Papa Francesco, aprendo oggi la quarta Congregazione generale del Sinodo sulla famiglia ha chiesto a Dio pace per il Medio Oriente e per l’Africa: nell’esprimere solidarietà ai vescovi delle Chiese coinvolte, il Santo Padre ha invitato la comunità internazionale a operare per la risoluzione della instabilità per mezzo della diplomazia.
“Siamo dolorosamente colpiti e seguiamo con profonda preoccupazione quanto sta avvenendo in Siria, in Iraq, a Gerusalemme e in Cisgiordania“, ha detto Papa Francesco ai Padri Sinodali, “dove assistiamo ad una escalation della violenza che coinvolge civili, innocenti e continua ad alimentare una crisi umanitaria di enormi proporzioni“.
Sulla base di questa premessa, il Santo Padre ha richiesto ai Padri Sinodali di dedicare la preghiera dell’Ora Terza all’intenzione della pace e della riconciliazione in Medio Oriente: “la guerra porta distruzione e moltiplica le sofferenze delle popolazioni – ha aggiunto Bergoglio – Speranza e progresso vengono solo da scelte di pace”.
In considerazione proprio del fatto che il Sinodo è riflessio del mondo e rispecchia le varie nazionalità ed etnie del monto, Francesco ha invitato ad unirsi tutti “in una intensa e fiduciosa preghiera al Signore, una preghiera che intende essere al tempo stesso espressione di vicinanza ai fratelli patriarchi e vescovi presenti, che provengono da quelle regioni, ai loro sacerdoti e fedeli, come pure a tutti coloro che la abitano”.
Non è mancata, infine, la chiamata alla responsabilità da parte di chi deve dare il buon esempio con la pace e di chi può, per mezzo delle proprie scelte e dei propri atti, guidare il destino dei popoli verso la pace: “Rivolgo, insieme al Sinodo, un accorato appello alla comunità internazionale – ha concluso Bergoglio – perché trovi il modo di aiutare efficacemente le parti interessate ad allargare i propri orizzonti al di là dei loro interessi immediati e ad usare gli strumenti del diritto internazionale, della diplomazia, per risolvere i conflitti in corso. Desidero infine che associamo la nostra preghiera anche a quelle zone del continente africano, che stanno vivendo analoghe situazioni di conflitto“.
Tutti abbiamo bisogno di pace, di salute e di una vita decente, non distruttibile dal potere INIQUO dei “forti” in ogni ambito. SI OPERI concretamente, senza aspettare l’irreparabile, per poi esprimere “pietismi” ipocriti e insulsi. S’intervenga al momento giusto nella piena consapevolezza di ogni situazione e dei personaggi coinvolti.
Papa Francesco ha invitato i vescovi a unirsi nella preghiera, invita noi a unirci.—Se andiamo a leggere nel passato, le grandi vittorie si sono avute quando il popolo di DIO si e’ unito in preghiera,(Lepanto)—Facciamo tesoro di queste informazioni, uniamoci veramente, basta una sola AVE MARIA un solo PADRE NOSTRO un solo GLORIA AL PADRE se il nostro tempo non ci consente di fare altro, DIO GUARDA IL CUORE, NO LA QUANTITA’.—–Ivana Barbonetti