Papa Francesco all’Angelus: la solennità di Tutti i Santi è la “nostra” festa perché la santità di Dio ha toccato la nostra vita. I santi sono persone attraversate da Dio, possiamo paragonarli alle vetrate delle chiese, che fanno entrare la luce in diverse tonalità di colore. I santi sono nostri fratelli e sorelle che hanno accolto la luce di Dio nel loro cuore e l’hanno trasmessa al mondo, ciascuno secondo la propria “tonalità”. Ma tutti sono stati trasparenti, hanno lottato per togliere le macchie e le oscurità del peccato, così da far passare la luce gentile di Dio.
Nel Vangelo di oggi Gesù si rivolge a tutti noi, dicendoci «Beati» (Mt 5,3). È la parola con cui inizia la sua predicazione, che è “vangelo”, la strada della felicità che si manifesta nel suo massimo col stare col Signore e vivere per amore. Dobbiamo andare avanti, per credere a questo. Allora, gli ingredienti per la vita felice si chiamano beatitudini: sono beati i semplici, gli umili che fanno posto a Dio, che sanno piangere per gli altri e per i propri sbagli, restano miti, lottano per la giustizia, sono misericordiosi verso tutti, custodiscono la purezza del cuore, operano sempre per la pace e rimangono nella gioia, non odiano e, anche quando soffrono, rispondono al male con il bene.
Ecco le beatitudini vivere le prove e le fatiche di ogni giorno, per noi. Così sono i santi: respirano come tutti l’aria inquinata dal male che c’è nel mondo, ma nel cammino non perdono mai di vista il tracciato di Gesù. Oggi è la festa di quelli che hanno raggiunto la meta indicata da questa mappa: non solo i santi del calendario, ma tanti fratelli e sorelle “della porta accanto”, che magari abbiamo incontrato e conosciuto. Oggi è una festa di famiglia, di tante persone semplici e nascoste che in realtà aiutano Dio a mandare avanti il mondo.
«Poveri in spirito» dice il Santo Padre ma che cosa significa? Che sanno che chi accumula tesori per sé non arricchisce davanti a Dio (cfr Lc 12,21). Credono invece che il Signore è il tesoro della vita, e l’amore al prossimo l’unica vera fonte di guadagno. A volte siamo scontenti per qualcosa che ci manca o preoccupati se non siamo considerati come vorremmo; ricordiamoci che non sta qui la nostra beatitudine, ma nel Signore e nell’amore: solo con Lui, solo amando si vive da beati.
Vorrei infine citare un’altra beatitudine che si trova alla fine della Bibbia e parla del termine della vita: «Beati i morti che muoiono nel Signore» (Ap 14,13). Domani saremo chiamati ad accompagnare con la preghiera i nostri defunti, perché godano per sempre del Signore. Ricordiamo con gratitudine i nostri cari e preghiamo per loro.
La Madre di Dio, Regina dei Santi e Porta del Cielo, interceda per il nostro cammino di santità e per i nostri cari che ci hanno preceduto e sono già partiti per la Patria celeste.
Vangelo vivo
Parole semplici,
chiare, spogliate, nude,
pulsanti dal cuore.
Parole libere, leggere,
silenziose, povere,
sollevano l’anima.
Mani senza nome,
intrecciate con amore alle Tue,
sconosciute, sole,
sostengono il mondo.
Dedicata a Alessandra, volontaria in Congo
Caro Santo Padre,vengo a te con l’ennesima, lettera anche sapendo che i tuoi “mercenari” scribacchini non te la porteranno alla tua conoscenza,
Ti mando un passo della sacra Bibbia,
Ricorda,o Signore,quello ch’è accaduto a noi.guarda e vedi l’obbrobrio nostro,
Il nostro retaggio è passato ai forestieri,le nostre abitazioni agli STRANIERI,
Noi siamo restati come orfani senza padre,
>infatti TU Santo Padre ci ai abbandonati per rivolgere la TUA attenzione NON ai non tuoi fedeli ma ti rivolgi (carcerati”se sono in galera ci sarà un motivo per il 99 % di loro”accogli gli Islamici,difendi i “farabutti tuoi rappresentanti che fanno del DIO danaro la loro Fede(vedi i Preti Francesi Pascal Thuillier & il Vescovo di Parigi Andrè che hanno plagiato MIA zia 93 enne per impossessarsi di TUTTI i suoi beni MLN euro)e chi nè a più nè metta)
I mercenari hanno spadroneggiato su di noi,senza che nessuno ci difendesse dalle loro mani,
A rischio della vita abbiamo difeso le nostre famiglie,
Gli anziani sono spariti dalla porte,i giovani dai cori festeggianti,
Ma TU signore DIO nostro resterai SEMPRE nei nostri cuori,
Malgrado ci abbia mandato un TUO rappresentante ( Papa Franceso) NON degno di rappresentarti,
Questo è quanto voglio portare a conoscenza di TUTTI i VERI Cattolici.
Sia Lodato GESU’ CRISTO
Mcchi Antonio Brostolade 33 Vrsar Croazia
e,,, mail. macchi.antonio@gmail.com
Carissimo Papa Francesco, innanzitutto spero che Tu stia bene di salute; poi volevo dirti, per quanto riguarda i doni che riservi a me, se puoi aprire a nome mio un conto corrente (oppure un libretto nominativo) nella banca Vaticana e conservare li i doni. Tutti i dati dei miei documenti li ho già inviati.
Se non è possibile aprire un conto corrente o un libretto senza di me, allora Ti prego di custodire Tu i doni riservati a me, e così appena io posso venire da Te apriremo un conto corrente nella suddetta banca.
Ringraziandoti infinitamente T’invio i miei più affettuosi saluti con abbracci, baci e carezze.
Belpasso, 02-11-2017 Salvatore Nicoloso