“Nessuno di noi può anche solo pensare di rimanere cieco davanti alle sofferenze dei cristiani, che in Medio Oriente sono vittime di guerre fratricide e di fanatismi religiosi, e che per questo sono costretti ad abbandonare le loro case o forzati a lasciare le loro terre”. Così Papa Francesco si è espresso durante la 135esima edizione del raduno dei Cavalieri di Colombo.
Il Papa ha espresso tutta la propria gratitudine ai Cavalieri, che stanno dando parecchio supporto ai cristiani perseguitati. Per questo, ha invitato alla preghiera collettiva: “Preghiamo per coloro che sono nel bisogno, preghiamo per la conversione dei cuori, per la fine della spirale di violenza, odio e ingiustizie che sta affliggendo quell’area del mondo”. Ai Cavalieri infatti serve il supporto di tutti i cristiani, perché è anche dal supporto che ricavano quell’amore e quella potenza che possono poi mettere al servizio altrui.
Citando poi il versetto della Lettera ai Romani di San Paolo (“Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?”), Francesco ha invitato a combattere “la cultura dell’indifferenza che scarta i fratelli e le sorelle più deboli”. E combattere per la speranza, che attraverso il convincimento sull’infinita forza di Dio, “dà ai Cavalieri il coraggio di rispondere generosamente a questa sfida, rafforzando la propria vocazione laica per lottare a favore della santificazione del mondo e svolgendo le responsabilità di ogni giorno con spirito evangelico”.
“In questo modo – ha aggiunto il Papa – si potranno creare solide fondamenta per una società diversa, rinnovata, costruttrice di pace”.
Evviva, poi, allo sforzo fatto dai Cavalieri di Colombo nella difesa della famiglia, nella promozione della santità del matrimonio e della bellezza e della dignità della vita familiare. Perché la famiglia è quel nucleo da cui si impara a concepire il mondo come una casa, come una casa “nella quale ciascuno di noi è chiamato a convivere con l’altro, a imparare la prossimità, il rispetto e il prendersi cura dell’altro”.
caro papa FRANCESCO,
NON SAPEVO CHE ESISTESSE QUESTO ORDINE DEI CAVALIERI DI COLOMBO ISTITUITO NEL XIX SECOLO IN AMERICA ANCHE RESTITUIRE AGLI ANTICHI SPLENDORI I RICORDI DI SAN PIETRO OGGI 1.8 MILIONI DI CAVALIERI CON L’DEA DI MANTENERE PACE E COLLABORAZIONE TRA LE FAMIGLIE CRISTIANE MA È UN’IDEA ARISTOCRATICA AVULSA DALLA NOSTRA POLITICA A ROMA CHE PROVVEDE A RACCOGLIERE NO LE ESIGENZE DEL POPOLO MA LE PROPRIE MEGLIO QUELLA DEI PARTITI