatte dalla madre atea alla figlia…tutta una vita senza nulla domandarsi…ma poi arriva il momento che senti quella vocina nel cuore che ripete anche a te che ti ama…Non è stato però merito mio, se la mamma ha chiuso gli occhi aprendo le braccia al Signore…ma questo merito è stato di mio marito…perchè, come insegna il Vangelo:”nessuno è profeta nella sua patria!”…e mia mamma si è dolcemente arresa alla Verità, tenendo la mano di mio marito tra le sue e parlando di Gesù…non potrò mai dimenticare la delicatezza con la quale lo Spirito Santo ha illuminato, a 8oanni e prima dell’ultimo respiro, colei che mi aveva sempre ostacolata nel mio cammino di fede…e per mezzo dell’amore, è entrato nel mio cuore, poi in quello di mio marito e poi in quello della mamma…legandoci soavemente con la catena della misericordia divina…
Ho fatto i compiti sulle sette opere di misericordia spirituale e corporale.
Non le conoscevo.
Sua Santita’ siete grande, preghero’ per voi.
Io credo, caro papa Francesco, che, questi “fattarielli” come li chiamiamo noi a Napoli, (racconti), inzuppati di Spirito Santo, devono essere messi in un lubricino. Perché? Perché sono il Vangelo vissuto da persone della nostra epoca. Uomini che puoi toccare, vedere, asoltare, leggere. Ti danno la carica giusta ed il giusto giudizio ed esempio. E poi, quanti sanno che in circostanze come queste si può dare il battesimo? Ed allora, caro papa Francesco, ci riempia di “fattarielli” che sicuramente segnano più di una predica aulica ma noiosa. Ti voglio bene.