“Quante volte Gesù passa nella nostra vita, e quante volte ci manda un angelo, e quante volte non ce ne rendiamo conto“: nell’ultima domenica di Avvento, durante la riflessione prima della preghiera mariana dell’Angelus, Papa Francesco ha invitato a guardare a Maria quale “modello di come prepararsi al Natale“.
Di Maria “cogliamo due aspetti essenziali” ha detto il Pontefice: “la sua fede” e “la capacità della Madre di Cristo di riconoscere il tempo di Dio“. Riprendendo quanto già espresso durante le ultime omelie in Casa Santa Marta, Bergoglio, ha ribadito come ci sia un momento nella vita nel quale ci si deve abbandonare a Dio, con fiducia e speranza, per fare quel passo avanti nella storia che Dio ci offre.
Così è stato per Maria, la quale non si limita solo ad “ascoltare la Parola di Dio” ma con il suo “sì” fa un secondo passo: si abbandona “a questa Parola con piena disponibilità di mente e di cuore“: “nel suo “eccomi” pieno di fede, Maria non sa per quali strade si dovrà avventurare, quali dolori dovrà patire, quali rischi affrontare. – ha commentato il Santo Padre – Ma è consapevole che è il Signore a chiedere e lei si fida totalmente di Lui, si abbandona al suo amore. Questa è la fede di Maria!“.
Il secondo aspetto è la capacità di riconoscere i segni dei tempi: “Maria ci insegna a cogliere il momento favorevole in cui Gesù passa nella nostra vita e chiede una risposta pronta e generosa. E Gesù passa… Il Verbo, che trovò dimora nel grembo verginale di Maria, nella celebrazione del Natale viene a bussare nuovamente al cuore di ogni cristiano: passa e bussa. Ognuno di noi è chiamato a rispondere, come Maria, con un “sì” personale e sincero, mettendosi pienamente a disposizione di Dio e della sua misericordia, del suo amore“.
Pensiamo, ha quindi detto il Vescovo di Roma a “quante volte Gesù passa nella nostra vita, e quante volte ci manda un angelo, e quante volte non ce ne rendiamo conto – ha detto – perché siamo tanto presi, immersi nei nostri pensieri, nei nostri affari e addirittura, in questi giorni, nei nostri preparativi del Natale, da non accorgerci di Lui che passa e bussa alla porta del nostro cuore, chiedendo accoglienza, chiedendo un “sì”, come quello di Maria“.
l’augurio che faccio:in compagnia di Gesù Bambino avviamoci insieme nel cammino di sincero affetto e crescita seguendo la via indicata dal nostro
astro di luce che è Sua Santità Papa Bergoglio.
Papa Francesco sceglie il giorno degli auguri di Natale per bacchettare i cardinali e la curia. Lo fa elencando
una ad una le quindici malattie sempre in agguato per la chiesa.
Quella di “sentirsi immortale”, il “cuore di pietra”, il”duro collo”, “l’alzheimer spirituale”, la “schizofrenia esistenziale” e il “terrorismo delle chiacchiere”.
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Sono
mali da non prendere sotto gamba e che, evidentemente, affliggono il
mondo della Chiesa, tanto da indurre il Pontefice ad ammonire i suoi più
stretti collaboratori.
Il Santo Padre condanna la pratica dei “circoli chiusi, dove l’appartenenza al gruppetto diventa più importante di quella al corpo di Cristo che è la Chiesa”, definendola “un cancro che minaccia l’aromonia del corpo” stesso. Ricorda poi che il “pericolo maggiore è quello dell’autodistruzione o fuoco amico dei commilitoni”. Nella Curia romana, tuona il Papa, si commettono infatti “omicidi a sangue freddo della fama dei propri colleghi e confratelli”. Parole durissime quelle del capo della Chiesa. Che rincara la dose: “Per tale scopo – scandisce nel suo discorso – sono capaci di calunniare persino sui
giornali e le riviste, naturalmente per esibirsi e mostrarsi superiori
agli altri, causando tanto male agli altri e alla Chiesa”.
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“Guardiamoci dal terrorismo delle chiacchiere”, ha chiesto a cardinali e vescovi riuniti nella Sala Cleme,le parole del Papa rispecchia il comportamento dei due preti Francesi Pascal Thuillier&Vesovo di Parigi Andrè,che hanno plagiato MIA zia Yolande d’Argenge Lafue,derubandola di TUTTI i suoi beni ML di euro.
CARO PAPA FRANCESCO TI VOGLIO BENE E TI PREGO PER AMORE DELLA CHIESA DI ALLONTANARE CARD BERTONE ,MANDALO IN QUALCHE PAESINO SPERDUTO DOVE NON C’è IL PARROCO.IO PREGO PER TE CHE IL SIGNORE TI PROTEGGA SEMPRE.ADESSO HO PROBLEMI DI LAVORO PER MIO FIGLIO E QUEL POCHINO CHE C’è SERVE PER AIUTARLOMA APPENA POTRò VERRò A ROMA E SPERO DI RIUSCIRE A BACIARE LA TUA SANTA MANO.AUGURI DI UN SANTO NATALE MIRELLA.( A PROPOSITO MIO MARITO BRAVISSIMA PERSONA DICE DI NON CREDERE MA QUANDO CI SEI TU SI FERMA SEMPRE AD ASCOLTARTI,CHISSà CHE NON CAMBI IDEA!).UN ABBRACCIONE
In quest’ultimo periodo di grande prova e grande sofferenza, caro Papa Francesco aiutami attraverso le tue preghiere, che mi supportino e mi guidino Sempre ogni giorno.
Caro Gesù, Tu sai che anch’io ho perso l’unico figlio che avevo…e conosco la profonda sofferenza di una mamma, davanti a questa prova. Vorrei, perciò, chiederTi, quando a Natale, verrai tra noi, di fermarTi in modo speciale, nel cuore di tutte le mamme (e sono tante!) che, in questi terribili giorni, sono state violentemente private, delle loro piccole adorate creature…solo la Tua consolazione, potrà dare sollievo al loro profondo dolore. Allora, anche per me, il Natale sarà segno di una gioia da condividere…con chi tanto sta soffrendo. Ti amo, Gesù .
che sia un natale all’insegna della condivisione, nel mio piccolo mi dedico alla mia mamma e ai clochards .E poco lo so , ma se tutti doniamo al prossimo qualcosa l’amore si dilata in maniera universale
Lo scopo di queste sante feste natalizie e nella vita quotidiana è accudire la mia mamma che è rimasta vedova e aiutare nel mio piccolo i clochards .
Non è molto e poi non dispongo di risorse ingenti ,ma se tutti facciamo così l’amore si dilata in modo universale
più di una volta ho potuto verificare il passaggio di Gesù nella mia vita so di non esserne degna ma so che Lui mi ama anche per i miei problemi e difetti e mi accetta per quel che sono. La mia risposta è sì , io ci sono e spero di essere in grado di svolgere il compito che è scritto per questa vita.
No seria posible la Vida, sin sentir que Jesus nos ama.Su Santidad, nos pide que rezemos por Ud. y una emociòn maravillosa invade mi corazon.Asi sera cada dìa .
Vorrei ricevere ogni giorno le omelie di papa Francesco
Why do we not get an English version. Surely there are many many English speaking people World wide who would love to read the Pope’s words.