La riflessione di Papa Francesco, durante la Santa Messa di oggi, 8 settembre 2015, giornata nella quale la Chiesa Cattolica celebra la Natività della Beata Vergine Maria, è stata focalizzata sul cammino di pace e pacificazione che Dio ha fatto con il suo popolo, durante i secoli.
È in questo senso che va letto il brano del Vangelo di oggi (Mt 1,1-16.18-23), che a prima vosta potrebbe sembrare un poco noioso perché trattasi di un elenco che ricorda le generazioni precedenti Gesù. Eppure questo elenco ha proprio lo scopo di insegnarci che Gesù non ha preso la “bacchetta magica” e risolto i problemi all’istante, ma ha camminato con il suo popolo.
“Il Signore non ha voluto pacificare e riconciliare con la bacchetta magica – ha commentato il Santo Padre – Si è messo a camminare con il suo popolo“. E lungo questo cammino ha incontrato tanti uomini buoni, e anche tanti peccatori. Eppure, anche di fronte al peccato, “Dio non si spaventa: cammina. Cammina con il suo popolo”.
Questo elenco, ci da dunque un secondo messaggio, un messaggio di speranza, e ci dice che anche davanti al più grande dei peccato, Dio non smette mai di camminare con noi, Dio non smette mai di sognare.
“Dio sogna. Il nostro Padre Dio ha dei sogni, e sogna cose belle per il suo popolo, per ognuno di noi – ha sottolineato il Vescovo di Roma – perché è Padre e essendo Padre pensa e sogna il meglio per i suoi figli” e questo lo fa rimanendo “sempre in cammino, in vicinanza con gli altri, come ci insegnano le Beatitudini e Matteo 25″.
Infine questo elenco della genealogia di Cristo ci dice una terza cosa, ha concluso Papa Francesco, che Dio non interviene con grandi atti, con atti plateali, ma interviene “nel piccolo“. Così noi oggi facciamo memoriale con “un piccolo pezzo di pane, un po’ di vino … nel ‘piccolo’. Ma in questo piccolo c’è tutto. – ha detto Bergoglio – C’è il sogno di Dio, c’è il suo amore, c’è la sua pace, c’è la sua riconciliazione, c’è Gesù: Lui è tutto quello“.
Il sordomuto miracolato, poi agì in riserbo, cristianamente operoso, per annientare i soprusi degli avidi. irremovibili, ristabilendo pace, trasparenza, verità e giustizia.
Egli fu ragguagliato da Gesù e seguì la parola di Gesù.
Poi, di parole, i terreni ne dicono tante: tutto e il contrario di tutto. La fratellanza e la pace fondate sulla verità, all’istante annientate da “si dia Cesare quel ch’è di Cesare”, pur di svicolare e non fare nulla. Tanto, per citarne una.
Ma ogni viltà trova una scappatoia. La preghiera e il nulla fare, spesso vanno di pari passo. Se obietti, sei tacciato di mille qualifiche, ti viene ordinato di amare officianti e ministeri…… La realtà: chiacchiere, ma dei tuoi affanni nessuno se ne importa: tipico degli autoqualificati “cattolici”.
Si possono praticare tutti i “cerimoniali” che si vuole, ma la realtà è quella che conta:state certi, Dio guarda la realtà di ognuno di noi: laici, cristiani, non cristiani, consacrati o sconsacrati.
I sogni? Sono solo sogni. La realtà è l’ipocrisia sempre più dilagante. Oggi – com’è più che tangibile – si lucra su tutto; ognuno per il prorpio tornaconto.
Quando Dio vorrà modificare i suoi precetti, saprà trovare il modo per farcelo sapere direttamente.
Su ciò non c’è abilità che regga.
Bando alle ciance gratuite e, si entri nell’ordine d’idee che, l’onestà e la vera solidarietà, è amata e premiata da Dio anche se praticate da chi non si proclama cattolico o cristiano “praticante”.
Al contrario, quest’ultimi proclamati che sermoneggiano ma praticano tutto il contrario dei loro sermoni o saccenterie, non credo siano apprezzati da Dio.
Che confusione!
Que papá Dios bendiga y fortalezca a nuestro Santo Padre para que con su crecimiento espiritual nos guíe en el camino hacia el Padre Dios