Evangelizzare nuovamente quei cristiani che hanno abbandonato la propria fede: è questo il tema del 14.mo Simposio Intercristiano in corso in questi giorni nella città di Tessalonica, in Grecia, e al quale il Santo Padre Francesco ha inviato un messaggio nel quale invita i partecipanti a “individuare strade nuove, metodi creativi e un linguaggio adatto per far giungere l’annuncio di Gesù Cristo“.
Il messaggio, a firma del cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della unità dei cristiani, riportando un passaggio della esortazione apostolica Evangelii Gaudium, ricorda che “Egli sempre può, con la sua novità, rinnovare la nostra vita e la nostra comunità, e anche se attraversa epoche oscure e debolezze ecclesiali, la proposta cristiana non invecchia mai“.
“In una realtà, come quella europea, nella quale ci sono sempre meno legami con le radici cristiane, si percepisce chiaramente la necessità di una nuova opera di evangelizzazione“. In questo modo – si legge nel messaggio- il Papa auspica che con gli spunti di riflessione che verranno esposti nel simposio da parte di illustri relatori e con lo scambio di conoscenza tra cattolici e ortodossi, si possa “contrinbuire a individuare strade nuove, metodi creativi e un linguaggio adatto” per far giungere la bellezza di Cristo al “uomo europeo contemporaneo“.
Da parte sua anche il Patriarca ortodosso Bartolemeo I, in un proprio messaggio ugualmente diretto al simposio ecumenico, parla del ruolo “importante e nodale” dei cristiani in “un’epoca in cui la collaborazione e l’unità diventano sempre più necessarie”.
Il capo della Chiesa Ortodossa di Costantinopoli poggia il suo sguardo particolarmente sui recenti attacchi terroristici avvenuti in Europa che hanno lasciato ferite aperte, che dimostrano “l’assoluta necessità che il Continente venga rievangelizzato“.
Secondo Bartolomeo Il, infatti, “il problema non consiste tanto nello sviluppo del terrorismo da parte di membri di una particolare religione, – ha scritto il Primate- quanto nella estesa scristianizzazione dell’Europa che durante gli ultimi decenni segue un cammino di continuo allontanamento dai valori e delle tradizioni cristiane e sta adottando nuove teorie e costumi che si oppongono completamente alla legge di Dio“.
Personalmente mi allontanai dalla chiesa per il comportamento scorretto, egoistico pettegolo di chi c’era dentro, 40 anni fa, avevo 29 anni e ragionai; se chi e’ dentro si comporta cosi questo insegnamento non e’ valido—–ancora OGGI 2016 tanti giovani da me avvicinati rispondono allo stesso modo, per grazia di DIO io mi allontanai ma DIO non “mi lascio”, 40 anni di ricerche frequentazioni altre religioni cercando quel DIO che il cuore mi diceva che c’era, pero’ non lo vedevo, nello studio della BIBBIA trovai le risposte che cercavo. –Semplicemente ricordare ai sacerdoti di SPIEGARE IL VANGELO, LE SCRITTURE NELLE MESSE, TUTTE, COMPRENSIBILMENTE affinche’ chi per ignoranza, pigrizia mancanza di tempo voglia di “aprire” la Bibbia capisca qualcosa ogni volta, una goccia+una goccia+++—chi qualcosa l’ha capita si comporti coerentemente con se stesso e l’ambiente che frequenta, soprattutto nella chiesa, i giovani tornano, non aspettano altro.—
caro Papa Francesco. leggo l’ articolo e rispondo , non nel ultimo decennio in Europa bensì dal inizio del mondo e dal cristianesimo l’uomo deve essere al centro del attenzione di Dio così la nuova evangelizzazione della chiesa sul uomo nuovo non deve distogliersi sul cambiamento del valore quando le guerre erano fatte per offendere e per difendere altrimenti Dio non avrebbe avuto modo di esercitare la pace nella coscienza degli uomini sulla formazione dei popoli , razze e culture in territori e confini prima di Gesù – Per dire che, in natura gli animali si difendono dagli attacchi degli altri animali che mettono in pericolo l’ esistenza così chiunque porta violenza e distruzione riceverà violenza e distruzione a prescindere dalle ragioni di religione ,politica , economia ed altro su ogni tempo del uomo