Papa Francesco, nell’omelia di oggi, durante la celebrazione della Santa Messa in Casa Santa Marta ha sottolineato come sia compito di ogni persona “custodire la pace“, poiché tutti “siamo coinvolti in questo“. In tal senso, al termine della propria riflessione, ha invitato i fedeli presenti a domandarsi: “Cosa faccio perché non sia versato più sangue nel mondo?“.
Dio al termine del diluvio universale, ha commentato Bergoglio, fa la pace con l’uomo: instaura una nuova alleanza basata sulla pace, simboleggiata dall’arcobaleno e dalla colomba che porta il ramoscello di ulivo. È una pace, però, che deve essere custodita dall’uomo e questo “è un lavoro di tutti i giorni perché dentro di noi ancora c’è quel seme, quel peccato originale, lo spirito del Caino che per invidia, gelosia, cupidigia e volere di dominazione, fa la guerra“.
In tal senso, la Prima Lettura di oggi ci ricorda che “del sangue vostro io domanderò conto; ne domanderò conto a ogni essere vivente e domanderò conto della vita dell’uomo all’uomo, a ognuno di suo fratello”. Cosa significa questo? Noi “siamo custodi dei fratelli e quando c’è versamento di sangue c’è peccato e Dio ci domanderà conto”, ha spiegato il Vescovo di Roma.
“Oggi nel mondo c’è versamento di sangue. Oggi il mondo è in guerra. Tanti fratelli e sorelle muoiono, anche innocenti, perché i grandi, i potenti, vogliono un pezzo più di terra, vogliono un po’ più di potere o vogliono fare un po’ più di guadagno col traffico delle armi. – ha ulteriormente commentato il Papa – E la Parola del Signore è chiara: ‘Del sangue vostro, ossia della vostra vita, io domanderò conto; ne domanderò conto a ogni essere vivente e domanderò conto della vita dell’uomo all’uomo, a ognuno di suo fratello’. Anche a noi, sembra di essere in pace, qui, il Signore domanderà conto del sangue dei nostri fratelli e sorelle che soffrono la guerra”.
Meditiamo su questo, oggi, e domandiamoci: “Cosa faccio perché non sia versato più sangue nel mondo?” […] Ricordiamoci che la guerra è solo quella dei conflitti armati, “la guerra incomincia nel cuore dell’uomo, incomincia a casa, nelle famiglie, fra amici e poi va oltre, a tutto il mondo”. Dunque, chiediamoci nuovamente, cosa faccio io “quando sento che viene nel mio cuore qualcosa” vuole “distruggere la pace?” […] “Come custodisco io la pace nel mio cuore, nel mio intimo, nella mia famiglia?“.
Custodire la pace non è una azione passiva, non si tratta solo del puro custodire ma di fare la pace, farla con le mani, artigianalmente, tutti i giorni. E così riusciremo a farla nel mondo intero.
Buenos días , Su Santidad.
Yo también lo creo. La Paz nace en el corazón, y se cultiva con el alma. Creo que muchas personas no son conscientes de la necesidad de cultivar. La paciencia, la tolerancia, la generosidad, etc. , todo se cultiva, una persona no es paciente así de la nada. Es paciente porque aprendió a través del tiempo con la práctica y cultivando estos sentimientos. La generosidad se cultiva con la práctica.
Gracias , Santo Padre. Buen día a todos.
dobbiamo pregare uniti, cordiali saluti