Nella giornata in cui ricorre la Festa del Papà celebriamo San Giuseppe, quale custode della Santa Famiglia: nella figura di San Giuseppe, ha spiegato già in passato il Pontefice, troviamo la chiave di come dobbiamo porci di fronte alle difficoltà e alle sfide della vita.
Giuseppe ci lascia, pur nelle brevità delle parti in cui i Vangeli parlano di lui, un esempio chiaro di come il cristiano debba affrontare le difficoltà: affidarsi a Dio. Così quando Maria gli annunciò di attendere un figlio, Giuseppe avrebbe avuto diritto, secondo la legge ebraica, di ripudiarla, condannando così Maria, e il suo bimbo, alla lapidazione per adulterio.
Invece di scegliere questa strada, San Giuseppe si affida a Dio e in Lui cerca una risposta. Ma Giuseppe non solo si pone in ascolto di Dio, ma lascia che sia questi a plasmare la sua vita: invece di perseguire il suo progetto di vita, Giuseppe accetta e si fa carico del nuovo disegno che Dio ha tracciato per lui.
Certamente, infatti, Giuseppe aveva pensato, nel momento in cui aveva sposato la donna che amava di avere dei figli da questa e di crescerli, e invece si trova a essere padre di un figlio che non è suo e nonostante questo lo accetta e lo ama, come suo figlio, divenendo il custode della famiglia.
Giuseppe dimostra così la potenza dell’amore umano: invece di chiudersi nel proprio io, nel proprio egoismo, Giuseppe si apre alla volontà di Dio e ne accetta i piani. “Giuseppe è ‘custode’, perché sa ascoltare Dio, si lascia guidare dalla sua volontà, e proprio per questo è ancora più sensibile alle persone che gli sono affidate, sa leggere con realismo gli avvenimenti, è attento a ciò che lo circonda, e sa prendere le decisioni più sagge – aveva spiegato Papa Francesco in occasione della omelia del 19 marzo 2013 – In lui cari amici, vediamo come si risponde alla vocazione di Dio, con prontezza, con disponibilità, ma vediamo anche qual sia il vero centro della vocazione cristiana: Cristo! Custodiamo Cristo nella nostra vita, per custodire gli altri, per custodire il creato!“.
…così ,dalle parole del Santo Padre, è percepire come la potenza dell’amore umano incontra la p o t e n z a dell’Amore nel Nome divino e come L’Uomo rivolge il proprio volere di cuore …alla Potenza del Signore …
E per questo credo d’aver ben motivo di riportare le parole di questo Salmo :
O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra: sopra i cieli si innalza la Tua Magnificenza.
Con la bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli.
Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, che cosa è l’uomo perché te ne ricordi e il figlio dell’uomo perché te ne curi?
Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tu hai posto sotto i suoi piedi ;
Tutti i greggi e gli armenti , tutte le bestie della campagna; gli uccelli del cielo e i pesci del mare, che percorrono le Vie del mare.
… nostro Dio, quanto è grande il tuo Nome di Signore …in quello di Giuseppe, per Te Santo, COME par d’Essere in quello dell’Uomo che …sulla t e r r a ha Fede nel Divino !!!!
FRA 3 ANNI FACCIO 50 DI MATRIMONIO E SAREBBE MIA INTENZIONE RINNOVARE LA PROMESSA DI MATRIMONIO E SAREI FELICE CON MIA MOGLIE DI RINNOVARLA DAVANTI A LEI, NATURALMENTE SEGUENDO LA DISPONIBILITA DI SUA SANTITA’, NOI SAREMMO VERAMENTE FELICI DI QUESTO DONO CHE CI FAREBBE PER RICORDARE QUESTO IMPORTANTE MOMENTO DELLA NOSTRA VITA VISSUTA CON AMORE E TANTO RISPETTO RECIPROCO, SE SUA SANTITA VOLESSE FARCI QUESTO MERAVIGLIOSO DONO CI INFORMI SUL COME CI DOBBIAMO COMPORTARE,ANTONIO CHIOETTO E MANGIAGALLI MAFALDA .
… così vorrei essere…