L’affidamento al Padre nell’ora dell’estremo saluto dal mondo è stato il tema centrale della riflessione di Papa Francesco durante la Santa Messa di oggi in Casa Santa Marta: “Siamo pronti a dire: addio?” ha chiesto ai presenti, e si è chiesto, Papa Bergoglio soffermandosi a parlare del suo personale congedo da questo mondo.
A fornire al Santo Padre lo spunto di riflessione durante la sua omelia del 19 maggio 2015 sono state le Letture di oggi (At 20, 17-27; Gv 17, 1-11) le quali presentano rispettivamente San Paolo e Gesù nell’atto di affidare le relative comunità al Signore: “Paolo affida a Dio i suoi e Gesù affida al Padre i suoi discepoli, che rimangono nel mondo – ha commentato il Vescovo di Roma – «Non sono del mondo, ma custodisci loro». Affidare al Padre, affidare a Dio: questa è l’origine della parola ‘addio’. – ha spiegato – Noi diciamo ‘addio’ soltanto nei grandi congedi, siano quelli della vita, sia l’ultimo“.
Ci farà farà bene pensare, ha detto dunque il Santo Padre, a tutte quelle persone che oggi si trovano a dire addio alle loro case, ai loro cari: “pensiamo a quei poveri Rohingya del Myanmar. Al momento di lasciare la loro terra per fuggire dalle persecuzioni non sapevano cosa sarebbe accaduto loro. E da mesi sono in barca, lì… Arrivano in una città, dove danno loro acqua, cibo, e dicono: ‘andatevene via’. È un congedo. – ha detto Francesco – Tra l’altro, oggi accade questo congedo esistenziale grande. Pensate al congedo dei cristiani e degli yazidi, che pensano di non tornare più nella loro terra, perché cacciati via dalle loro case. Oggi“.
Tenendo a mente tutti questi nostri fratelli nella fede, ci farà bene inoltre pensare a quel momento, nel quale noi rimetteremo tutto a Dio, affideremo noi stessi, la nostra vita, le nostre azioni e i nostri cari al Signore.
“Cosa lascio? Sia Paolo che Gesù, tutti e due, in questi brani fanno una sorta di esame di coscienza: ‘Io ho fatto questo, questo, questo…’ Io cosa ho fatto? Ci fa bene immaginarmi in quel momento. Quando sarà? Non si sa, ma ci sarà il momento nel quale ‘a dopo’, ‘a presto’, ‘a domani’, ‘arrivederci’ diventerà ‘addio’. Io sono preparato per affidare a Dio tutti i miei? Per affidare me stesso a Dio? Per dire quella parola che è la parola dell’affidamento del figlio al Padre?“.
Las monjas mediáticas se plantean su futuro
Caram acude al Vaticano mientras Forcades se plantea dejar los hábitos y entrar en política
Buenos días: Ante la noticia de que el vaticano ha llamado al “orden” a estas religiosas, por defender la verdad, a los pobres, parados, etc., ante las medidas impuestas por el gobierno español y los saqueos a las arcas públicas, ruego a S.S., se informe bien sobre la situación que estamos sufriendo en este país, antes de tomar una decisión. Opino que esta monjas están demostrando lo que debe de ser la Iglesia y no la imagen que ha dado y da monseñor ROUCO VARELA. Este sí que está apartando a personas creyentes de la Iglesia Católica.
DIO TI BENEDICA SANTO PADRE FRANCESCO, grazie del tuo incoraggiamento,verbale e coerente con le azioni che compi in favore degli “ultimi”, a essere non superficiali, pensare e agire con i bisognosi( pane,abiti, casa, UN SORRISO UN’ABBRACCIO FARGLI CAPIRE: IO CI SONO VERAMENTE, CONCRETAMENTE, MI SPOSTO PER FARTI UN POSTO ACCANTO A ME.—–ANCHE SE NON SEI UN CANE!!!—–Poter dire come s.Paolo, umano come noi.—-IO ATTESTO SOLENNEMENTE OGGI, DAVANTI A VOI,CHE SONO INNOCENTE DEL “SANGUE” DI TUTTI, PERCHE’ NON MI SONO SOTTRATTO AL DOVERE DI ANNUNCIARVI TUTTA LA VOLONTA’ DI DIO——L’affidamento del divino GESU’, e’ una grazia che chiedo per me e l’umanita’ intera, nella mia piccolezza umana, io oso. Grazie. Ivana Barbonetti.
quanta ipocrisia,cattiveria,menefreghismo e approfittazione sui deboli che vedo in giro…da uomini e da donne e in tutte i ceti e professioni.speriamo che Dio decide presto.
anche io ho affidato al Padre Celeste me stesso,io il Papa lo capisco al 100%
…affidare a Dio è l’unico modo per il quale si sente di Essere nella Fede in Dio e affidare i cari è un ATTO di Fiducia che ci pone nella serenità condivisa, possibile di serenità di cui moltiplichiamo la benefica cura e G R A Z I A che riceviamo dall’essere stati affidati, senza ombra di dubbio, al Sommo Bene …Sommo Amore…!!! Grazie …di così prezioso affidamento !
ALLELU YAH !