La moltiplicazione dei pani e dei pesci, narrata dall’evangelista Giovanni nella Lettura di questa domenica ci insegna, ha detto Papa Francesco durante la propria riflessione antecedente la preghiera mariana dell’, ad affidare tutto quello che abbiamo nelle mani di Dio, affinché Egli lo possa moltiplicare.
Il Santo Padre, commentando il brano del Vangelo, mette in luce come i discepoli seguissero una logica mondana, collegata al mercato e all’acquistare il pane per sfamare la grande folla che si era riunita per ascoltare gli insegnamenti di Gesù.
Gesù, invece, contrappone alla logica del mercato, basata sul denaro, quella del dare, basata sul dono: il momento di svolta è infatti costituito dal dono di un ragazzo, che offre tutto quanto possiede, cinque pani e due pesci.
In questo ragazzo possiamo vedere ognuno di noi: “chi di noi non ha i suoi “cinque pani e due pesci”? Tutti ne abbiamo! – ha commentato il Vescovo di Roma – Se siamo disposti a metterli nelle mani del Signore, basteranno perché nel mondo ci sia un po’ più di amore, di pace, di giustizia e soprattutto di gioia. Quanta è necessaria la gioia nel mondo! Dio è capace di moltiplicare i nostri piccoli gesti di solidarietà e renderci partecipi del suo dono“.
È sulla base di questa chiave di lettura della moltiplicazione dei pani e dei pesci che Papa Francesco ci invita a riflettere questa domenica: “il dono che Gesù offre è pienezza di vita per l’uomo affamato. Gesù sazia non solo la fame materiale, ma quella più profonda, la fame di senso della vita, la fame di Dio – ha concluso il Vescovo di Roma – Di fronte alla sofferenza, alla solitudine, alla povertà e alle difficoltà di tanta gente, che cosa possiamo fare noi? Lamentarsi non risolve niente, ma possiamo offrire quel poco che abbiamo, come il ragazzo del Vangelo“.
Gesù provvedeva ai bisogni degli indigenti e non si approfittava di nulla.
Gesù aggregava per unire nella solidarietà e generosità, non per fortificare nel potere accentratore d’ interessi egoistici e profittevoli.
Nelle dislocazioni territoriali si approfitta; si cagiona sofferenza e si compromette la salute: ma il Papa che c’entra? Tradotto: il Papa non deve entrarci.
DIFATTI.
Il pericolo avanza a rischio del soccombente. Risposta CRISTIANA : non ce ne importa, Siamo sordomuti.
BUON SORDOMUTISMO.
Saluto Papa Francesco: Buona prosecuzione. Sia fatta la volontà di DIO!
È la verità che dare aiuto a chi è in difficoltà premia…..ho avuto conferma nel mio quotidiano. ….
Grazie Santo Padre delle tue parole. …….avere visione della sofferenza altrui vuol dire che noi saremo sempre sazi. …perché la vera fame e’ essere ciechi e sordi verso il bisogno degli altri.
Anastasia
E’ vero, proprio come la lettura del Vangelo di domenica scorsa….si leggeva della moltiplicazione dei pani e dei pesci…..così Egli può moltiplicare ogni buon gesto che noi facciamo. Gesù è Onnipotente e chi ha la vera fede lo sa molto bene….Buona settimana Papa Francesco!
Voglio ricevere
SVEGLIAMOCIII, LE PAROLE VOLANO AL CIELO, MA LA VERITA E LA CREDIBILITA, FA MOLTO MALEEE.
LA CHIESA CATTOLICA, POTREBBE COLLABORARE, CREANDO UN EQUILIBRIO, MONDIALE DI FEDE, VITA, FUTURO, PACE. SPERANZA, PER L’UMANITA, CON +++ BASIII E RADICIII
QUESTO SIGNIFICA, MOLTIPLICARE I PICCOLI GESTI DI SOLIDARIETA, PER L’UMANITA, CHE SOLO LA CHIESA CATTOLICA, PUO’ CONDIVIDERE E RICOSTRUIRE UNA SPERANZA, NUOVA DI FEDE, PER QUESTI: BAMBINI, GIOVANI, COPPIE???
OGNUNO DI NOI HA IL COMPITO, DI PORTARE AL TERMINE, DEI PROGETTI, PER IL BENE DELL’UMANITA, METTENDO IN GIOCO LA VITA, FINO ALLA MORTE!!!
Comincia a svegliarti tu su te stesso, della tua ipocrisia, opportunismo, sfrutti questo sito per la tua sporca pubblicita’ vergognosamente.
DIO TI BENEDICA SANTO PADRE FRANCESCO, io sono molto recettiva all’ambiente e le persone, se sano, fiorisco in mille iniziative, se malato appassisco. Non vivo in un’ambiente sano, il dio per loro importante e’ il dio danaro, la speculazione a portato a rendere pericolosa la terra e anche l’acqua, devi sempre stare in guardia per non farti derubare e si giustificano che tutto il mondo e’ cosi, pertanto hanno instaurato sopportazione a ogni degrado anziche’ migliorare. Continuo comunque con i “piccoli gesti”di solidarieta’, oggi sono andata a messa pregando di trovare un SACERDOTE no un’impiegato che non vede l’ora di timbrare il cartellino. DIO ha moltiplicato, il sacerdote ERA UN SACERDOTE, e il volto pieno di amore, di rispetto verso GESU’ di una signora anziana ancora con l’EUCARESTIA in bocca, mi ha colmato il cuore di quell’amore di cui oggi sentivo piu’ bisogno.DIO CI BENEDICA E ABBIA MISERICORDIA DELLA NOSTRA UMANITA’. Ivana Barbonetti.