Gesù ci insegna ad aiutare i bisognosi non da lontano ma andando loro incontro. Già il il Papa ci aveva detto che solo toccando con mano le sofferenze altrui potremo riconoscere davvero Gesù, come accadde a San Tommaso che per primo confessò il Cristo risorto quando toccò le Sue piaghe. Andare incontro ai bisognosi, aiutarli realmente non da lontano come una vuota donazione di denaro ma facendo vera elemosina, toccando i loro problemi: questo é il modo di essere del cristiano.
Dobbiamo condividere il loro dolore, le loro ansie, le loro paure, i loro problemi: questa é la vera essenza della vita cristiana. Non si tratta quindi di dare del denaro e guardare da lontano il bisognoso, ben attenti ad evitare qualsiasi contatto fisico. Questa non é la cultura dell’incontro che promuove il Vangelo. I cristiani non sono dei filantropi, dice Papa Francesco “ciò che Gesù ci insegna, innanzitutto, è incontrarsi e, incontrando, aiutare. Dobbiamo saperci incontrare. Dobbiamo edificare, creare, costruire una cultura dell’incontro.“
Per questo dice il Pontefice “se non hai toccato, non hai incontrato“. Nell’incontro con l’altro, con chi ha bisogno é lì che si rivela Gesù ed é in quel preciso momento che lo Spirito Santo agisce. Non andate con lo spirito di convincere gli altri a farsi cattolici, dice Papa Francesco, ma andate ad incontrare gli altri: “è tuo fratello, e questo basta. Tu vai a aiutarlo, il resto lo fa Gesù, lo fa lo Spirito Santo“.
E questo messaggio non si discosta da quello di riguardo la missionarietà della Chiesa: la conversione dei cuori non avviene per opera nostra ma dello Spirito Santo. Non dobbiamo dunque confonderci e pensare di essere noi i protagonisti: il protagonista é Gesù che opera grazie all’Amore.
“Il tuo cuore, quando incontri chi ha più bisogno, comincerà ad ingrandirsi, ingrandirsi, ingrandirsi!” – conclude il Pontefice – “Perché l’incontro moltiplica la capacità di amare. L’incontro con l’altro ingrandisce il cuore. Coraggio!”
Ha ragione PAPA FRANCESCO quando dice che :” se vogliamo incontrare Gesù dobbiamo andare incontro a nostro fratello” nostro fratello… colui che nella vita è stato più sfortunato di noi , ma più fortunato perchè ha incontrato GESU’ nella sua malattia o nella sua disgrazia. Avvicinandoci ed aiutando chi soffre avremo la fortuna di toccare con mano nostro SIGNORE GESU’ e penso che sia questo il vero senso della vita .Come fare? Basta un semplice sorriso, una carezza , ma che provenga dal cuore , e poi tutto verrà da sè.Tanto non siamo da soli :GESU’ è sempre con noi. PACE E BENE.