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Caro papà francesco visto che non riesco a comunicare con te posso chiederti almeno se puoi pregare per la mia anima( in subbuglio)?
Grazie
Io prego ogni giorno per te affinché il Signore ti dia la forza per il tuo pontificato.
Alfio
Sono certo Santità che lo staff la informerà del mio commento, o che comunque sia faccia qualcosa a riguardo, poiché mi sembra una questione al quanto seria. Il Sig. M. Biglino sul suo sito: ( http://maurobiglino.it/2014/12/aaa-cercasi-coraggiosi-teologi-per-confronto-con-mauro-biglino/ ) ha scritto che cerca teologi coraggiosi, per un convegno che si terrà a Roma nel 2015, dopo che il Cardinale Ravasi non si è presentato con una scusa. Le chiedo pertanto di provvedere a questa richiesta ai fini di porgere fine a questo scempio che sta durando fin troppo. Ad esempio Elohim termine che si ritiene giustamente o sbagliato il plurale di Eloah a mio avviso non indicherebbero una razza aliena ma il plurale di Dio poiché il Signore è Unico e Trino. La metto al corrente infine dell’intervista fatta al Mons. G. Basti ( http://maurobiglino.it/2014/12/video-mons-gianfranco-basti-dichiara-che-nella-bibbia-si-parla-di-alieni/ ) che dichiara una probabile presenza di alieni nella Bibbia, ma la Chiesa è piena di queste persone? Ecco perché persone come a Biglino riescono a prendere le briglie della situazione in pugno. Distinti Saluti.
A SUA SANTITA’PAPA FRANCESCO
Oggetto: Uccisioni in famiglia, l’Italia detiene il primato in Europa
Saluto Sua Santità Papa Francesco.
Mi chiamo Domenico e sono un Cristiano praticante della regione Campania,
Voglio riportare alla sua attenzione il triste primato che l’Italia detiene a riguardo dei delitti in famiglia, in Europa:
a mio avviso questo è il numero Uno come peccato mortale che l’umanità intera subisce,
Satana abita in molte famiglie italiane, è lui il signore di quelle dimore domestiche.
Gesu’ ha preannunciato cose terribili prima della sua venuta:
Il fratello consegnerà a morte il fratello, il padre il figlio, i figli si leveranno contro i genitori e li uccideranno, (Marco, 13, 12)
I dati attuali sono agghiaccianti: c’è una guerra invisibile che, dall’inizio del 2012 conta, solo in Italia, oltre cento donne cadute. Praticamente, una donna uccisa ogni due giorni. L’Italia è il paese europeo con il più alto tasso di delitti in famiglia, quasi tutti perpetrati contro le donne. Secondo i dati Istat, (così pure Eures-ANSA)in 769 casi il maltrattatore è il coniuge o il compagno, una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni , è stata vittima della violenza di un uomo almeno una volta nella sua vita, e nel 63% dei casi alla violenza hanno assistito i figli.
Anche diversi bambini subiscono violenze, uccisioni in famiglia, rapimenti.
Chiedo a Sua Santità che possa Ammonire, in maniera assidua, chi commette tali delitti poiché egli apre le porte dell’inferno e vi si trova già dentro;
Di sollecitare Vescovi e Sacerdoti ad ammonire, continuamente, in tal senso sensibilizzando la popolazione:
La saluto con affetto e speranza di risoluzione definitiva di tali terribili delitti.
Domenico,
Amico Domenico, sei troppo intriso di notizie fasulle, e con questo metro professi il vittimismo della donna in famiglia. Le violenze in Famiglia, che ci sono, non sono solo a discapito della donna, ma spesso la loro stessa violenza (subdolamente fisica psichica)ne è la causa. Pensa a quante “Medee”, pazze lucide, che si rendono colpevoli di efferati infanticidi, di venefici che non fanno notizia, di deleghe per compiere omicidi ai propri amanti. E poi c’è la violenza di Stato contro la Famiglia mediante i provvedimenti che umiliano e annichiliscono il Padre/Marito separato espropriandolo dagli averi e obliandolo dai propri figli. Vivi di favole amico mio!
Favole? Omicidi in famiglia ogni due giorni, contro figli, genitori, donne, bambini?
Buona sera Papa Francesco, sono un’architetto e mi occupo di ecosostenibilità, Vivo a Pescara e da circa un’anno sto portando avanti un progetto di un ecovillagio, autosufficiente, per il reinserimento di detenuti attraverso il ritorno alla campagna, alla produzione agroalimentare, attraverso l’artigianato, alle piante officinali, in 15 ettari di terreno in Provincia di Teramo, in Abruzzo. Per una serie di vicessitudini, contatti con il parrocco di Campli, ho visitato il santuario di San Gabriele, ed una sera in particolar modo ero a cena in un ristorante, da dove si vedeva il Santuario dall’alto, sono stato colpito dalla grande dimensione del nuovo Santuario che quasi annulla il vecchio! In ogni caso, resomi poi conto dei circa mq.2700 tolti alla natura ho avuto un’idea che mi piacerebbe sottoporVi. Allego l’idea in pdf.
buona sera, pape Francesco, voddrei il tuo aiuto, perché i questo momento abbiamo difficolta , con il lavoro del mio marito, chi a perso il suo lavoro, purro troppo , no la accentara la situazione, no ne pui contente pui come prima quando lavorava, eccho e difficilie per tutti e per le mie figlie.Voddrei una armonia in casa l’allegria , e il bene stare ,voddei PAPE FRANCESCO ,voddrei una grazia del vatticano , voddrei che mi mandi , uno libreto che vieni da te PAPE FRANCECO, voddrei questagrazia , ti rigranzio di ascoltare , lire questi linea , PAPE FRANCESCOsei una grazia venuto dal cielo , per noi cambio bisogno del tuo auito ,,, , ti mando il mio indirizzo, mangione rosa maria ,rue emile tilmant n25 , 7100 haine st paul belgique ,
STRAZIO
Ho visto versare il calice del tuo sangue
e visto il pane i poveri bruciarne;
c’era una mamma che cresceva il figlio
ed il figlio spezzarne il cuore;
c’era un vecchio che barcollava,
un giovane sputo l’ha fatto scivolare.
Hanno usato la verga per redimere i tuoi figli
ed essi deriso le tue spine e l’altissimo.
sandro
Hola, este es un regalo de mi inspiración para mi amigo Francisco
Spett.le Segreteria del Santo Padre
“Sono Luigi Di Piazza, un giovane medico palermitano, in atto prestante servizio a tempo indeterminato presso U.O. di Medicina interna – Ospedale “G.P. Delogu” di Ghilarza (Oristano) dal 22 aprile 2011.
Da luglio 2008 ho prestato servizio presso l’Ospedale di Susa (To) in qualità di dirigente medico di medicina interna. Ho prestato servizio sempre in qualità di dirigente medico di medicina interna però a tempo determinato da luglio 2004 a luglio 2005 presso l’Ospedale di Mazara del Vallo e da agosto 2005 a giugno 2008 presso l’ospedale S. Antonio Abate di Trapani e mi sono trovato benissimo svolgendo con scienza e
coscienza la mia professione tanto da lasciare un buon ricordo, ma non avendo alcuna conoscenza politica sono dovuto andare a trovare un posto di ruolo al Nord.
Nel 2008 ho vinto il posto di ruolo presso l’ospedale di Susa in qualità di dirigente medico di medicina interna, ma appena preso servizio mi fu spiegato che ivi si fa per 80% pronto soccorso ed il rimanente 20 % in reparto.
Qui ho trovato un primario fantasma , aspirante ad incarichi di alto rango presso Direzione sanitaria al quale non era possibile parlare se non prima di essere annunciato dalla segretaria e con carattere dittatoriale, ed un vice che si comportava in malo modo con me perchè
meticoloso e troppo fautore per la vita nei confronti di poveri anziani che
lui considerava sempre in fase terminale in quanto pluripatologici e così soprattutto con gli oncologici
. A tutti i suddetti si somministrava morfina (a detta sua per non fare
soffrire) ma in realtà per accorciare la loro esistenza. Senza parlare di
un giorno quando mi capitò di visitare per la prima volta una signora che
era entrata ed uscita dal reparto per ben 5 volte ed alla quale non era
stata diagnosticata una ischemia a livello dell’aorta in corrispondenza
della biforcazione delle arterie iliache, di circa il 70 % e di conseguenza
lamentante dolori alle gambe. Lui ha pensato subito di lenire il dolore con
la morfina aumentando il dosaggio progressivamente, senza però andare alla
causa. Io ho chiesto consulenza chirurgica in quanto oramai vi era una
gamba in gangrena ed il chirurgo accorso stava per trasferirla al suo
reparto per amputazione della stessa, come prescritto dalle linee guida, ma è stato bloccato dal primario (accorso chiamato dalla caposala) convincendo il chirurgo che la
signora era oramai in fase terminale. Poi un giorno le ha stoppato la
terapia ed io perchè una domenica che ero di turno e la paziente presentava
febbricola per cui ho pensato di ridurre il dosaggio della morfina che in
tali condizioni può determinare insufficienza respiratoria, ho ricevuto una lettera scritta dalla figlia su consiglio del primario (dal quale non era stata resa edotta sulla causa reale che aveva condotto la madre in uno stato settico per sua negligenza) per aver negato alla madre la terapia del dolore.
Tengo a precisare che il giorno dopo, la paziente non aveva piu febbricola e così la morfina è stata riportata al primo dosaggio. Inoltre sempre il Dr La Brocca ha stoppato tutta la terapia in corso (scrivendo sulla cartella: “stop tutta la terapia attuale” ed ha lasciato solo 1000 cc di soluzione elettrolitica e la morfina).
Così sono stato vittima di un procedimento disciplinare che poi è stato archiviato per decorrenza di termini pur rimanendo la contestazione di un mio
atteggiamento scorretto dal punto di vista professionale, nonostante ritenuto giusto da professori da me interpellati e da altri colleghi venuti a conoscenza del fatto.
Ma tutto è scaturito dall’aver richiesto nel luglio del 2009 la valutazione relativa all’art. 5 del CCNL 08/06/2000, avendo maturato un’anzianità di servizio di 5 anni, motivo per cui ho presentato valutazione dei 4 anni redatte dai miei ex – primari, ma la valutazione del Direttore di struttura complessa di Medicina dell’ospedale di Susa , pur avendo ricevuto modulo di valutazione non si decideva mai a farla. Io l’ho sollecitato ma invano e così nel maggio 2010 mi sono rivolto ad un legale, soprattutto per il fatto che nel frattempo mi pervenivano lettere per lamentele alle quali davo risposta e venivano archiviate. Con il sollecito del legale, il Primario è stato costretto a stilare la valutazione e così mi ha giudicato insufficiente (un punto in meno per non aggiudicarmi la sufficienza) ed inoltre mi ha avviato un procedimento disciplinare presentando 5 lettere remote che forse aveva conservato.
Io mi sono rifiutato di firmare tale valutazione presentatami (che al momento avevo chiesto al primario se potevo fotocopiare ma non me l’ha permesso e così ho dovuto trascrivere tutto a penna), ed inoltre successivamente il Collegio Tecnico si è riunito senza preavvisarmi ed hanno deciso in modo dittatoriale senza nemmeno ascoltarmi.
Per me è stato un duro colpo, io che ho sempre lavorato secondo scienza e coscienza, meticolosamente visitando accuratamente ogni paziente per giungere a corrette diagnosi e terapia, come mi hanno insegnato illustri professori universitari di Palermo (Prof. Pintacuda, Prof. Notarbartolo, Prof. Di Blasi tutti discepoli del Prof. Fradà).
Ho dovuto lottare, prendere un avvocato del foro di Torino, fare ricerche per dimostrare il loro comportamento errato, ho passato brutti momenti pur avendo ragione.
Il procedimento disciplinare è stato archiviato pur sempre contestandomi nel verbale di chiusura, “un atteggiamento (reiterato nel tempo) non rispettoso della dignità del paziente e del Suo diritto al controllo del dolore, specialmente nelle fasi terminali della vita” ed affermando che le decisioni da me assunte a proposito, sono contrastanti con quelle che sono le indicazioni contenute nelle linee guida più attuali e ordinariamente applicate nel reparto di appartenenza, come attestato dal primario.
Sono stato proprio annientato da quella che è nota come mafia bianca.
Ed infatti, come se quanto sopra riportato non bastasse, mentre era in corso il procedimento disciplinare, mi è pervenuta una lettera protocollata, inviata dal Dr La Brocca, in cui si contestava il mio atteggiamento scorretto associato al pronunciamento di frasi indecorose nei confronti di una signora condotta dalla figlia al P.S. di Susa, ma che alla fine repentinamente è stato accertato che il dr. Luigi Di Piazza era stato scambiato per un’altra persona, esattamente per un collega chirurgo (Dr. Leonardo Cuzzucoli – calabrese) al quale avevo affidato la paziente per consulenza chirurgica, come attestato dallo stesso chirurgo quel giorno in servizio al P.S.
In quel periodo ho più volte pensato di cambiare professione pur pensando ai tanti sacrifici che ha fatto e che continua a fare per amore e per vocazione. Devo ringraziare il Signore per avermi aiutato in questo cammino ad affrontare gli innumerevoli ostacoli che ogni giorno ho incontrato ed incontro in quanto, pur alla fine essendo riuscito a vincere la mobilità per un posto di dirigente medico di medicina interna presso l’Ospedale di Ghilarza in provincia di Oristano, la valutazione negativa e quanto avvenuto rimane nel mio fascicolo personale e quindi con la paura sempre di un possibile ricatto da parte di qualcuno.
Il sottoscritto avendo maturato in data 15 luglio 2009 un’anzianità di servizio di anni 5 in qualità di dirigente medico di medicina interna [avendo prestato servizio, in qualità di Dirigente Medico di Medicina interna, a tempo pieno ed a tempo determinato, dal 16 luglio 2004 al 05/08/2005 presso l’Ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo (Tp) ricadente nell’ambito territoriale dell’Azienda Unità Sanitaria Locale n.9 di Trapani, e dal 01/08/2005 al 30/06/2008 presso l’Azienda Ospedaliera “S. Antonio Abate” di Trapani], ha fatto richiesta all’Uff. “Valutazione del personale e sistemi premianti” di Collegno, di essere valutato ai sensi degli articoli 4 e 5 del C.C.N.L. 08/06/2000 per il passaggio alla fascia superiore dell’indennità di esclusività. Pertanto l’ufficio valutazione suddetto ha richiesto valutazioni del sottoscritto alle aziende dove lo stesso aveva prestato servizio per un totale di 4 anni, e quindi la valutazione da parte del Dr. Dore per il periodo dal 01 luglio 2008 al 16 luglio 2009 in qualità di Dirigente Medico di Medicina interna con rapporto a tempo indeterminato, presso la S.C. di Medicina Generale – P.O. di Susa (valutazione che è stata fatta soltanto dopo sollecito del legale e con punteggio negativo). Le precedenti valutazione sono in possesso dell’ufficio Valutazioni dipendenti di Collegno.
Il sottoscritto tiene a precisare che dopo presa visione della sua valutazione del periodo dal 01/07/2008 al 16/07/2009l si è rifiutato espressamente, nonostante le sollecitazioni da parte del DR. Dore e del Dr. La Brocca, di firmare in quanto ritenuta stilata senza aver tenuto conto del comportamento professionale corretto e sempre attento tenuto dal sottoscritto nel periodo in questione, come del resto testimoniato anche dalle valutazioni fatte dai precedenti Primari con il quale il sottoscritto ha negli anni passati lavorato.
Pertanto il sottoscritto è disposto ad andare fino in fondo a patto che tale valutazione negativa venga del tutto cancellata, in quanto frutto sicuro di profondo odio nei confronti dello scrivente che nel periodo trascorso al P.O. di Susa è stato per l’80% messo sempre in servizio presso il pronto soccorso, a gestire da solo qualunque tipo di emergenza senza mai avere dinazi né il Dr. Dore né il Dr. La Brocca , mentre negli anni di lavoro in Sicilia i Primari hanno valutato il sottoscritto in quanto personalmente lo hanno visto mentre operava.
Inoltre perché la valutazione suddetta è stata fatta soltanto dopo sollecitazione da parte dell’avvocato e non prima?
Il sottoscritto aveva nel febbraio del 2010 chiesto sollecito di tale valutazione per iscritto ai Dirigenti responsabili ma non avendo avuto alcuna risposta ha chiesto delucidazioni alla Dottoressa Bertinazzi (responsabile dell’Ufficio valutazione) la quale ha risposto al sottoscritto che aveva sollecitato più volte il Dr. Dore ma che questi gli aveva risposto che “c’erano lettere in corso”.
E come si spiega che le valutazioni per raggiungimento progetti obiettivi visionati e firmati dal sottoscritto in questi due anni sono stati sempre sufficienti. C’è davvero un controsenso.
La prego di aiutarmi a trovare un buon avvocato con ideali cristiani che possa avviare il procedimento di impugnazione del giudizio di valutazione dirigenziale espresso, al termine del primo quinquennio di servizio, nel 2009 dall’ASL TO 3 in I e II istanza, con riconoscimento dei benefici economici previsti dalla normativa e in atto non goduti e quindi relativo risarcimento per danni morali, professionali ed economici.
Con ossequio.
Ghilarza 11/07/2014 Dr. Luigi Di Piazza
Buongiorno,
mi ha colpito la sua vicenda, non sarà il caso di contattare le Iene o striscia la notizia?
Mi scuso per l’interessamento ma ho una nonna di 90 anni e il suo racconto mi ha colpito particolarmente.
Cordiali saluti
La verità imbavagliata o raggirata è la vera fonte d’ogni male e opera da supporto alle sopraffazioni di chi esercita potere. Un potere che dovrebbe essere di sostegno ai più deboli, vessati dal libero abuso e che, invece, offre prestazioni a favore dell’aberrazione
messagio per il papa : il giovane criminale di oslo che aveva ucciso molti giovani catholichi era vittima di questi nuovi catholichi che entrono in osmosi con le personne sante per perendergli la loro energia , la loro aura. i senza tetti sono delle personne che sono vittime di questi predatori che rubanno l’identita sociale delle personne a forte charismo. mi sorveigliano la posta , il telephono, e il miei e-mail, perche sanno che ho un destino importante. avrei dovuto parlare con il papa questo week end , mi hanno anche rubato la carta d’identita., il papa deve riconoscere che una parte dei catholichi mettono i consogli della bibia a questi fini criminali , con la scusa che facciamo parte di un solo dio. queste pratiche devono essere condamnate dal papa e consoderate come un crimine. mi chiamo : mirella mariotti telehono zwizzero 0041 79 833 95 16/ indirizzo : case postale 719 – 1800 vevey 1 -zvizzera