Siamo portati a pensare che sia più facile essere delinquenti che santi, ma non è così: essere santi è possibile con l’aiuto del Signore. Così Papa Francesco nella catechesi tenutasi stamattina, a Piazza San Pietro, nel corso dell’Udienza Generale.
Francesco ha voluto rincuorare tutti quelli che non credono sia possibile diventare santi, dicendo loro che la santità significa semplicemente fare il proprio dovere nel lavoro e in famiglia, e farlo con il cuore costantemente aperto a Dio. Assurdo? Tutt’altro: i santi, in fondo, hanno conosciuto le nostre stesse fatiche!
“Il cristianesimo – ha aggiunto il Santo Padre – semina fiducia: non ritiene che le forze negative e disgreganti possano avere la meglio. No, l’ultima parola che segnerà la fine dell’uomo sulla Terra non sarà odio, né morte e né guerra”.
A chi si chiede se sia possibile essere un santo nella vita di tutti i giorni, dunque, Papa Francesco risponde che “sì, si può”. “Questo – ha precisato il Papa – non significa che bisogna pregare tutta la giornata, ma che bisogna andare al lavoro e custodire i figli, e fare tutto quanto ciò con il cuore rivolto a Dio, in modo tale che tutta la nostra quotidianità, difficoltà comprese, sia caratterizzata dalla presenza del Signore. E’ così che possiamo diventare santi. Non bisogna pensare che sia impossibile diventare santi: con Lui che ci aiuta, tutto possiamo!”.
Il desiderio di Papa Francesco è semplice e ambizioso al tempo stesso: far sì che tutti gli uomini possano diventare immagine di Cristo per questo nostro mondo, che possano vivere accettando la sofferenza e aiutando il prossimo. Perché il mondo ha bisogno, oggi più che mai, di persone che aspirano alla carità! “Senza questi uomini e donne il mondo non avrebbe più alcuna speranza”, ha avvertito Francesco, augurandosi infine “che il Signore ci dia la speranza di essere santi”.