Nessuno di noi è in grado di vivere senza amore, ma al tempo stesso è una brutta schiavitù il sol pensare che l’amore vada meritato. E’ partita così la riflessione che Papa Francesco ha fatto questa mattina, nel corso dell’Udienza Generale.
“Tante persone cercano visibilità solo per riempire un vuoto interiore: come se fossimo persone che hanno eternamente bisogno di conferme. Ma voi ve lo immaginate un mondo dove tutti mendicano ragioni per suscitare l’attenzione altrui e nessuno invece è pronto a voler bene gratuitamente a un’altra persona? Immaginatevelo un mondo così, un mondo dove non c’è il bene disinteressato. Un mondo così è un inferno”.
Uno dei mali del nostro secolo non è tanto la cattiveria, quanto l’infelicità delle persone. Per questo dobbiamo sapere che “Dio ama per primo”, che “Dio ci ama perché in noi c’è qualche elemento che suscita amore”. “Dio – ha detto Francesco – ci ama perché Egli stesso è amore e l’amore è per sua natura difensivo, è per sua stessa natura un dono. Quello di Dio, ad esempio, è un amore vero, incondizionato. Dio ci ha voluto bene anche quando eravamo nell’errore”. Insomma, Dio ci ama in modo totale e disinteressato perché riversa in noi l’amore che un padre o una madre proverebbero nei confronti del loro figlio.
“Ma può essere che il Signore non ami tutti i suoi figli? No. Tutti siamo oggetti di amore. La verità di tutto è nella relazione di amore che lega il Padre con il Figlio per mezzo dello spirito Santo, una relazione all’interno della quale siamo stati accolti per grazia. In Lui, in Cristo, noi siamo stati voluti, amati e desiderati. Qualcuno ha impresso in noi una bellezza primordiale che nulla, neanche la peggiore cattiveria, potrà mai cancellare del tutto”.
Ecco quindi che l’unico modo per trasformare una persona da infelice a felice non è che darle amore. Abbracciandola, magari. “Far sentire a una persone che è desiderata, che è importante, le permetterà di non essere più triste. Amore chiama amore, molto più di quanto l’odio chiami la morte. Gesù non è andato in croce e risorto per se stesso, ma lo ha fatto per noi, dunque è tempo di risurrezione per tutti: è tempo di non essere più scoraggiati e di infondere felicità e amore anche in coloro che giacciono nel sepolcro da ben più di tre giorni”.
sì, tutto questo è vero ma quando ti trovi ad amare la parte buona e cercare di amare anche quella non buona ma ti ritrovi a venire usato continuamente nella tua bontà, tradito nella fiducia, deluso pechè la presona in questione ha scelto di essere il peggio di sè…per quanto tu possa amarla ti trovi costretto ad allontanarti per rispetto a te stesso, per sopravvivere, perché se in amore non bisogna chiedere niente in cambio non puoi neanche accettare di venire pugnalato continuamente
La mia riflessione riguardo a questo argomento e’ stata; ci si difende dall’amore, si ha paura dell’amore perché se non corrisposto fa’ soffrire, se gratuito ci “impensierisce”, cosa c’e’ sotto?—-a queste riflessioni avvalorate osservando il comportamento delle persone, ho preso la decisione di “offrire” amore non guardando le reazioni umane, pensando; Dio mi ama come sono, per dimostrare a Lui gratitudine e far circolare questo dono, se non accettano l’amore che sono capace di dare, offro preghiere per loro al Signore, per intercessione di Maria e Giuseppe. Qualcuno mi disse che Dio agisce a drizza tutte le “righe” storte che noi scriviamo, fiduciosa faccio quanto io posso fare.