“La GMG, potremmo dire, comincia oggi e continua domani, a casa, perché è lì che Gesù vuole incontrarti d’ora in poi – ha detto Papa Francesco ai giovani riuniti in Cracovia durante la propria omelia in occasione della Santa Messa per la Giornata Mondiale della Gioventù 2016: commentando il Vangelo del giorno, infatti, Bergoglio ha sottolineato come “il Signore non vuole restare soltanto in questa bella città o nei ricordi cari, ma desidera venire a casa tua, abitare la tua vita di ogni giorno […] Quanto spera che tra tutti i contatti e le chat di ogni giorno ci sia al primo posto il filo d’oro della preghiera! Quanto desidera che la sua Parola parli ad ogni tua giornata, che il suo Vangelo diventi tuo, e che sia il tuo “navigatore” sulle strade della vita!“.
La riflessione del Santo Padre prende spunto dal brano evangelico che narra la conversione di Zaccheo. Questi, ha spiegato Francesco era una persona potente e ricca, anche se odiata dal popolo piuché “collaboratore degli odiati occupanti romani; era uno sfruttatore del suo popolo“. Ciò, nell’immaginario collettivo del popolo, che vedeva in Gesù il suo salvatore, lo rendeva una persona che “non poteva nemmeno avvicinarsi al Maestro“, “ma l’incontro con Gesù gli cambia la vita, come è stato e ogni giorno può essere per ciascuno di noi – ha precisato il Vescovo di Roma – Zaccheo, però, ha dovuto affrontare alcuni ostacoli per incontrare Gesù“.
Soffermarsi a riflettere su quali sono gli ostacoli che Zaccheo ha dovuto superare può essere di aiuto anche a noi, perché ci insegna che il cammino per giungere a Gesù non è un percorso in discesa, ma presenta varie difficoltà.
Il primo ostacolo, ha sottolineato il Pontefice, era la “bassa statura“, statura che il Papa interpreta non solo sotto il profilo fisico, ma anche sotto quello morale. “Zaccheo non riusciva a vedere il Maestro perché era piccolo. – ha spiegato Francesco – Anche oggi possiamo correre il rischio di stare a distanza da Gesù perché non ci sentiamo all’altezza, perché abbiamo una bassa considerazione di noi stessi“. Molto spesso, infatti, particolarmente quando commettiamo dei peccati, possiamo terminare con il pensare che non siamo più degni che Dio abiti in noi, quando invece, “siamo i figli amati di Dio, sempre. Capite allora che non accettarsi, vivere scontenti e pensare in negativo significa non riconoscere la nostra identità più vera – ha ulteriormente spiegato il Papa – è come girarsi dall’altra parte mentre Dio vuole posare il suo sguardo su di me, è voler spegnere il sogno che Egli nutre per me. Dio ci ama così come siamo, e nessun peccato, difetto o sbaglio gli farà cambiare idea“.
Il secondo ostacolo era “la vergogna paralizzante“: quante volte anche noi, di fronte al nostro peccato, proviamo vergogna. Cosa fa Zaccheo per superare questa vergogna? Egli “«corse avanti», «salì» e poi, quando Gesù lo chiamò, «scese in fretta» – ha detto il Vescovo di Roma citando il Vangelo – Ha rischiato, si è messo in gioco. Questo è anche per noi il segreto della gioia: non spegnere la curiosità bella, ma mettersi in gioco, perché la vita non va chiusa in un cassetto. Davanti a Gesù non si può rimanere seduti in attesa con le braccia conserte; a Lui, che ci dona la vita, non si può rispondere con un pensiero o con un semplice “messaggino”!“
Il terzo ostacolo ha proseguito il Papa è costituito dalla “folla mormorante“. Non è facile andare contro corrente, poiché, come nel caso di Zaccheo, la logica umana non concepisce il perdono: non è facile “accettare un «Dio, ricco di misericordia» (Ef 2,4). Potranno ostacolarvi, cercando di farvi credere che Dio è distante, rigido e poco sensibile, buono con i buoni e cattivo con i cattivi. – ha detto Bergoglio – Invece il nostro Padre «fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni» (Mt 5,45) e ci invita al coraggio vero: essere più forti del male amando tutti, persino i nemici“. La folla mormorante rappresenta dunque tutti coloro che, nel corso della vita, seguendo le orme di Gesù “potranno ridere di voi, perché credete nella forza mite e umile della misericordia. Non abbiate timore, ma pensate alle parole di questi giorni: «Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia» (Mt 5,7). – ha commentato Francesco – Potranno giudicarvi dei sognatori, perché credete in una nuova umanità, che non accetta l’odio tra i popoli, non vede i confini dei Paesi come delle barriere e custodisce le proprie tradizioni senza egoismi e risentimenti. Non scoraggiatevi: col vostro sorriso e con le vostre braccia aperte voi predicate speranza e siete una benedizione per l’unica famiglia umana, che qui così bene rappresentate!“.
Infine, Zaccheo, al prendere coscienza di essere figlio di Dio, al superare la vergogna per quanto aveva compiuto e il giudizio della folla, giunge al cospetto del Signore, le cui parole “sembrano dette apposta per noi oggi, per ognuno di noi: «Scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua» (v. 5). – ha letto il Papa – “Scendi subito, perché oggi devo fermarmi con te. Aprimi la porta del tuo cuore”.“
“Gesù ti rivolge lo stesso invito: “Oggi devo fermarmi a casa tua”. La GMG, potremmo dire, comincia oggi e continua domani, a casa, perché è lì che Gesù vuole incontrarti d’ora in poi. – ha concluso Francesco – Il Signore non vuole restare soltanto in questa bella città o nei ricordi cari, ma desidera venire a casa tua, abitare la tua vita di ogni giorno: lo studio e i primi anni di lavoro, le amicizie e gli affetti, i progetti e i sogni. Quanto gli piace che nella preghiera tutto questo sia portato a Lui! Quanto spera che tra tutti i contatti e le chat di ogni giorno ci sia al primo posto il filo d’oro della preghiera! Quanto desidera che la sua Parola parli ad ogni tua giornata, che il suo Vangelo diventi tuo, e che sia il tuo “navigatore” sulle strade della vita!“
Bella giornatta Benedetta:
Grazie Caro Gésu per Il Tuo Amore verso noi, che siamo umile mente Di pec ore che habiamo sbagliato & pecato tante volte.
Grazie Gésu per Il Tuo pardono verso noi,& per volere acogliere vicino a Lei.
Gésu e UN Vero Amico nel nostro parcorso sopra Cuesta terra, & Lei aiuta noi sempre per che noi possiamo rialzarno per potere caminare con Lei, per potere lasciare le nostre impronte a traverso de fatti concreti, per essere misericordiosi verso tutti noi prossimi che ai bisogno della nostra aiuta.
Grazie Caro Figlio de Dio d’habitare vicino e al interno Di noi & per tutti Le Loro Promessi che sonno una realità ,nella nostre vita.Amén.