Nel mondo servono “persone che testimonino agli altri che Dio ci ama” ha detto Papa Francesco rispondendo ai giovani tedeschi che chiedevano come fare per essere più protagonisti nella Chiesa, come lo stesso Pontefice ha più volte auspicato finora.
“Nella società tutti gli individui hanno il compito di mettersi al servizio del bene comune” ma i cristiani hanno un ulteriore compito, che si affianca a questo: “essere “canali” che trasmettono l’amore di Gesù“.
I giovani, in particolare, sono chiamati a portare Gesù agli altri giovani, parlando di Gesù, facendolo conoscere fuori della propria comunità: “con il vostro coraggio, il vostro entusiasmo, la spontaneità e la facilità all’incontro – ha chiarito Bergoglio – potete arrivare più facilmente al cuore e alla mente di quanti si sono allontanati dal Signore” per dire loro che “Gesù ci conosce, che Gesù ci ama, che Gesù ci perdona, condivide con noi le nostre difficoltà e ci sostiene con la sua grazia“.
Tuttavia non si può parlare di ciò che non si conosce e non si ama, per questo bisogna “fare esperienza di Lui nella preghiera, nell’ascolto della sua parola“. E questo significa anche un certo sacrificio poiché “bisogna un po’ organizzarsi, programmare in modo equilibrato le cose.“
Il fatto è che “tanti ragazzi e giovani perdono troppe ore in cose futili: il chattare in internet o con i telefonini, le “telenovele” – ha detto il Santo Padre – prodotti del progresso tecnologico, che dovrebbero semplificare e migliorare la qualità della vita, e talvolta distolgono l’attenzione da quello che è realmente importante” mentre “una delle priorità dovrebbe essere quella di ricordarsi del nostro Creatore“.
Si tratta di darsi delle regole, mettere Gesù al posto che gli spetta: questa è una scelta di libertà. Infatti “proprio perché Dio ci ha creati a sua immagine, abbiamo ricevuto da Lui anche quel grande dono che è la libertà. – ha quindi concluso Papa Francesco – Se non è esercitata bene però, la libertà ci può condurre lontani da Dio“, come successo ad Adamo ed Eva che “allontanandosi dalla volontà divina sono caduti nel peccato, cioè nel cattivo uso della libertà“.
ho letto i vostri commenti, e sono tutti da bigotti, non per questo desidero offendervi, ma vi domando dove stava Dio quando il terremoto distruggeva le sue chiese e uccideva donne e bambini dove stava Dio durante le guerre di religioni, ? dove sta Dio quando i professionisti religiosi stuprano i minori ,
dove sta Dio quando i cristiani vengono decapitati da altre religioni ciarlatane ,
dove sta Dio con la creazione ridicola di pigmei di negri di animali feroci che uccidono i deboli, dove sta Dio che uccide gli uomini con i virus ecc,ecc. dopo tutto questo se ci fosse un governante intelligente farei arrestare il papa ciarlatano. MAGO PROF. SILVA (spettacoli)
Caterina Bartolotta mistica calabrese
In tutti gli ambiti sociali, a cominciare dalla famiglia, che è il centro della formazione umana, l’individuo ha il compito di mettersi al servizio per il bene comune di tutti. Il Signore ci sosterrà, ascoltando la sua Parola e pregando. Per fare ciò, come dice il Santo Padre, “bisogna organizzarsi e programmare un po’ le cose. Quindi: esercitiamo bene la nostra libertà!”.
Servicio y entrega a los mas necesitados..junto al Amor de Cristo,el Santo Padre recuerda la necesidad de llegar a la santidad por la entrega a los demas
Un appello anche ai sacerdoti dovrebbe essere fatto. Soprattutto nell’età dell’adolescenza, molti ragazzi non seguono più l’oratorio, dopo avere ricevuto i sacramenti. Colgo l’occasione per riportare una frase che ho letto su una rivista missionaria. Mettiamo al centro della pastorale i giovani ed i ragazzi, magari con qualche messa in meno, ma con un incontro in più passato assieme a loro. In effetti anche i nostri preti non sono più come una volta. Non è polemica la mia, è una realtà che si vive. Passano anche loro molto tempo sul pc. Cordiali saluti Nadia Corti
Cara Nadia, purtroppo l’orgoglio rende l’uomo cieco e chiusura mentale. Ne so ‘ qualcosa ,purtroppo non tutti preti l’hanno capito, che si guadagna di più con umiltà.
E se si scava , chi usa il potere di un titolo, dopo tutto si tratta di un immaturità e di insicurezza, per cui si sentono sicuri solo se hanno lo sgabello sotto i piedi. Sono persone che hanno bisogno di dominare altri perchè hanno perso la propria identità, per cui non si riescono dominare.
La via che ha scelto papa Francesco è la migliore e dopo tutto è il Signore Gesù Cristo che c’è lo insegna. cordiali saluti .Sara
Dio ci ama al punto di lasciarci liberi di decidere, purtroppo alcuni di noi a causa di educazioni rigide non hanno il coraggio di usare questa libertà nel compinento di atti umani-caritatevoli verso il prossimo e si limitano nel loro operato restando negli schemi imposti ,perdendo così quella grande opportunità di migliorare le condizioni umane mettendo in pratica l’Amore che Cristo ci dona ogni momento in cui noi loaccettiamo. Buona festività dell’Assunta a tutti.
Secondo me direi, più che di regole che si tratti, è più dedicarsi il tempo a Gesù, tramite una lettura e un ascoltare cosa ci dice Gesù nel cuore. Non si mette in pratica ciò che non conosciamo o che non se ne ha consapevolezza. Gesù ci invita di superare le regole, cioè al di là della facciata dei comandamenti.
Se ci dedichiamo all’ ascolto della Sua parola ci si scopre un mondo che gira dentro di noi, cioè cosa ci induce a peccare e scoprire quale rimedio dotare, per cui non è più imporre delle regole, ma un cambiamento di rotta! buona notte
abbiamo ricevuto il dono della libertà, esercitiamola bene