“Gesù è la scoperta fondamentale che può dare una svolta decisiva alla nostra vita, una svolta capace di riempire di significato la nostra esistenza. Lui è il tesoro nascosto, la perla di grande valore di cui anche il Vangelo parla”. Con queste parole Papa Francesco ha spiegato ai fedeli raccolti in Piazza San Pietro, durante la domenica dell’Angelus, il senso della ricerca e del sacrificio che dobbiamo compiere per raggiungere il Regno di Dio.
Il Regno di Dio, ha quindi detto il Papa, “è offerto a tutti, è un dono, un regalo, una grazia, ma non viene messo a disposizione su un piatto d’argento, perché richiede dinamismo: si tratta di cercare, camminare e darsi da fare. Occorre quindi che il cuore bruci dal desiderio di raggiungere il bene che è Gesù. Ma per riuscire in questo occorre anche il sacrificio”.
Insomma, sacrificio, ricerca e rinunce sono tutti valori che dobbiamo accettare e che bisogna caricarsi sulle spalle se si vuol accedere al Regno di Dio. Al tempo stesso bisogna “porre Gesù al primo posto”, che non significa certo disprezzare tutto il resto, quanto invece “trovare la gioia piena che solo il Signore può donare”.
Una gioia “evangelica”, così come la definita il Papa. Cioè quella “gioia dei malati guariti, dei peccatori perdonati, del ladrone a cui si apre la strada del paradiso; è la gioia di ognuno di noi che scopre la vicinanza e la presenza consolate di Gesù nella sua vita. Quella presenza che gli trasforma il cuore e lo apre alle necessità e all’accoglienza dei fratelli. Dobbiamo essere allora testimoni, con parole e gesti, della gioia di aver trovato il Regno di Dio”.
Gesù è la nostra gioia