“Il Vangelo non è una favola, ma è il disegno di Dio” sono queste le parole centrali dell’Angelus di Papa Francesco. Il discorso si è tenuto oggi, Domenica 5 Gennaio 2020, come sempre a Piazza San Pietro. Prima di arrivare a spiegare con attenzione questa frase, il Santo Padre si è rivolto ai fedeli sottolineando ulteriori messaggi importanti.
Tra questi, ha ribadito che le Sacre Scritture aiutano noi fedeli ad allargare lo sguardo, al fine di avere una consapevolezza migliore della nascita del Salvatore Gesù. Importantissima la parte in cui Papa Francesco ha spiegato che Cristo si è fatto uomo e ha scelto questa via proprio per farci da guida e per essere sempre presente. È il prologo del Vangelo di San Giovanni ad annunciare la novità sorprendente, ovvero “si fece carne”, al v. 14.
Riflettere su questa parte e sulla presenza costante di Gesù in mezzo a noi, è quindi un passo fondamentale. Ma perché Gesù ha scelto di diventare uomo? È San Paolo a spiegarlo nella Bibbia, sottolineando che lo ha fatto per noi, per farci diventare dei Figli di Dio.
“Diventare Santi nell’amore”, sono queste le parole che San paolo usa per spiegare qual è il progetto di Dio. Egli ci chiama e noi rispondiamo, per diventare Santi nell’amore. Cosa significano queste parole? Significa che tutti noi dobbiamo custodire la Grazie di Dio e cercare di tradurla in azioni concrete. Queste possono essere l’incontro con l’altro, l’aiuto reciproco ed opere di carità. Importantissimo anche il perdono, che ci rende quotidianamente “immacolati”. Il Vangelo ci ricorda questo importante dono di Dio: abbiamo la Grazia e la Carità.
Di conseguenza il Vangelo non è una favola, non è un mito. È pura verità e soprattutto rappresenta in pieno il disegno di Dio, cioè la sua volontà. Questa consiste proprio nel trasformare gli uomini, rendendoli tutti suoi Figli. Un messaggio molto semplice, ma di grandissimo valore.
Il Santo Padre si è poi ricollegato al Natale: questa festa simboleggia la presenza costante di Gesù sulla Terra, sempre disposto ad aiutarci e sempre in mezzo a noi. Proprio per questo, non dobbiamo dimenticare che Cristo è sempre presente, ma dobbiamo rispondere a questa presenza.
I miei Omaggi a Francesco, ciao