Alla Vigilia del quarto Natale con Papa Francesco, il Vescovo di Roma, che già nei giorni scorsi aveva ricordato come, con la Nascita di Gesù, il Signore viene a farsi carico delle nostre debolezze, ha aggiunto che, in Cristo, Dio si fa uomo per camminare con noi ogni giorno.
Si terminano i preparativi per la Messa della Notte, presieduta da Papa Francesco nella Basilica Vaticana: una celebrazione suggestiva e ricca di significati, introdotta dal canto della Kalenda, che annuncia al popolo dei fedeli la nascita di Gesù, Signore e centro della storia.
Tra le varie lingue nelle quali si celebrerà la Santa Messa della Notte, ci sarà quest’anno anche il cinese, simbolo della vicinanza del Santo Padre per questa terra lontana. Tante le intenzioni di preghiera che verranno enunciate durante la celebrazione: tra queste la richiesta a Dio di illuminare “chi vive nelle tenebre del peccato e dell’errore” ma anche la richiesta di custodire la Chiesa “nell’integrità della fede” e di custodire i bambini “nella purezza“.
La preghiera per i governanti sarà una invocazione affinché questi siano orientati “all’edificazione della civiltà dell’amore” mentre per le persone sole e per i poveri si pregherà affinché “l’Emmanuele, presente nella carne di un bambino, li consoli nelle loro afflizioni e li faccia sentire preziosi agli occhi del Padre“.
Ci farà bene, oggi, meditare sull’invito del Santo Padre a vivere un Natale cristiano, come fu il primo Natale di Gesù: una famiglia di profughi, in assoluta povertà. Dio ha voluto capovolgere i valori del mondo facendosi piccolo in una stalla, piccolo con i piccoli e povero con i poveri – ci ha ricordato più volte Papa Francesco in questi ultimi giorni – Restiamo in silenzio e lasciamo che sia quel Bambino a parlare” perché è questo Bambino che “ci insegna che cosa è veramente essenziale nella vita“.
Carissime Sorelle e carissimi Fratelli del mondo intero, Vi mando i più fervidi e sinceri auguri per il Santo Natale. Inoltre se condividete questa mia preghiera, fatela Vostra per sempre, recitiamola insieme il giorno di Natale, e condividetela con gli altri:
“Oh Dio Padre mio e di tutti, nella ricorrenza della Tua incarnazione o nascita su questa Terra nelle dolci e tenere sembianze del “Bambinello” rinunziando a ogni prerogativa e maestà Divina (Bambinello bisognevole non soltanto del grande amore e affetto che una madre e un padre sanno dare, ma anche di tutte le cure che tutti quanti i “grandi” devono dare ai “piccoli”), poiché Tu nella Tua nuova veste, crescendo e divenendo Gesù “Figlio dell’uomo” e cioè “uomo nella pienezza Divina”, mi hai insegnato ad amare tutti e tutto, nessuno e niente escluso, mi rivolgo a Te con questa mia preghiera:
Oh Dio Gesù, mio infinito e immenso Amore, che stai insieme al Padre Tuo nel mio cuore e in quello di tutti gli uomini, il mio cuore, sono certo, è già pronto a riceverTi. Prendilo, è Tuo!
Non Fammi più aspettare, sono pronto a ricevere la Tua Luce e a fare la Tua Volontà!
Esaudisci la mia preghiera e fammi felice ed io cercherò, illuminato e sorretto dalla forza del Tuo Santo Spirito, di fare scoprire Te ed il Tuo incondizionato Amore all’intera Umanità per far si che finalmente il Tuo Regno abbia inizio su questa Terra al posto di questo ingiusto sistema, e allora anche Tu Dio Gesù e Tuo Padre sarete felici nel vedere in Esso, finalmente e per l’eternità, raggiunto e realizzato il vero scopo e fine della Creazione: la Vita piena, cioè quella vita dove ogni uomo è veramente felice perché finalmente ha compreso che non è né il possedere le cose, né il prevalere sugli altri che rende felici, ma donare se stessi agli altri amando e condividendo quello che Tu ci hai donato, il Creato, con gli altri uomini, animali e cose. Grazie e sempre grazie per il meraviglioso dono che mi hai fatto, la Vita, e anche grazie per avermi fatto comprendere tutto ciò, che il Tuo nome sia glorificato in eterno”
Che la celebrazione di questo Santo Natale e ciò che Esso realmente rappresenta possa essere per Voi, per i Vostri cari e per tutti l’inizio di una nuova era dove regni per sempre “l’Amore Divino”, che include tutte le cose più belle e giuste, e sparisca per sempre “l’egoismo umano” fonte di ogni male.
Con fraterno affetto.
Romualdo Magno
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