Il silenzio custodisce il mistero del cammino dell’uomo con Dio. Questa stupenda verità è stata espressa ieri da Papa Francesco durante la consueta riflessione mattutina in Santa Marta.
Dobbiamo imparare a fare silenzio poiché “la grazia di amare il silenzio” è un dono che proviene direttamente dal Signore. E’ un silenzio che non ha bisogno di pubblicità, di essere esteriorizzato, e che anzi va “custodito“.
Se osserviamo alla storia del popolo di Dio possiamo osservare come il Signore prediliga due luoghi particolari per mostrarsi all’uomo: l’ombra e il silenzio. Secondo le scritture infatti, Il mistero dell’intervento di Dio nel mondo, è sempre coperto da ombra e silenzio: potremmo dire che Dio stesso vuole custodire il mistero con l’ombra e il silenzio; potremmo dire che a Dio non piace pubblicizzare il suo intervento al punto che, commenta il Pontefice “un mistero che fa pubblicità di sé non è cristiano, non è il mistero di Dio: è una finta di mistero!“
E per rendere ancora più chiaro il proprio pensiero Papa Francesco prende a riferimento Maria “questo è quello che è accaduto alla Madonna qui, quando riceve suo Figlio – dice Bergoglio – il mistero della sua maternità verginale è coperto. E’ coperto tutta la vita! E Lei lo sapeva” facendo riferimento all’Annunciazione, contemplata nel Vangelo di ieri, laddove l’Angelo Gabriele comunica a Maria che sarà coperta “con la sua ombra” dalla potenza di Dio.
Ma la riflessione di Papa Francesco come sempre si fa concreta, parla di noi e delle nostre vite, spiegandoci che anche “il nostro mistero dell’incontro col Signore, il nostro mistero del cammino della vita col Signore” è coperto dall’ “ombra di Dio“. Questo è un qualcosa che ognuno di noi sente, che ognuno percepisce poichè ciascuna persona “sa come misteriosamente opera il Signore nel nostro cuore, nella nostra anima, nella nostra vita“.
In che modo dunque il Signore copre il mistero del Suo intervento nella nostra vita, chiede il Vescovo di Roma. “Questa nube in noi, nella nostra vita si chiama silenzio: il silenzio è proprio la nube che copre il mistero del nostro rapporto col Signore, della nostra santità e dei nostri peccati” tanto che – termina il Pontefice – “quando non c’è silenzio nella vita nostra, il mistero si perde, va via“.
Abbiamo dunque un compito preciso se vogliamo continuare a incontrare il Signore nel nostro cammino: quello di “custodire il mistero col silenzio!“
sono d’accordo con Lucia ,il silenzio è la ”preghiera eccellente.
Con umiltà e sincerità d’anima a Lei chiedo una preghiera per amare e concretizzare ogni giorno di più nella vita il silenzio che serve a Dio per bussare al mio cuore e a quello dei fratelli.
Custodire il silenzio non è cosa facile
Non basta un pò di vernice se non c’è vera conversione! Sono parole giuste, ma come si fa a capire quando c’è la vera conversione? Non è forse il continuo sforzarsi di fare qualche cosa che ci porti verso Dio e sicuramente anche verso la nostra felicità su questa terra? La conversione vera e non la vernice che spesso “colora” i Cristiani come me forse non la raggiugerò mai, ma avrò sempre la tensione verso quella conversione. Auguri di un continuo e prolifico lavoro Papa Francesco: le tue parole sono forti e sincere e mi richiamano sempre: “luca vai avanti….”
Questo vuol dire nella vita pratica: essere discreti, farsi i fatti propri, rispettare tutti e accettare quello che la Provvidenza ci da’? Vorrei capire meglio.
Il silenzio è il tacere per ascoltare, è la preghiera per eccellenza dove partecipano tutti i nostri sensi vivi!