La riconciliazione è stato il punto cardine del discorso di Papa Francesco durante la tenutasi nell’aeroporto di Colombo, in Sri Lanka: come sappiamo questa nazione è stata in passato distrutta da una lunga guerra civile che ha visto una parte della stessa combattere contro l’altra e solamente negli ultimi anni sta sperimentando una ritrovata pace, non senza le relative difficoltà.
Nel primo discorso del Viaggio Apostolico in Sri Lanka il Santo Padre ha messo in evidenza quanto, per la realizzazione e il mantenimento della pace, sia importante il contributo degli “esponenti religiosi, che hanno un ruolo così importante nella vita di questo Paese“.
Il Viaggio Apostolico, ha subito precisato il Vescovo di Roma, “è anzitutto pastorale. Quale pastore universale della Chiesa Cattolica, sono giunto per incontrare ed incoraggiare i cattolici di quest’Isola, come pure per pregare con loro. – ha detto – Un punto centrale di tale visita sarà la canonizzazione del beato Joseph Vaz, il cui esempio di carità cristiana e di rispetto per ogni persona, senza distinzione di etnia o di religione, continua ancor oggi ad ispirarci e ammaestrarci“.
La figura del beato Joseph Vaz diventa quindi esempio di pace e di riconciliazione per questo popolo, del quale è figlio, così come per tutti i popoli: “è una costante tragedia del nostro mondo che molte comunità siano in guerra tra di loro. L’incapacità di riconciliare le diversità e le discordie, antiche o nuove che siano, ha fatto sorgere tensioni etniche e religiose, accompagnate frequentemente da esplosioni di violenza. – ha commentato Bergoglio – Per molti anni lo Sri Lanka ha conosciuto gli orrori dello scontro civile, ed ora sta cercando di consolidare la pace e di curare le ferite di quegli anni. Non è un compito facile quello di superare l’amara eredità di ingiustizie, ostilità e diffidenze lasciata dal conflitto“.
Tutto questo è possibile solamente “coltivando quelle virtù che promuovono la riconciliazione, la solidarietà e la pace” e, perché questo avvenga, “bisogna che tutti i membri della società lavorino assieme; che tutti abbiano voce. Tutti devono essere liberi di esprimere le proprie preoccupazioni, i propri bisogni, le proprie aspirazioni e le proprie paure. Ma soprattutto devono essere pronti ad accettarsi l’un l’altro, a rispettare le legittime diversità ed imparare a vivere come un’unica famiglia. – ha quindi concluso Papa Francesco – Ogni volta che le persone si ascoltano tra loro umilmente e apertamente, possono emergere i valori e le aspirazioni comuni. La diversità non sarà più vista come una minaccia, ma come fonte di arricchimento“.
Le diversità di religione o pelle o culture non sono un ostacolo per l’uomo ansi sono un arricchimento, perche’ ascoltiamo gli altri e accogliamo le altre culture integriamo il nostro sapere e poi e bello sentirci tutti uguali pur essendo diversi in usi e costumi. L’integrazione tra popoli e’ possibile perche’ Dio ha dato a tutti gli stessi diritti e le stesse facoltà mentali tocca a noi superare le barriere culturali per avere il cuore aperto all’altro, incontrando l’altro con umiltà di cuore e senza pregiudizi impariamo ad amare anche quello che non comprendiamo. E amando siamo vicini a Dio Padre che ha creato popoli e il mondo per un amore universale ed Egli ci ama tutti senza distinzioni. Che Dio ci guidi ad un amore universale verso tutti e verso gli emarginati e i deboli della società. Buona giornata
La Pace , quanto se ne discute! Quanto è usata e talvolta abusata questa PAROLA! Ogni giorno sperimentiamo quanto sia difficile! L’Amore, quello per il prossimo!
Gesù ha detto: “AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO” Allora, si ,pronti ad accogliere, ma chi ha realmente bisogno, ed il nostro prossimo, dopo noi stessi, creature fatte ad immagine e secondo la somiglianza di Dio, sono i più vicini. L’accoglienza e l’integrazione esigono PRUDENZA!!! Poche volte viene ricordato che la PRUDENZA E’ LA MADRE DI TUTTE LE VIRTU’! Anche della CARITA’, che se fatta senza PRUDENZA rischia di essere fonte di “disarmonia” di produrre addirittura dei danni. Si deve fare il BENE . E’ giusto ma …. non spinti dal sentimentalismo e sempre nella Prudenza e nel rispetto di TUTTI.Tante sante parole, tanti propositi di BENE , ma ogni cosa va contestualizzata.
Il Signore sia con te ti protegga e ti dia la forza di toccare il cuore di tutti soprattutto degli infedeli e di chi conosce solo l’odio.
Non ci sono parole…per Papa Francesco…solo un grazie per essere nel nostro cuore❤
L’invito fatto dal Papa in Sri Lanka ad accettare l’altro per quello
che è rispettando, la diversità, vale per tutti noi, l’uomo è stato creato da Dio a Sua immagine e somiglianza, in tutto il suo corpo ha riscevuto il dono dell’armonia, tra gli arti, tutti necessari diversi l’uno dall’altro, con la oro bellezza particolare, che arricchisce l’uomo.
Il no rispetto dell’altro deriva dalla superbia dell’uomo lontano da Dio, perchè l’uomo che accetta Dio e ama Dio come Padre, accetta e ama i gli altri uomini anche se diversi come fratelli e li ama.
L’invito fatto dal Papa in Sri Lanka ad accettare l’altro per quello
che è rispettando, la diversità, vale per tutti noi, l’uomo è stato creato da Dio a Sua immagine e simiglianza, in tutto il suo corpo ha riscevuto il dono dell’armonia, tra gli arti, tutti necessari diversi l’uno dall’altro, con la oro bellezza particolare, che arricchisce l’uomo.
Il no rispetto dell’altro deriva dalla superbia dell’uomo lontano da Dio, perchè l’uomo che accetta Dio e ama Dio come Padre, accetta e ama i gli altri uomini anche se diversi come fratelli e li ama.
AMEN A QUESTA PREGHIERA DI PAPA
FRANCESCO…
che significato vogliamo dare alle parole di Gesù “chi non è con me è contro di me”, a volte mi sembra che le parole di Gesù non vengano rispettate.