Si festeggia la solennità dell’Epifania e il Papa spiega cosa significhi questa ricorrenza: “l’Epifania non è un altro mistero, è sempre lo stesso mistero della Natività, visto però nella sua dimensione di luce: luce che illumina ogni uomo, luce da accogliere nella fede e luce da portare agli altri nella carità, nella testimonianza, nell’annuncio del Vangelo.”
E come dice Isaia 60, 1-6, in una profezia che sembra dei tempi moderni, in un mondo dove “la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli ” ecco una luce per noi, donata da Dio che attrae tutti: Gesù.
“ È Lui la stella apparsa all’orizzonte, il Messia atteso, Colui attraverso il quale Dio realizza il suo regno di amore, il suo regno di giustizia, il suo regno di pace. Egli è nato non solo per alcuni ma per tutti gli uomini, per tutti i popoli. La luce è per tutti i popoli, la salvezza è per tutti i popoli ” prosegue il Pontefice, e questa luce si può diffondere solo attraverso l’annuncio del Vangelo. “L’annuncio, la parola, e la testimonianza.” Cosa vuol dire? Che le parole non bastano.
“Farsi prossimo all’altro, incontrarlo, assumere la sua realtà e portare la testimonianza della nostra fede, ognuno. Solo così la luce di Cristo, che è Amore, può risplendere in quanti la accolgono e attirare gli altri. Non si allarga la luce di Cristo con le parole soltanto” dobbiamo farci noi “testimoni dei tesori di bontà e di misericordia infinita che il Redentore offre gratuitamente a tutti ” poiché “la luce di Cristo non si allarga per proselitismo, si allarga per testimonianza, per confessione della fede.”
Accogliere a noi questa luce dunque, lasciarci “affascinare, attirare, guidare, illuminare e convertire da Cristo: è il cammino della fede, attraverso la preghiera e la contemplazione delle opere di Dio, che continuamente ci riempiono di gioia e di stupore, uno stupore sempre nuovo.”
Iniziare la giornata con Papa Francesco e’ qualcosa di cosi dolce che improvvisamente apre spiragli di luce laddove anche non ce ne fossero…
Maurizio