Nella meditazione quotidiana di oggi, in Santa Marta, Papa Francesco torna sul tema a lui caro di come pregare Dio: la preghiera deve essere bisognosa e sicura affinché sia efficace, non dobbiamo avere paura di fare rumore, disturbare il Signore o dargli fastidio.
Infatti, spiega il Pontefice, quando preghiamo in un certo qual modo noi disturbiamo il Signore, ma questo disturbare fa bene: è proprio questo nostro fare rumore, con la preghiera, in modo insistente e continuo che permette di ottenere l’attenzione del Signore.
Il Vangelo è ricco di esempi in questo senso: i lebbrosi che si avvicinavano a Gesù, per esempio, gli dicevano “Se tu vuoi, puoi guarirci!” Questa sicurezza che il Signore può guarirci è proprio la fonte dell’insistenza.
Quando una preghiera è vera, quando nasce da un vero bisogno di una persona diventa anche sicura perché abbiamo la certezza che il Signore può fare quanto noi gli chiediamo di fare.
L’insistenza nella preghiera diventa quasi un metro di misura per comprendere la bontà della stessa, quanto sia vera: dobbiamo fare “come l’amico a mezzanotte, come la vedova al giudice” che nel Vangelo non hanno certo paura di disturbare il Signore pregando e chiedendo. Anzi “questi gridavano e non si stancavano di gridare. Gesù ci dice: ‘Chiedete’, ma anche ci dice: ‘Bussate alla porta’, e chi bussa alla porta fa rumore, disturba, dà fastidio“.
La preghiera è l’arma del cristiano: usiamola per disturbare il Signore, per fargli capire quanto sia vero il nostro bisogno. Preghiamo per quanto abbiamo davvero bisogno in modo che la nostra preghiera sia “bisognosa, perché diciamo la verità a noi stessi” e al contempo preghiamo in modo sicuro “perché crediamo che il Signore possa fare quello che noi chiediamo“.
Se saremo sinceri con il Signore, se gli chiederemo le cose davvero importanti – e non quelle futili – se pregheremo per i nostri veri bisogni Egli se ne darà conto. Non vi è dubbio che il Signore possa fare quanto noi gli chiediamo di fare, solo non sappiamo come Egli lo farà e quando lo farà.
La preghiera è uno strumento prezioso per bussare alla porta di Dio. Santo Padre le chiedo l’intercessione per rinnovare ogni giorno il desiderio di utilizzare tutti il mio essere per suonare questo strumento bellissimo con l’impegno, la gioia e il sorriso.
Caro Papà Francesco, hai detto cose sacrosante, sai che quand’ero bambina, la mia mamma me le diceva così: Dio ci ha detto chiedete e vi sarà dato. Bussate e vi sarà aperto. Tutto questo è meraviglioso, anche se oggi, con la crisi che abbiamo, ci sono ancora troppe persone che si vergognano di chiedere….e magari si suicidano!
Volevo aggiungere ..di precarieta’ molto, molto necessaria,ma la sua PROVVIDENZA arriva sempre…al momento giusto ,quando devo pagare bollette.ecc lui si fa sentire con la sua Divina Provvidenza..
GRAZIE MIO SIGNORE E MIO DIO…
Si chiediamo al Signore lui sa di cosa abbiamo bisogno…io a volte non chiedo gli dico tu sai Signore di cosa ho bisogno..ma a volte gli chiedo e dico:Signore ti prego muoviti a compassione di per me…
Lui mi ha dato molto ma a volte io mi sento debole per tante sofferenze non solo fisiche ma morali ,affettive ,di solitudine….
A volte mi sento forte ,e a volte debole e ricorro piu’ a chiedere…
A me piace aiutare piu’ chi soffre e a volte la mia sofferenza la dimentico e ringrazio il mio Signore perche’ c’e’ sempre chi sta peggio di me….
Grazie Signore ti lodo e ti Benedico per quanto mi Ami…
Santità io busso sempre alla porta del Signore e prego tanto, soprattutto per Lei, per gli ammalati, per i poveri e per tutti i più bisognosi del mondo, affidandomi anche alla coroncina della Divina Misericordia. Vorrei tanto poter parlare con Lei , ho veramente bisogno del Suo conforto.