Nessun cristiano ha la certezza del successo: fallimenti, sofferenze e persecuzioni vanno messe in conto. Ma ricordate cos’ha detto Gesù ai suoi discepoli: “Non abbiate paura!”. Questa l’esortazione fatta da Papa Francesco durante l’Angelus domenicale, dinanzi a una Piazza San Pietro gremita di fedeli.
Quando Gesù invia i suoi discepoli alla missione non garantisce loro il successo, così come non li mette al riparo da fallimenti e sofferenze. Perché, oggi come ieri, sono i discepoli che devono mettere in conto la possibilità che qualcosa non vada come auspicato. “Questo spaventa un po’, ma è la verità”. Il Papa ha quindi ricordato che “non esiste la missione cristiana all’insegna della tranquillità, perché difficoltà e tribolazioni sono parte dell’opera di evangelizzazione. Sappiamo però che Gesù non ci abbandona mai, neanche durante la tempesta”.
Insomma, se nella nostra vita di cristiani e di evangelizzatori capita di ricevere un rifiuto, di essere vittime di un abbandono o di provare sofferenza, non dobbiamo demoralizzarci perché non saremo mai dimenticati: “Il Padre – ha detto il Papa – ci assisterà sempre”.
Relativamente alla persecuzione che sta mietendo molte vittime tra i cristiani, Francesco ha invitato alla preghiera: “Preghiamo per i fratelli e le sorelle che sono perseguitati e lodiamo Dio perché nonostante tutto continuano a testimoniare con coraggio e fedeltà la loro fede”. Del resto può capitare che il Signore ci invii “come sentinelle in mezzo a gente che non vuole essere svegliata dal torpore mondano, che ignora le parole di Verità del Vangelo, costruendosi delle proprie effimere verità”.
A questo proposito, una figura che faremmo bene a prendere come simbolo di tenacia e di perseveranza, nonché di vera fede, è il vescovo Teofilo Matulionis, ucciso nel 1962 per la sua testimonianza cristiana: “Rendiamo lode a Dio per la testimonianza di questo strenuo difensore della Chiesa e della dignità dell’uomo”. A Maria, invece, Francesco ha chiesto che ci aiuti a capire che nella testimonianza della fede non sono importanti i successi, ma la fedeltà a Cristo.
Parlando degli ortodossi si deve ricordare che la loro dottrina ha elementi simili con la dottrina dei satanisti e con pratiche occultista tipo yoga, reiki, pranoterapia, stregoneria: l’energia. Satanisti dicono che Satana è energia e gli ortodossi hanno sostituito l’amore per energia: il loro Spirito Santo è energia e la Trinitá non è unita. Chi uccide gli ortodossi pensa di lottare contro Satana (energia). Gli ortodossi sono cristiani che si sono rifiutati da Cristo (amore). La Chiesa cattolica dovrebbe spiegare agli ortodossi che l’energia è elemento satanico e chenla Trinitá è amore. Mica è stata revocata la missione dell’evangelizzazione?
Santo
Padre, lei dice “non arrendetevi alle difficoltà ” purtroppo la chiesa crea delle difficoltà i preti sono corrotti e si fanno corrompere come nel mio caso in cui c’è stato un giudice della Rota un certo Angelo T. Dell’avellinese che ha fatto vincere la causa a mio marito, con testimoni falsi….facendomi spendere diversi milioni di E. Tutto questo dopo 21 anni di matrimonio, ora vive con la sua amante che è collegata con la curia napoletana, fornisce medicinali alla curia….è una farmacista, una certa Landi….che vergogna che tutto questo succeda sopratutto fra cattolici. Ora ho fede, ma non rispetto i sacramenti visto che la chiesa me ne ha cancellato uno, ” il matrimonio”, cosa devo fare X avere cancellazione del battesimo e cresima? È vergognoso….
Santo Padre sono disperata. E’ vero che dobbiamo avere fiducia in Gesù Nostro Signore, ma sono umana e sento tanto il dolore per mio figlio senza lavoro e senza speranza. Prega per tutti noi afflitti. Silvia
Santo Padre, la maggior parte della gente non vuole essere svegliata dal torpore comodo del quotidiano, ci si grogiola diffamano cercando di non rendere credibile chi fa’ da “sentinella”, si grogiola nel lamento, diffamano le regioni dove le persone non si fanno sopraffare dal torpore giustificandosi; tutta l’Italia e’ cosi!?
solo l’amore a Dio e la fiducia nella Sua Parola ci da’ la forza per continuare, a non avere paura dei tanti nemici che ci si crea continuamente cercando di “svegliarli”, anche dentro le nostre chiese.—-Io ho 70 anni, tanto stanca, continuo, Santo Padre , perché Ti leggo tutti i giorni, le Tue parole ma soprattutto le Tue coerenti azioni mi incoraggiano a, piano piano, continuare. Non Ti dico solo “bravo”, arrancando cerco di mettere in pratica quanto spieghi e Fai, cerco di Seguirti.—–Grazie a Dio e grazie a Te.