Il futuro del pianeta è nelle mani di ognuno di noi: continuano i messaggi del Pontefice volti a risvegliare le coscienze individuali di ogni persona affinché comprenda che doni, quali la pace, l’eradicazione della fame nel mondo e la salvezza dell’ambiente, dipendono dal comportamento di ognuno.
Molto spesso, infatti, si tende a pensare che questi problemi importanti non dipendano da noi ma siano frutto di accordi internazionali o che a questi debbano pensarci i governati.
Il Pontefice invece continua a ribadire come sia proprio il comportamento individuale di ognuno di noi che li determinano.
Fin dall’inizio del suo magistero, per esempio, Papa Francesco ha spiegato come la pace tra i popoli si costruisca nelle mura domestiche: la pace nelle famiglie, la pace con il vicino di casa e con i conoscenti sono la culla della pace tra i popoli.
Come espresso anche in un recente Tweet su Twitter, siamo chiamati ad un cambio di mentalità: “E’ ora di cambiare mentalità – ha infatti scritto il Papa – e smettere di pensare che le nostre azioni non abbiano un impatto su chi soffre la fame”.
Parole che fanno eco a quanto già espresse nel corso dell’incontro dei movimenti popolari in Bolivia: “cosa posso fare io, raccoglitore di cartoni, frugatrice tra le cose, raccattatore, riciclatrice, di fronte a problemi così grandi, se appena guadagno quel tanto per mangiare? – aveva chiesto il Santo Padre in quell’occasione – Cosa posso fare io artigiano, venditore ambulante, trasportatore, lavoratore escluso se non ho nemmeno i diritti dei lavoratori? Cosa posso fare io, contadina, indigeno, pescatore che appena appena posso resistere all’asservimento delle grandi imprese? Che cosa posso fare io dalla mia borgata, dalla mia baracca, dal mio quartiere, dalla mia fattoria quando sono quotidianamente discriminato ed emarginato? Che cosa può fare questo studente, questo giovane, questo militante, questo missionario che calca quartieri e luoghi con un cuore pieno di sogni, ma quasi nessuna soluzione ai miei problemi? Molto! Potete fare molto. Voi, i più umili, gli sfruttati, i poveri e gli esclusi, potete fare e fate molto. Oserei dire che il futuro dell’umanità è in gran parte nelle vostre mani“.
L’invito che il Pontefice rivolge ad ogni cristiano è quello di farsi seminatore di cambiamento, adattando i propri stili di vita, perché una maggiore sobrietà può avere effetti benefici sulla salute del pianeta e contribuire a sanare squilibri sociali
Si tratta di acquisire consapevolezza, per mezzo della conoscenza e dell’informazione, che investendo il denaro attraverso certe strutture finanziarie, seppur indirettamente, si vanno ad appoggiare governi, aziende o realtà che possono fare del male o del bene oppure acquistando un prodotto in un certo modo, indirettamente, si sta promuovendo un certo modo di produrre quello stesso bene.
Insomma, ogni nostro comportamento, non solo di carattere economico, ha un impatto globale e può contribuire a modificare il destino del pianeta.
Carissimo Papa Francesco
Le Sue parole sono uno stimolo continuo a migliorare il proprio modo di fare e di essere. Quanto letto in questo post non è solo da condividere, ma da applicare. Certamente i comportamenti individuali sono importantissimi, altrimenti non avrebbe senso la Santità ed ancor più il Martirio, che spero mai più necessario. Le conoscenze del mondo contemporaneo, infatti, dovrebbero essere sufficienti a farci capire l’inutilità di ogni forma di violenza, per dirimere le contrapposizioni. Bisogna seminare un seme immateriale che si chiama rispetto e la responsabilizzazione degli ultimi, seppure giusta, non potrà mai essere sufficiente senza una vera assunzione di responsabilità da parte di quanti ricoprono ruoli di guida. In questo sia la famiglia cristiana sia la Chiesa hanno ruoli importantissimi per un esempio positivo. Grazie per la speranza che ha donato alla diocesi di Ozieri, un bell’esempio anche per poter capire che vi è una grande differenza fra i costi e lo spreco. Il lavoro è un problema per tutta la società ed è il mezzo per aiutare a non essere…ultimi. Cordialità
Il Bene va praticato concretamete, tempestivamente e trasparentemente A COMINCIARE DALLE PICCOLE COSE, visibili e riscontrabili. Le sole parole non risolvono nulla, buttano solo fumo.
Dio sa quanto vorrei l’affermazione del Bene e quanta sofferenza mi cagioni il contrario.
Dio sa quanto io disdegni l’ipocrisia in ogni ambito, soprattutto in quella sedi dove si proclama la pratica della verità.
Quante silenziose sopraffazioni, quante ingiustizie ammantate dall’ipocrisia deviante.
VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA.
Dio provveda!
Belle parole, ma non sempre concretizzate nei fatti. Anzi!
Sarò noiosa, ma è una noia che traduce il realistico degrado consuetudinario dai fatti, nella loro totale antinomia con le belle parole.
Sarò ancora ripetitiva – in dipendenza dell’incongruenza delle varie realtà – ma bisogna guardare e intevenire nel proprio ambito, a cominciare dal Clero TUTTO, dalle vicinanze più prossime, per potere osservare ed estendere oltre.
Una rondine non fa primavera, anzi, al più presto deve trasmigrare per non rimanere colpita dal gelo ambientale.
Salviamo queste rondini solitarie in ogni ambito, a cominciare dal Clero, LO RIPETO, dal quale deve partire l’esempio adempiente delle parole.
Caro Papa Francesco, “la pace si costruisce nelle mura domestiche: la pace nelle famiglie, la pace con il vicino di casa e con i conoscenti sono la culla della pace tra i popoli”
Dillo al Parroco “vicino di casa”. Te ne ho palato da oltre in anno e certamente la racc.ta A.R. RISEVATA E PERSONALE X PAPA FRANCESCO (di cui ho attestato di ricezione) Ti è stata consegnata.
Non parlavo certamente di bazzecole. Dunque, lo ripeto le sole parole non servono a nulla: si dia dimostrazione di fatti coerenti e concreti.
Intervenga Dio dove sordità e mutismo erigono muri di efferata omertà a danno dei più deboli.
Che DIO T’ullimini FINALMENTE. Prego per Te.
Grazie Santità per aprirci nuovi orizzonti, nuove dimensioni. Grazie perchè ci stai creando una nuova mentalità: la mentalità del piccolo passo.
– basta infatti un fiocco di neve per far nascere un fiume;
– basta una goccia d’acqua per forare una pietra;
– basta una stella per illuminare il cielo;
– basta una sorriso per dar vita all’amicizia.
Si, ma tutto deve essere concreto: le utopie non fanno miracoli.
Maria Luisa, grazie per questa tua profonda riflessione sull’apertura della mentalita’ a quanto ci sta’ dicendo papa Francesco, dei piccoli passi, noi umani che ci crediamo “grandi” riusciamo a fare solo piccoli passi proprio perche’ ci riteniamo grandi, mancanza di umilta’. Uniamoci nella preghiera allo SPIRITO SANTO, illumini i cuori, le menti e ci doni tanta tanta umilta’.Dio ci benedica. Ivana Barbonetti.
Piccoli passi CONCRETI.
Grande è solo DIO e comprende il senso di ogni parola, da chiunque proferita.
Buona Domenica SANTO PADRE , questa mattina a messa , ho sentito una cosa che devo dirvi , se Gesù Cristo si fa sentire alla pari del mio spirito come posso sentire sulla mia testa la dipendenza che qualche umano nella sua insicurezza fa sentire ? o che mi indica la strada della confessione quando già so di essermi confessato la mia reazione diventa chiara e lampante , non crede ? ed in mezzo a queste situazioni abnormi , vedo il senso che GESU’ CRISTO
indicava ai 12 apostoli , e che Giovanni paolo 2° ne ha fatto il suo pellegrinaggio terreno , a mio modesto avviso , ovvero ogni parroco , dovrebbe capire anche le altre religioni come senso di dialogo .
ecco che viene utile un comportamento diverso ; ordine ad ogni parroco di passare un periodo di tempo di 3 o 4 anni in ogni ordine , come francescano , ecc ecc , poi dopo nel tempo ad ogni vescovo ordine di passare un periodo di tempo in ogni religione come parroco cosi da scaturire una conoscenza profonda del proprio io nel contesto della religione stessa cattolica e codi dando impeto ad una profonda solidarietà tra le genti di ogni religione
per arrivare ad un unico impeto religioso ,
Buon giorno Santo Padre e Buona Domenica …interessante vedere …sentire…percepire come “le parole… si articolano intorno al viaggio degli Umil, …che di propositi e desideri, di sofferenza e fatiche portano sulle proprie spalle…nei propri cuori…sulle proprie gambe …sui loro passi come se fosse LA CROCE di Cristo, e per ESSA …fanno lievitare la pazienza…la generosità’, la Grazia dell’Amore …insieme o solitari in questi anni del terzo millennio e a riflettere sul corso della STORIA che noi siamo VOCI…Bisogni…Ispirazioni…Feste…Incontri, Spazi di opinioni…Progetti di estensione della mentalità a dare il meglio di se stessi hanno creato sordità cecita’ presso i governanti ?…mi domando e Le domando: non è questa La REALTA’ di rimettere nelle mani dell’indifferenza…dell’INSIGNIFICANTE …dell’inutile quel QUALCOS’ALTRO che per Dio si chiama avere ed essere Coscienza…Cristianità’ …Amore e rinunciare a farla lievitare in TUTTO il globo o farla rifiorire per l’intera chioma dell’Albero della Vita …di cui bisognerebbe non sprecare acqua e sangue dalle radici sacre del LEGNO, dati per la Rinascita delle generazioni a Sorridere …a Sognare…a Credere che LA MENTALITA’ CHE CAMBIA…cambia per sincerità’ …solidarietà… e la Ricerca di Verità …che fortifica La Fede e ci informa dell’onnipotenza di Dio quale LIBERTRICE dell’infelicità e delusione che ogni uomo può provare di se stesso e disistima che ostacola l’ESSERE ricco di Umanità e generoso a governarla ….
Saluto Papà Francesco e desidero tanto incontrarlo perché sono imprenditrice ambientale ho una piattaforma di smaltimento rifiuti proprio e sento di meritarmelo questo incontro x ho dedicato la mia vita agli altri al sociale e al lavoro ed ho nel mio RnS il sociale e l’etica al primo posto. Voglio scrivere dare e mettere la mia testimonianza di vita alla fede ad al primo posto.
Grazie se esaudite la mia richiesta.
Mi piacerebbe essere ricevuta da Papà Francesco e stringergli la mano con altri Imprenditori come me. Non è’ giusto solo grandi Autorità .
Lascio il mio cellulare.re.
3356409450. Aspetto a Papà francesco.
Grazie.