Durante l’Angelus di Domenica 11 agosto 2019 il Santo Padre ha parlato a tutti i fedeli presenti in piazza del tema della fede e dell’importanza di mettersi in cammino rimanendo sempre in contatto con il Signore. Nel corso della sua riflessione, recitata prima dell’Angelus, il Papa ha detto che “è necessario vigilare continuamente per cogliere il passaggio di Dio nella propria vita”.
Solo vivendo una fede che sia autentica e matura è possibile illuminare le tante notti della vita. L’ascolto della Parola e una costante ed autentica preghiera sono gli elementi per alimentare quella lampada che serve per rischiarare il buio. E’ proprio partendo da questo concetto che il Papa fa una raccomandazione molto importante a tutti ai fedeli e dice loro “Bisogna portare sempre con se un piccolo Vangelo per leggerlo”. Leggendo il Vangelo si ha la possibilità di avere un incontro diretto con Gesù e con la sua Parola.
Un altro aspetto molto importante consiste nell’ essere pronti per l’incontro ultimo e definitivo col Signore e proprio a riguardo Papa Francesco afferma: “Il Signore ci ricorda che la vita è un cammino verso l’eternità; pertanto, siamo chiamati a far fruttificare tutti i talenti, senza mai dimenticare che non abbiamo qui la città stabile, ma andiamo in cerca di quella futura”.
Ciò che ci aspetta, ha aggiunto poi il Santo Padre, è la felicità eterna e la gioia eterna del paradiso e così dicendo ha spiegato: “La situazione si capovolgerà, e non saranno più i servi, cioè noi, a servire Dio, ma Dio stesso si metterà a nostro servizio. E questo lo fa Gesù da adesso: Gesù prega per noi, Gesù ci guarda e prega il Padre per noi. Gesù ci serve adesso, è il nostro servitore. E questa sarà la gioia definitiva”.
Marco Intino io servo i bisognosi ma soprattutto Iddio
Il Signore non sarà mai servitore.