L’ che si è tenuto presso il Centro internazionale studentesco francescano, durante il , è stato il momento nel quale Papa Francesco, parlando con i rappresentanti delle altre confessioni religiose, ha potuto toccare alcuni temi centrali del viaggio: tra questi l’amicizia, la fraternità e la pace tra le varie religioni.
“L’incontro di oggi è segno di un comune desiderio di fraternità e di pace; esso dà testimonianza di un’amicizia che state costruendo negli anni e che già vivete nella quotidiana convivenza e collaborazione“, ha detto Papa Francesco, riconoscendo come “essere qui è già un “messaggio” di quel dialogo che tutti cerchiamo e per il quale lavoriamo“.
“Il dialogo interreligioso, prima ancora di essere discussione sui grandi temi della fede, è una «conversazione sulla vita umana»“, ha quindi ulteriormente spiegato il Pontefice, chiarendo così l’importanza di esso.
Gli effetti del dialogo interreligioso, infatti, vanno ben oltre la comprensione tra le differenti confessioni religiose: “in esso si condivide la quotidianità dell’esistenza, nella sua concretezza, con le gioie e i dolori, le fatiche e le speranze – ha aggiunto il Santo Padre – si assumono responsabilità comuni; si progetta un futuro migliore per tutti“.
Ma soprattutto, grazie al dialogo interreligioso “si impara a vivere insieme, a conoscersi e ad accettarsi nelle rispettive diversità, liberamente, per quello che si è“. E’ in tal senso che possiamo dire che “il dialogo è una scuola di umanità e un fattore di unità, che aiuta a costruire una società fondata sulla tolleranza e il mutuo rispetto“.
“Questa città, che nel recente passato è tristemente diventata un simbolo della guerra e delle sue distruzioni, questa Gerusalemme d’Europa, oggi, con la sua varietà di popoli, culture e religioni, può diventare nuovamente segno di unità, luogo in cui la diversità non rappresenti una minaccia, ma una ricchezza e un’opportunità per crescere insieme. – ha quindi concluso Papa Francesco – In un mondo purtroppo ancora lacerato da conflitti, questa terra può diventare un messaggio: attestare che è possibile vivere uno accanto all’altro, nella diversità ma nella comune umanità, costruendo insieme un futuro di pace e di fratellanza. Si può vivere facendo la pace“!
Il Piego racc.to ed A.R. non spariscono.
Il mutismo è più eloquente di qualsiasi parola.
La verità non si annulla col mutismo.
Es.: del prete che ha scelto di non parlare si apprende e ne discutonotutti i mass media.
Il dialogo? Chi l’ha visto?!
Ma ciò non ha nulla a fare con il piego racc.to.
Qui siamo in Campania.
la presenza di Papa Francesco rende l’incontro diverso, non è il posto, non sono i leaders religiosi, sono i concetti espressi a cui si richiama il Papa “LA VITA UMANA” costruire una società fondata sulla tolleranza e il mutuo rispetto
si può vivere facendo la pace? SI
serve il dialogo interreligioso? SI se si promuove la pace attraverso l’armonia, partendo dalle scuole primarie abituare i bambini ad aiutare i più deboli.
non usare le religioni per manipolare le menti,
si alla misericordia, ma DIO perdona l’ISIS?
“E Pietro disse: ‘pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo ricevete il dono dello Spirito Santo.
Sto leggendo un libro molto interessante, che consiglio: i principi elementari di Cristo, autore Paul C. Jong. Molto interessante perche’ a mio avviso spiega le grandi verità sulla parol di Dio. Noi pensiamo che ricevere lo Spirito Santo e’ cosa automatica e peniamo che parlare in lingue e seguire tutte le correnti ci porteranno alla meta, ma non e’ così molti gruppi di preghiera si distaccano dagli insegnamenti di Dio, si riceve lo Spirito Santo dopo la remissione dei peccati lo Spirio Santo dono del Padre abita nei cuori sinceri che hanno ottenuto in terra la remissione dei peccati. Discernere tra gli Spiriti e’ importante in molti cuori abitano demoni che schiavizzano l’uomo rendendolo corrotto e falso. Attenzione ai lupi travestiti da agnelli, lo Spitito Santo si seguendo la parola di Dio e mettendola in pratica non solo con le preghiere ma con le opere e i frutti gioisi di amore per gli altri. Se ci mostriamo agli altri e a Dio con cuore sincero, facendo pulizia allora il Padre celeste concederà a noi i doni dall’alto, buona domenica.
Il preconcetto silenzio oscuratore non appartiene al Vangelo e meno che mai alla Parola di Gesù. Di cristiano non ha proprio nulla, ma inequivocabilmente l’esatto contrario. Il dialogo è interdetto in partenza.
Il piccolo gregge belante sempre lo stesso verso, con saccenza o semplicemente per mancanza di vissuto e, nella peggiore ipotesi, per comoda accondiscendenza, non è esattamente quanto emerge dalle testimonianze dottrinali.
Si sta accordando a Cesare quel di cui Cesare si è appropriato, in ogni ambito attraverso privilegi e corruttele, senza distinzione di ceto d’appartenenza, in eclatante contrasto col Vangelo.
Buon proseguimento con i vostri silenzi e che Dio faccia luce.