“Grazie per il suo zelo pastorale. Grazie per aver saputo servire con mitezza e lungimiranza, mettendo sopra ogni altra cosa la carità evangelica”. Con queste parole Papa Francesco si è rivolto al cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova.
“Ho letto con estremo piacere la sua bella lettera che mi ha indirizzato al termine del suo mandato come presidente della Conferenza episcopale italiana”. In essa il Papa ha dichiarato di aver colto “l’abbandono ai disegni divini, la passione ecclesiale, la disponibilità all’ascolto e lo spirito di servizio”. Tutte cose che a suo dire hanno contraddistinto il prestigioso mandato di Bagnasco, un “decennio di intenso e generoso lavoro”.
“Mi unisco agli altri vescovi – ha aggiunto il Papa – nel rinnovarle sincera gratitudine per la perseveranza e la pazienza con cui ha saputo portare avanti il suo non facile incarico, promuovendo rapporti cordiali, fraterni ed ecclesiali, che manifestano l’importanza della comunione e la gioia della fede. Grazie per il suo zelo pastorale”.
Francesco ha affermato che il cardinale Angelo Bagnasco, nel suo ruolo di presidente della Cei, ha contribuito a stimolare la Chiesa a diventare una “Chiesa in uscita”, cioè una Chiesa che annuncia con gioia il Vangelo e che si fa testimone di speranza.
Verso la fine di maggio l’assemblea della Cei ha votato i tre candidati ritenuti più idonei a ricoprire il ruolo di nuovo presidente della Cei. Dall’assemblea dei vescovi sono usciti i nomi di Bassetti, Brambilla e Montenegro, pertanto il Papa sceglierà il nuovo numero uno della Cei basandosi su questi tre profili.
Il mio grazie al Cardinale Bagnasco vuole essere il mio personale e di tutti i “piccoli” come me, non siamo nelle “luci della ribalta”, ma ci siamo per capire, ringraziare e pregare che il “filo” continui piu’ forte e resistente che mai. Grazie a Angelo Bagnasco che ha detto si a Dio.—-