Prendendo spunto dalla Lettura del Vangelo (Lc 11, 15-26) Papa Francesco, oggi 10 ottobre 2014, nella riflessione all’omelia della Messa del mattino nella Cappella della Casa Santa Marta ha ricordato che il diavolo possiede moltissima pazienza e continua a tornare, nel corso della nostra vita a tentarci così come fu per Gesù che non solo venne tentato nel deserto ma anche successivamente, fino a un istante prima della morte in Croce.
“Il demonio“, ha detto il Pontefice “durante la vita di Gesù tornava e tornava“: spesso magari non ce ne rendiamo conto leggendo il Vangelo perché non lo vediamo citato in prima persona. Tuttavia “quando lo mettevano alla prova, quando gli tendevano delle trappole” ha continuato il Santo Padre, era il diavolo a ispirare queste persone.
Persino “nella Passione, fino alla Croce” vediamo questa opera tentatrice del diavolo nelle persone che, passando davanti la croce, ingiuriavano Gesù e gli dicevano “‘Ma se Tu sei il Figlio di Dio, ma vieni, vieni da noi, così noi possiamo credere’. – ha ricordato Bergoglio – E tutti noi sappiamo che questa parola tocca il cuore: ‘Ma tu sei capace? Fammelo vedere! No, non sei capace’.“
Quanto successe a Gesù è esattamente quanto succede anche a noi: il diavolo continuamente ci tenta nel corso della nostra vita, continuamente ci mette alla prova. Il nostro compito è quello di resistere a queste tentazione rimanendo sempre vigili. Dobbiamo vigilare “perché non entrino i demoni” nel nostro cuore e per fare questo serve avere “un cuore raccolto, un cuore sul quale noi sappiamo cosa succede“.
Per comprendere cosa succede dentro di noi, ha quindi spiegato Papa Francesco, esiste una “pratica tanto antica della Chiesa, ma buona” che è l’ “esame di coscienza“: alla “sera, prima di finire la giornata“, raccogliendosi un momento da soli dobbiamo farci la domanda “cosa è accaduto oggi nel mio cuore? Cosa è successo? Che cose sono passate attraverso il mio cuore? – ha detto – Se non lo facciamo, davvero non sappiamo vigilare bene né custodire bene“.
Fare un breve esame di coscenza, ogni sera, prima di andare a dormire, “ci aiuterà a difenderci da tante cattiverie, anche da quelle che noi possiamo fare, se entrano questi demoni, che sono furbissimi, e alla fine ci truffano tutti“.
Caro Papa Francesco oggi 21/10/2014 mi ha ispirato questa tua riflessione donataci con amore gratuito da te. Giusto è per ogni essere umano, prima di addormentarsi, che noi non sappiamo se, durante la notte Gesù ci chiama davanti a Lui. Il mistero della vita appartiene solo a chi ci ha creato, noi non abbiamo nessuna sicurezza, e non dobbiamo essere presuntuosi nel dire:”io sono giovane, oppure meno giovane, ma soprattutto mi sento sano nel corpo, e quindi per conto mio, io vivrò per almeno 100 anni”. Non c’è più stoltezza di tutta questa nostra sicurezza che, noi tutti stiamo anche peccando di presunzione, davanti a DIO? Si, per il semplice motivo che, noi umani sappiamo pressapoco il giorno della nostra nascita, ma giammai quello della nostra dipartita. Io dico sempre alla gente che mi pone la domanda: quanto tempo noi viviamo? Io rispondo: guarda noi abbiamo la data della nostra vita terrena, scritta dietro nella schiena, che noi tutti non riusciamo a vedere, neanche davanti allo specchio. Poi proseguo dicendogli: e tu la vedi? Alla fine, chi mi ha rivolto la domanda, mi guarda sbigottito e mi risponde: no non riesco neppure io a leggere l’ora, ed il giorno, che mi presenterò davanti all’Eterno. Ecco vi ho raccontato questo piccolo aneddoto per favi capire che l’uomo/donna dipende da Gesù, in tutto e per tutto. Allora cosa bisogna fare? Alla sera prima di addormentarsi bisogna fare come ci ha consigliato Papa Francesco, cioè bisogna fare l’esame di coscienza della giornata trascorsa, vi propongo quello che dico io: cioè come se fosse l’ultima nottata che trascorro su questa terra. Poi vi consiglio di recitare la preghiere della sera prima di addormentarsi, e vedrete che dormirete un sonno profondo, rilassato, disteso e protetto da tutte le persone a cui vi siete rivolte con le preghiere serali. Al mattino, identica cosa, appena aperto gli occhi, fate il segno della croce, io recito cosi: Padre, Figlio, Spirito Santo, Santa Vergine Maria. Indi recito le orazione della giornata, che ringrazio DIO che mi ha risvegliato vivo e vegeto, e continuo con preghiere di limitarmi durante la giornata a non peccare con pensieri, parole, opere, ed omissioni. Poi devo dire la verità, che pecco come tutti gli altri, ma Gesù vede se il mio peccato è espresso col pensiero di cattiveria, oppure con rabbia per fare il bene; ed io ingenuamente ci casco, nel dire parolacce o quant’altro, che alla sera però, prima di coricarmi, chiedo scusa e faccio la pace con tutti. Ecco in breve quello che ho appena descritto, è ogni mia giornata, fino alla sera. Poi proseguo giorno dopo giorno con fiducia ed attesa, del mio richiamo fatto da Gesù, dove io non lo so? Ciao a presto
Straordinario il contenuto di queste parole del Santo Padre: “E per custodire, per vigilare, bisogna saper raccogliersi, cioè stare in silenzio davanti a se stessi e davanti a Dio, e domandarsi: Cosa è accaduto oggi nel mio cuore? È entrato qualcuno che non conosco? La chiave è a posto? E questo ci aiuterà a difenderci da tante cattiverie, anche da quelle che noi possiamo fare.”, soprattutto nella società di oggi, in cui bisogna essere capaci di vigilare e custodire. Sua Santità da sempre saggi consigli! Un caro saluto a Papa Francesco, Patrizia.
Infatti esami di coscienza, non andrebbe fatto solo la sera, prima di coricarsi , ma a ogni istante a ogni passo che si fa e ci si accorge che non si ha tempo di guardare i difetti dei altri, che serve solo distrarci per non vedere i nostri di difetti.
Se solo riuscissimo capire che il incominciare di cambiare è noi stessi o per lo meno chiedere la Grazia di capire dove sta il male, si incomincerebbe capire da dove incomincia la libertà.
Gesù è venuto per salvare l’umanità e non a condannare. Sta a noi accogliere la sua parola e alimentarla in noi, in modo da non dare spazio e tempo al nemico.
Dipende da noi da che parte si vuole stare.
Attenzione però se si sceglie la via del Signore non significa non peccare più, ma il peccato se ne va man mano che cresciamo nel Signore, cioè ci vuole costanza.
E se tutto ciò non lo accettiamo, ci siamo già condannati da soli, perchè siamo soggiogati dal male e dal male si può solo cavare del male.
Basta ragionare un attimo se Gesù è andato perfino in croce senza ammonire il male superando tutte le provocazioni, per quale motivo dovrebbe ammonire proprio adesso?!
L’accettare la sua parola ci rende liberi, il non accettare significa che restiamo con il male.
LUI ci vuole tutti salvi , ma la salvezza incomincia da qui sulla terra.
Buona Santa notte!
Sì l’esame di coscienza è importante ma è anche difficile perchè è facile pensare che le nostrre azioni siano quelle di una persona che vive nel bene e rendersi conto del contrario non sempre è semplice. Che lo Spirito Santo ci aiuti ad essere obiettivi e non a tirare l’acqua al nostro mulino
è incredibile…ma anche il fare l’esame di coscienza, alla sera, prima di dormire…è estremamente difficile, perché il demonio ci inganna, facendoci ricordare, con estrema facilità, quello che di buono siamo riusciti a fare…e ci fa inorgoglire al punto tale, da farci dimenticare ciò che abbiamo commesso di non buono…e anzi, ispirandoci mille improbabili attenuanti, per glii sbagli commessi…Durante il giorno, dunque, ho imparato ad usare un piccolo blocco, che tengo sempre nelle tasche o in borsetta e…ogni volta che il diavolo riesce a farmi peccare, anche nelle piccole cose, io lo scrivo…per vedere, alla sera, se sono riuscita a migliorare un poco…
Boa noite Papa Francisco… Rezo muito e não perco a esperança nunca… Ja perdi a minha mãe… meus avós ,,, a vida por vezes tem sido muito dura para mim … mas tenho sempre a certeza que um dia vou ser completamente realizada… tenho duas lindas filhas … um marido muito complicado.. e uma vida monetaria complicada… tenho saude e uma força grande de combate mas acima de tudo muita fé em Deus… um abraço desta humilde serva.