Durante il viaggio di volo di rientro dagli Stati Uniti d’America, durante la consueta conferenza stampa, Papa Francesco ha parlato di quello che la stampa ha definito in modo improprio come il “divorzio cattolico“: il Santo Padre è stato chiaro nel ribadire che il sacramento del matrimonio è indissolubile e dunque non può esistere alcun divorzio cattolico.
Quanto invece, succede, ha spiegato il Vescovo di Roma, è la dichiarazione di nullità di un matrimonio ovvero la Chiesa, nella veste del Tribunale Vescovile, dopo adeguata indagine determina se una determinata coppia ha realmente contratto un matrimonio o meno.
Per sposarsi non è sufficiente la cerimonia in chiesa e la presenza di un sacerdote, ma è necessario ci siano tutta una serie di condizioni personali, senza le quali non si contrae un valido matrimonio. Per esempio, ha detto Bergoglio “adesso non è tanto comune, ma in certi settori della società è comune – almeno a Buenos Aires lo era –: i matrimoni quando la fidanzata rimaneva incinta“.
Questo tipo di “matrimonio riparatore” è un finto matrimonio, dove le parti non si sposano perché libere ma in quanto costrette dai vincoli sociali e familiari: è un qualcosa fatto “per salvare le apparenze“. In questi matrimoni alcuni vanno bene, ha continuato il Pontefice, “ma non c’è la libertà“; altri matrimoni, invece, “vanno male, si separano… “Io sono stato costretto a fare il matrimonio perché dovevo coprire questa situazione”. Questa è una causa di nullità. – ha aggiunto il Vescovo di Roma – Sono tante le cause di nullità; voi potete cercarle nell’internet, lì ci sono tutte“.
Ebbene Papa Francesco ha voluto precisare che il Motu Proprio, ovvero il documento per mezzo del quale il Pontefice ha semplificato le procedure per la dichiarazione di nullità – quindi di inesistenza – di un matrimonio sia una risposta alle richieste dei Padri Sinodali, riunitisi nel passato Sinodo per la Famiglia. Peraltro, Bergoglio ha sottolineato come le precedenti regole, in base alle quali serviva una doppia sentenza, fossero state introdotte “da Papa Lambertini, Benedetto XIV, perché in Centroeuropa – non dico il Paese – c’erano alcuni abusi, e per fermarli lui ha introdotto questo“. Ora che questi abusi non vi sono più, non aveva senso mantenere delle regole che allungavano il procedimento, che in alcuni casi veniva a durare anche 15 anni.
Tuttavia Papa Francesco ha sottolineato come non si debba guardare al problema procedurale, quanto al problema sostanziale: “è un problema pastorale per la Chiesa“. Affinché ci siano matrimoni validi è indispensabile che i sacerdoti celebrino solo quei matrimoni che sono validi, dove gli sposi possiedono una “maturità affettiva per il matrimonio“.
“Un altro problema: la fede. Io ci credo che questo è “per sempre”? “Sì, sì, ci credo…”. Ma ci credo veramente? – ha chiesto ai presenti il Santo Padre – La preparazione al matrimonio… Io ci penso tante volte: per diventare prete c’è una preparazione di otto anni; e poi, siccome non è definitivo, la Chiesa può toglierti lo stato clericale. Per sposarti, che è per tutta la vita, si fanno quattro corsi, quattro volte… C’è qualcosa che non va. Il Sinodo deve pensare bene come fare la preparazione al matrimonio, è una delle cose più difficili“.
A SUA SANTITA’
Non basta l’attrazione fisica, non basta la fede di entrambi, non basta avere una casa, non basta avere il lavoro e soldi ma servono interessi comuni e fortissimamente desiderare una famiglia, cioè dei figli. Ma non basta ancora! Serve l’accettazione della croce e l’umiltà di ringraziare Dio proprio per portarla sulle spalle. Servono intenti e desideri comuni: come costruirsi un futuro, una casa e il futuro dei figli. Educare i figli cristianamente e abituarli a ringraziare Dio anche per le sofferenze.
Essere cristiano implica oggi più di ieri essere conseguenziale, cioè mettere in pratica la Parola di Dio: pietre vive.
La chiesa deve essere vicino alle coppie che meritano, cioè che vivono il Vangelo. Ma non solo!
Sono avvocato, per “costruire” la famiglia ho rinunciato alla libera professione perchè non avevo le spalle ben coperte e nessuno mi ha aiutato, con mia moglie e insieme ai figli non ci tiriamo indietro ai sacrifici derivanti dal nostro desiderio di costruirci la casa perchè senza la casa ricordatevi che non c’è famiglia e non c’è famiglia senza casa.
Lavoriamo umilmente per tirare avanti perchè gli stipendi sono molto bassi nonostante la nostra LAUREA conseguita con immensi sacrifici.
Raccatiamo roba usata da parte di conoscenti che stimiamo per il loro gesto altruistico. Raccatiamo tutto anche il pane e ringraziamo Dio per la Divina Misericordia. Sembra che nessuno ci conosca, che non sappia i nostri problemi di sopravvivenza, ma non fa niente perchè sentiamo forte il sostegno di Dio dentro il nostro cuore. Per ogni cosa ringraziamo Dio che non ci abbandona, giorno dopo giorno. Per la famiglia ci priviamo di tutto: della pizza, dello stadio, del cinema, del teatro, del fine settimana con gli amici, della vacanza, ecc.ecc. A 48 anni non sono mai stato allo stadio e al teatro. Non ho mai fatto vacanza. Ci siamo privati anche del viaggio di nozze. Nonostante le nostre richieste di aiuto rimaniamo sempre degli sconosciuti, nessuno ad oggi ci ha aiutato almeno ad avere lo stipendio dignitoso per assolvere ai nostri debiti. La nostra speranza è Dio, poniamo in Lui tutte le nostre difficoltà e i nostri bisogni.
Bisogna essere duri, e duri si è con l’aiuto del Signore. Altrimenti il Maligno ti distrugge. E ti distruggono anche coloro che non credono al matrimoni.
Spero aver fatto piacere con questa mia testimonianza personale
Questa a Lode e Gloria di Dio nostro Signore oggi e sempre.
CONDIVIDO E APPREZZO la tua perseveranza:
anche mia figlia, avvocato, non ha le spalle ben coperte e nessuno l’aiuta.
La ditta dove lavora il marito, tanto per cambiare, è fallita e non si sa come si risolverà, anche se, promesse in parola, lasciano intravedere qualche soluzione
Ma sono uniti assieme al loro adorato figlioletto.
Sosteniamoci moralmente. Le chiacchiere innovative non risolvono proprio nulla e quasi sempre sono contraddittorie e solo fini a se stesse.
Saluto te e la tua famiglia con sincero affetto e solidarietà, augurandovi tutto il bene del mondo. Teodora
Bisogna Amare!… amare il Figlio di Nostro Fratello come il Nostro stesso Figlio.
Nessuno di noi ha scelto dove, quando e da chi nascere…
Il matrimonio che unisce una coppia che ha fede , trova ogni giorno nell’aiuto di Dio la forza,la pazienza, l’amore che tiene insieme marito e moglie.
Penso a quanta fatica sta facendo mio marito a starmi vicino in questo momento di malattia dove, la malattia stessa, ha trasformato esteticamente la donna che lui aveva sposato. Eppure ogni giorno bacia la mia bocca come fosse la prima volta…non so se tutto ciò potrebbe esistere senza il supporto della fede e di Dio stesso.
Elisa
per diventare prete c’è una preparazione di otto anni; e poi, siccome non è definitivo, la Chiesa può toglierti lo stato clericale.
?!!!!!!!!!!
A volte i matrimoni durano anche oltre gli otto anni e poi…….. se c’è il divorzio civile, magari anche consensuale, non sono ammessi alla Comunione. Eppure “Dio perdona tutto”
Annullamenti, divorzi, esclusione dalla Comunione………
Ma chi ne paga le conseguenze sono sempre i figli, senza nessuna colpa!
Certo aumentano i “cattolici” e i figli senza padre?
Il matrimonio CATTOLICO si annulla: “i motivi sono tanti” e, per motivare validamente, ognuno si affaccenda nel migliore dei modi.
I figli che restano senza padre?
Gentile Sommo Padre, sono la Signora Morrone Trezzi Maurizio Cesare e famiglia sono sporchi . La Morrone Ha rispettato , il Trezz ha sposato suo madre e a lei ERA fedele ne alla chiesa ne alla famiglia . Il sangue mio e di mio figlio gronda dalle sue mani . Ha riso proclamado queste parole per tre gioni ……. Lei sa il rispetto che dimostro pur sapendo che di certo ho opinioni influenzate da altro. In queste righe la confessione della persona più misérable mai conosciuta e che ha avvelenato la carne della mia carne ,soldi Sète di sangue e di possesso. Matteo lo avec à cresciuto sua madre la stessa che si puliva in casa mia . Grazie per la luce.Eliana Morrone
Guardando lo “sfacelo sociale”, che e’ sotto gli occhi di tutti, io credo che una BUONA PREPARAZIONE sia d’obbligo in TUTTI I SETTORI della vita personale e sociale.- Le coppie non durano perche’ non si rendono responsabili di quanto stanno compiendo, nella gioia e nel dolore.-Gli insegnanti pendolari non si responsabilizzano a un’insegnamento serio per la stanchezza del viaggio e i problemi che hanno lasciato nella loro casa al loro paese o citta’.–Quello che apre una attivita’ che non si prepara a conoscere l’articolo che vende, il poliziotto che non vuole fare il proprio dovere perche’ ha un misero stipendio! ma’ non lo conosceva al momento che ha presentato la domanda?—e possiamo continuare un bel po’ trovando tanta non preparazione e responsabilita’, ora pero’ una volta trovata,vista,DIAMOCI DA FARE PER RIMUOVERLA, prima in noi stessi poi nell’ambito a noi vicino, dove viviamo anche se questo puo’ renderci impopolari, ma’ siamo forti, siamo impopolari tra quelli che hanno contribuito e contribuiscono alla rovina della nostra nazione, ITALIA, sono loro che devono sparire no i nostri figli che aspirano a trasferirsi in altre nazioni per trovare quello che possono trovare qui, PULIZIA, RISPETTO, DIGNITA’.——Ivana Barbonetti.
Il tempo di conoscerci ci è stato tolto dalla società che i grandi della terra hanno creato per Noi, da chi, connivente in questo, ha lasciato che l’evoluzione della razza umana portasse a quanto verifichiamo al giorno d’oggi.
Non è difficile per Noi popolo sentirci fratelli perché viviamo insieme il sacrificio della quotidianità, viviamo nelle stesse condizioni, quelle decise da qualcuno che si è posto su un piano superiore rispetto suo fratello.
Tratteniamo con i denti quello che riusciamo a costruire per noi e per i nostri figli perché qui non c’e’ ascolto, perché le organizzazioni mondiali, gli enti governativi, internazionali, nazionali, statali, comunali non ti danno più neanche quello che prima ti spettava.
Viviamo una realtà di sacrificio e ci troviamo sbandati alla ricerca di Noi stessi perché più o meno inconsciamente siamo scienti del fatto che non può essere questa la vita.
Il nostro Signore si è sacrificato per noi, ha sacrificato la sua vita per Noi e questo è quello che siamo in grado di restituirgli?
Entra nelle stanze della decisione e di loro che li, fuori, sulla strada, c”e coscienza, c”e scontento, c”e Paura e che essa è il peggior nemico dell’uomo.
Ricorda loro delle guerre, ricorda loro come sono nati, ricorda loro di essere padri e madri.
Ricorda loro che siamo tutti uguali come nostro Signore ha voluto e che le diseguaglianze sono state create dall’uomo.
Ricorda loro che c’e’ un popolo di fedeli che può trovare il dialogo, può trovare la strada senza loro.
Ricordati di essere me!
Si dice che i matrimoni falliscono perchè spesso l’amore non è profondo…ma la vera piaga del matrimonio l’ha fatta emergere proprio Papa Francesco! C’è una totale impreparazione ad affrontare la quotidianità di una vita “insieme per sempre”…e questa carenza d’informazione, rende l’unione molto fragile…come se si vivesse in uno stato dilaniato da un continuo terremoto e da guerre costanti…L’amore c’era,…l’amore c’è…e, forse, ci sarebbe stato per sempre…ma non si è capaci ad affrontare gli inevitabili grandi problemi della vita…che poi, benchè intervallati quasi sempre, anche da grandi gioie…come la nascita di nuove creature,…queste benedizioni diventano motivi involontari di altri gravi screzi insanabili…MANCA UNA PREPARAZIONE ADEGUATA E GUIDE, MEGLIO SE RELIGIOSE, CHE ACCOMPAGNINO CON AMORE QUESTI CAMMINI SPONSALI E DIANO SOLIDITA’ A QUESTE COPPIE ! Ho dedicato 45 anni della mia vita, per aiutare chi voleva sposarsi e famiglie in crisi e posso assicurare che, in molte separazioni, ambedue rimpiangono quella che hanno distrutto e non sanno più come tornare indietro…e tanti sono i matrimoni che sono riuscita a salvare. Ma non perchè io sia particolarmente brava, ma perchè io faccio capire loro che non basta l’amore, la passione, la voglia di divertirsi insieme…ma che è essenziale, per non fare crollare il proprio matrimonio: avere un grande senso di responsabilità,… avere la capacità di condividere le improvvise inevitabili sofferenze della vita, con serenità e reciproca dolcezza,…possedere la forza di rinunciare a tutto ciò che, anche se si ritiene che sia bene per se stesso, non sia bene per ogni singolo membro della famiglia,…non addormentarsi mai alla sera, senza aver fatto la pace dopo una lite,…prendere qualsiasi decisione sempre “coralmente” e non trascurare che, quando viene a mancare il rispetto reciproco e si permette alla violenza, d’intrufolarsi nella coppia,…significa che, in quel matrimonio, si è trascurata la costante presenza del Signore…che mai si è allontanato, ma gli sposi si sono dimenticati di Lui ! Ottimo, quindi, una più completa e severa preparazione al matrimonio !
mio fratello è cattolico, ma non va in chiesa, si è sposata con una ragazza che non crede in Dio, il matrimonio è valide? Si può domandare l’annulazione, grazie