“Gesù ci ha manifestato il volto di Dio. Un Dio che è solo e soltanto Amore, in una relazione che tutto crea, redime e santifica: Padre e Figlio e Spirito Santo”. Con queste parole Papa Francesco si è rivolto alle 15mila persone accorse in Piazza San Pietro per assistere alla recita dell’Angelus.
In occasione della festa della Santissima Trinità, Francesco ha voluto avanzare qualche riflessione proprio sul ruolo della Trinità: “La comunità cristiana – ha detto – pur avendo molti limiti può diventare un riflesso della comunione della Trinità, della sua bontà e bellezza. Ma questo passa per forza di cose attraverso l’esperienza della misericordia e del perdono di Dio”.
Quello a cui ci rivolgiamo è un Dio che Gesù stesso ci ha manifestato; è un Dio sinonimo di amore, misericordia, pietà e grazia. E’ proprio così, cioè con un volto misericordioso e pietoso, che Dio si è rivelato a Mosè. Dio si è rivelato a Mosè proclamando il proprio nome: “Il Signore”. “Questo nome – ha detto il Papa – esprime che Dio non è lontano e chiuso in se stesso, ma è Vita che vuole comunicarsi e aprirsi. E’ Amore che riscatta l’uomo dall’infedeltà”.
Il nostro Dio è l’unico che è in grado di darci la vita eterna. Ma cos’è questa vita eterna? “E’ l’amore smisurato e gratuito del Padre. Questo amore, attraverso l’azione dello Spirito Santo, ha irradiato una luce nuova sulla terra e in tutti i nostri cuori; una luce che rivela gli angoli bui e le durezze che ci impediscono di fare carità e misericordia”.
Al termine della preghiera dell’Angelus, Francesco ha ricordato la beatificazione, tenutasi poche ore prima a La Spezia, della religiosa Itala Mela, protagonista di un percorso mistico incentrato proprio sul mistero della Santissima Trinità. La testimonianza di questa Beata, ha detto il Papa, deve esserci utile per “incoraggiare le nostre giornate” e per “rivolgere i nostri pensieri a Dio Padre, Figlio e Spirito Santo che abita nella cella del nostro cuore”.
Santo Padre, Dio e’ amore, amore gratuito, io l’ho “sentito” e aperto il cuore, ogni mattina al risveglio riconfermo questo impegno. Purtroppo vedo e vivo la realta’ che chi ti “offre” amore o semplicemente “attenzione”, ti mette davanti a tante condizioni; mi occupo di te se fai cosi! vieni con me, pero’ devi?!
Devi, devi, l’amore vero che Gesu’ porto’ su questa terra e’ stato imbrattato da tanti! forse, dopo, se fai cosi, se mi dai,????!!!! Insegnaci Santo Padre con le parole a riscoprire il vero amore, Tu con le azioni gia’ lo fai, ma siamo molto duri di cervice, molto duri.—–Io mi sono arresa con le parole, ma io non ho la Tua valenza, pero’ prego e invoco lo Spirito Santo che apra menti e cuori, risvegli le coscienze addormentate quasi continuamente, questo, Santo Padre, io lo faccio.—