Papa Francesco durante la propria riflessione odierna, in occasione della Santa Messa in Casa Santa Marta, ha invitato i fedeli a non cadere nel medesimo errore che compivano gli Scribi e i Farisei ai tempi di Gesù, ovvero quello di escludere le persone dalla Salvezza: noi, ha sottolineato Bergoglio, non abbiamo diritto di escludere nessuno poiché il giudizio spetta unicamente a Dio.
Il Santo Padre nel corso della propria omelia, prendendo spunto dalle Letture (Rm 14, 7-13; Lc 15, 1-10), ha fatto notare come “l’atteggiamento degli Scribi, dei Farisei è lo stesso, escludono: ‘Noi siamo i perfetti, noi seguiamo la legge. Questi sono peccatori, sono pubblicani’”. A questo tipo di comportamento si contrappone quello di Gesù: “l’atteggiamento di Gesù è includere. Ci sono due strade nella vita: la strada dell’esclusione delle persone dalla nostra comunità e la strada dell’inclusione. – ha ulteriormente spiegato il Vescovo di Roma – La prima può essere piccola ma è la radice di tutte le guerre: tutte le calamità, tutte le guerre, incominciano con un’esclusione. Si esclude dalla comunità internazionale ma anche dalle famiglie, fra amici, quante liti…“.
L’altra strada, invece, quella “che ci fa vedere Gesù” con la sua stessa vita va in senso contrario a quella dell’esclusione: è la via dell’inclusione. È lungo questa via che Gesù incontra tutti coloro che avevano smarrito il cammino e dopo l’incontro con Gesù questi “sono pieni di gioia perché hanno trovato quello che era perso e vanno dai vicini, dagli amici perché sono tanto felici: ‘Ho trovato, ho incluso’. Questo è l’includere di Dio“.
“Dio ci ha inclusi tutti nella salvezza, tutti! Questo è l’inizio. – ha dunque invitato a riflettere il Pontefice – Noi con le nostre debolezze, con i nostri peccati, con le nostre invidie, gelosie, sempre abbiamo quest’atteggiamento di escludere che – come ho detto – può finire nelle guerre”.
Certo non si dice il cammino dell’includere sia una via semplice, ma da parte nostra, “facciamo il nostro piccolo, non giudichiamo mai: ‘Ma questo fa così…’. Ma Dio sa: è la sua vita, ma non lo escludo dal mio cuore, dalla mia preghiera, dal mio saluto, dal mio sorriso, e se l’occasione viene gli dico una bella parola. – ha dunque concluso Papa Francesco – Mai escludere, non abbiamo diritto! E come finisce Paolo la Lettura: ‘Tutti infatti ci presenteremo al tribunale di Dio. Quindi ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio’. Se io escludo sarò un giorno davanti al tribunale di Dio e dovrò rendere conto di me stesso. Chiediamo la grazia di essere uomini e donne che includono sempre, sempre!“.
Caro Papa Francesco ti voglio bene, prego Dio Padre nostro che ti protegga dai tuoi nemici.