La festa dei Santi Pietro e Paolo, ha spiegato Papa Francesco durante l’, ci invita a guardare alla vita di questi due Apostoli che “per amore di Cristo, lasciarono la loro patria“: essi ci confermano dunque, come già aveva ricordato ieri festeggiando i 65 anni di sacerdozio di Benedetto XVI, che la scelta del sacerdozio è una scelta di amore, che chiama ad essere missionari “incuranti delle difficoltà del lungo viaggio e dei rischi e delle diffidenze” e testimoni del Risorsto, “annunciatori e testimoni del Vangelo tra la gente“.
La Chiesa di Roma, si fonda proprio sulla predicazione e testimonianza dei santi Apostoli Pietro e Paolo, ha sottolineato il Vescovo di Roma, tuttavia “è l’intera Chiesa universale che guarda ad essi con ammirazione, considerandoli due colonne e due grandi luci che brillano non solo nel cielo di Roma, ma nel cuore dei credenti di Oriente e di Occidente“.
Questi due Apostoli, “molto diversi l’uno dall’altro“, ha ricordato il Papa indicando come fosse “Pietro un umile pescatore e Paolo un maestro e dottore“, ci mostrano come Dio parli a tutti e per mezzo di tutti, affidandoci un unico messaggio, quello di essere “annunciatori e testimoni del Vangelo tra la gente“, a volte anche, come è successo agli Apostoli Pietro e Paolo, sugellando “col martirio la loro missione di fede e di carità“.
La testimonianza dei questi due grandi padri della Chiesa di Roma, ha aggiunto Bergoglio, non si ferma a duemila anni fa: è oggi più che mai viva e attuale. Potremmo quasi dire che “Pietro e Paolo oggi ritornano idealmente tra di noi, ripercorrono le strade di questa Città, bussano alla porta delle nostre case, ma soprattutto dei nostri cuori. – ha concluso Papa Francesco – Vogliono portare ancora una volta Gesù, il suo amore misericordioso, la sua consolazione, la sua pace. Abbiamo tanto bisogno di questo! Accogliamo il loro messaggio! Facciamo tesoro della loro testimonianza! La fede schietta e salda di Pietro, il cuore grande e universale di Paolo ci aiuteranno ad essere cristiani gioiosi, fedeli al Vangelo e aperti all’incontro con tutti“.
***!!!***….Ancora volano le rondini e con un cielo meraviglioso!!Io parlo della natura perche’ la adoro,m’incanta.E poi,e’ come se fosse uno strano,straordinario canale di comunicazione.Mi aiuta a sentire,per esempio…un cuore non mio!E’ come se,quello che mi circonda,la bellezza,mi facesse la spia!…sento…e’un regalo,perche’ niente e’ al mio schiocco di dita. E’proprio vero,come dice il poeta,che questa e’ l’ora che volge al desio….sento la campana!!!E’LEI*Le parlo di Te!!!!***************************
Buona notte****Sii felice mio GRAN SACERDOTE**********
Bellissimo sia il tuo**Buon giorno**
Lo Spirito Santo ti riempia di vita con tanta gioia**********
Isabella
***Buona giornata!..e buon pranzo!..E’ vero che bisogna lasciare aperto,soprattutto quello che vorrebbe chiudere o rimanere chiuso,per tante ragioni…aperti,invece….. il calore non puo’ non entrare e restare**Il sole********c’e’!!Sole..e’ amore,perche’ negarlo?!! Mi piace cosi’ tanto quando dici che chi non vive per servire non serve,per vivere..io l’ ho sempre detta col proverbio che ho imparato da mia madre,simile:chi visse sol per se’ non merito’ di nascere..* L’amore non si vergogna di servire,e’ maesta’….figurarsi!
Stai bene*bene*gioia*gioia*tanta*tanta***tutta a te***Il delicatissimo Spirito di DIO faccia l’invadente con te.
Isabella
Spirito Santo fondici, riempici affinche’ le parole che il Santo Padre Francesco ci sta’ dicendo in modo chiarissimo le viviamo, non basta dire; questo Papa mi piace, mi piace quello che dice, allora facciamo quello che ci dice di fare, facciamolo, io per prima controllo me stessa confrontando quanto faccio con la guida di un bravo sacerdote che non “dice” fa, ci aiutiamo a comprendere se siamo coerenti noi per primi.——Ivana Barbonetti.