Oggi è stata la giornata per gli auguri di Papa Francesco: a partire dal primo mattino in cui il Santo Padre ha augurato un buon Natale cristiano a tutti gli italiani, a seguire con gli auguri alla Curia Romana e ai Dipendenti del Vaticano.
Gli auguri del Papa per Natale, su Unomattina sono stati una vera e propria sorpresa per tutti: in collegamento telefonico, Bergoglio ha augurato “un Natale cristiano, come è stato il primo, quando Dio ha voluto capovolgere i valori del mondo, si è fatto piccolo in una stalla, con i piccoli, con i poveri, con gli emarginati…“.
In tal senso il Vescovo di Roma ha sottolineato l’importanza della “piccolezza: in questo mondo dove si adora tanto il dio denaro, che il Natale ci aiuti a guardare la piccolezza di questo Dio che ha capovolto i valori mondani“.
Parlando, invece, ai membri della Curia Romana, Bergoglio ha tracciato una situazione della riforma della curia in atto, indicando me tale riforma non si limiti alle funzioni, che certo hanno la loro importanza, ma vada diretta alla sostanza. La riforma della Curia, insomma, non è una operazione di maquillage, ma “sarà efficace solo e unicamente se si attua con uomini “rinnovati” e non semplicemente con “nuovi” uomini“.
La riforma è dunque un cammino di conversione costante di tutti i membri della Curia, processo che, ha aggiunto il Vescovo di Roma, trova anche molte resistenze. Queste sono positive – ha detto – perché indicano che il corpo è vivo e per questo vanno ascoltate e tenute in considerazione poiché, appunto, l’obbiettivo della Riforma della Curia è quello di “renderla con-forme alla Buona Novella che deve essere proclamata gioiosamente e coraggiosamente a tutti, specialmente ai poveri, agli ultimi e agli scartati; con-forme ai segni del nostro tempo e a tutto ciò che di buono l’uomo ha raggiunto, per meglio andare incontro alle esigenze degli uomini e delle donne che siamo chiamati a servire; al tempo stesso si tratta di rendere la Curia più con-forme al suo fine, che è quello di collaborare al ministero proprio del Successore di Pietro“.
Infine, parlando ai Dipendenti del Vaticano, Francesco ha sottolineato l’importanza di “ringraziare Dio per il lavoro” e di pregare “per le persone e le famiglie, in Italia e in tutto il mondo, che non hanno il lavoro, oppure, tante volte, fanno lavori non degni, pagati male, dannosi per la salute…“.
Dio lo dobbiamo ringraziare solo per il fatto di esistere, godere delle “cose” gratuite che il nostro Signore ci ha “regalato” bellissime, la forza che ci dona per affrontare quelle meno “belle” che sono, quasi sempre, irresponsabilita’ umane, superficialita’ nell’esecuzione dei propri doveri.—-Gesu’ ci porti in dono consapevolezza.—Auguro un Santo sano Natale festeggiando chi venne 2000 anni fa’ amandoci per insegnarci ad amare.