“Dio ha sete di noi, dei nostri cuori, del nostro amore“: Papa Francesco nel corso della riflessione antecedente la preghiera dell’Angelus di oggi, domenica 25 gennaio 2015, prendendo spunto dalle parole che Gesù rivolge alla donna samaritana, incontrata presso il pozzo di Giacobbe, ha spiegato non solo che Gesù è l’acqua viva che disseta il nostro cuore, ma anche che “Dio facendosi uomo, ha fatto propria la nostra sete”.
La Liturgia del giorno, ha spiegato Papa Francesco, “presenta l’inizio della predicazione di Gesù in Galilea” facendo notare come “Gesù cominciò a predicare «dopo che Giovanni [il Battista] fu arrestato» (1,14). Proprio nel momento in cui la voce profetica del Battezzatore, che annunciava la venuta del Regno di Dio, viene messa a tacere da Erode – ha commentato – Gesù inizia a percorrere le strade della sua terra per portare a tutti, specialmente ai poveri, «il Vangelo di Dio» (ibid.)“.
A differenza di quanto annunciava Giovanni, però, “Gesù non indica più un altro che deve venire: Gesù è Lui stesso il compimento delle promesse“: “Gesù è il compimento delle promesse divine – ha ulteriormente spiegato il Vescovo di Roma – perché è Colui che dona all’uomo lo Spirito Santo, l’“acqua viva” che disseta il nostro cuore inquieto, assetato di vita, di amore, di libertà, di pace: assetato di Dio“.
“Dio, facendosi uomo, ha fatto propria la nostra sete, non solo dell’acqua materiale, ma soprattutto la sete di una vita libera dalla schiavitù del male e della morte, di una vita piena“, ha aggiunto Papa Francesco “Nello stesso tempo, con la sua incarnazione Dio ha posto la sua sete – perché anche Dio ha sete – nel cuore di un uomo: Gesù di Nazaret“.
“Dio ha sete di noi, dei nostri cuori, del nostro amore – ha quindi concluso il Santo Padre – e ha messo questa sete nel cuore di Gesù. Che questa sete di Gesù diventi sempre più anche la nostra sete!“
caro papa francesco sono cinzia dalla provincia di como le ho scritto due lettere, la prima non mi ha risposto. e la seconda gliela spedisco domani
Trasmettiamo ai nostri vicini il sollievo che dona il contatto con Gesù ogni volta che lo pensiamo e lo vediamo nel nostro prossimo!
Il solo pensare che il mio piccolo cuore è in grado di dissetare la sete d’amore del mio Signore, mi rende infinitamente felice…Ma, in realtà, so bene che l’unica sorgente, capace di calmare i nostri bisogni spirituali, nasce dal cuore di Dio…e quella preziosa acqua cristallina, dà vita a ricchi affluenti: di misericordia, perdono e grazia divina. Quando Luca, mio figlio, si è spento alla vita terrena…un attimo prima, stringendomi la mano, mi ha sussurrato: “Ho sete, mamma…dammi da bere”…e io l’ho soltanto,teneramente, accarezzato…perchè, grazie a ciò che la fede mi aveva insegnato, avevo capito che il Signore, prima di morire sulla croce, aveva espresso il Suo “bisogno” del nostro amore, chiedendo da bere…Sono, così, certa…che il trapasso del mio amato figlio è stato dolce…perchè …grazie a Gesù, avevo letto nel suo cuore e non nelle sue parole. Grazie, Santo Padre amatissimo, per la delicatezza con la quale riesce ad entrare nella nostra anima…che il Signore La benedica!
Ok
dio ha sete di noi lui e il pastore che ci porta a bere il calice della salvezza uniamoci e seguiamolo cn gesu’ci convertira’
Senza l’amore di Dio noi saremo perduti, Di ci ama e ci invita in ogno modo a seguirlo,con le forme è modi,diversi, tutto lo fa per noi perchè tutti noi ci possiamo convertire , cambiare vita, anche lacqua che è fonte di vita, creata da Dio, (Padre, Figlio Spirito Santo) elemento necessario per noi.
Quando noi abbiamo sete e ci dissetiamo proviamo un benessere incredibile, questo ache con la Sua parola donataci ogni giorno disseta il nostro Spirito la Nostra vita, in questi periodi della Storia, dove il mondo è pieno di travagli, l’acqua(parola di Dio) ci ristora e dà benessere in tutto il nostro essere.