La chiusura dell’Anno Santo della Misericordia, avvenuta proprio nel giorno in cui la Chiesa celebra Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, ci ricorda che “anche se si chiude la Porta santa, rimane sempre spalancata per noi la vera porta della misericordia, che è il Cuore di Cristo”.
Con queste parole, Papa Francesco, pronunciate durante la Omelia della Santa Messa di Chiusura dell’Anno Santo, ha sottolineato come sia importante chiedere ogni giorno “la grazia di non chiudere mai le porte della riconciliazione e del perdono, ma di saper andare oltre il male e le divergenze, aprendo ogni possibile via di speranza“.
Proprio il brano del Vangelo di oggi, che racconta la morte di Gesù in croce, ci ricorda che “proprio come Dio crede in noi stessi, infinitamente al di là dei nostri meriti, così anche noi siamo chiamati a infondere speranza e a dare opportunità agli altri“.
È questa, del resto, anche la sintesi della preghiera che Santo Padre ha recitato al momento della chiusura della Porta Santa: “Riconoscenti per i doni di grazia ricevuti e incoraggiati a testimoniare, nelle parole e nelle opere, la tenerezza del tuo amore misericordioso, chiudiamo la Porta Santa – ha detto Papa Francesco – lo Spirito Santificatore rinnovi la nostra speranza in Cristo Salvatore, porta sempre aperta a chi ti cerca con cuore sincero”.
“Tanti pellegrini hanno varcato le Porte sante e lontano del fragore delle cronache hanno gustato la grande bontà del Signore. Ringraziamo per questo e ricordiamoci che siamo stati investiti di misericordia per rivestirci di sentimenti di misericordia – ha concluso il Vescovo di Roma – per diventare noi pure strumenti di misericordia”.
È alla protezione della Madonna, infine, che ha affidato la Chiesa e tutto il Popolo di Dio: ella “è la Madre di misericordia, a cui ci affidiamo: ogni nostra situazione, ogni nostra preghiera, rivolta ai suoi occhi misericordiosi, non resterà senza risposta“.
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