Per la Chiesa l’unica garanzia contro il naufragio è la fede in Gesù Cristo e non le capacità dei suoi uomini. E la fede non è una scappatoia dai problemi della vita, ma anzi, è ciò che ci sostiene lungo il nostro cammino e che dà un senso al cammino stesso. Questo il sunto di quanto Papa Francesco ha detto quest’oggi, in occasione dell’Angelus domenicale, ad un’affollata Piazza San Pietro.
Ripercorrendo l’episodio in cui Gesù cammina sulle acque del lago di Galilea, e in cui Pietro, dopo aver provato anche lui a camminare sull’acqua, implora il Signore a salvarlo dall’annegamento, il Papa ha detto: “Pietro che chiede al Signore di salvarlo assomiglia al nostro desiderio di sentire la vicinanza di Dio, ma anche la paura e l’angoscia che ci accompagnano nei momenti più difficili della nostra vita”.
Il punto è Pietro, così come dobbiamo fare noi, si doveva fidare della parola rassicurante di Gesù. Noi quindi dobbiamo aggrapparci alla parola del Signore e dobbiamo cercare al suo interno la nostra sicurezza: affidarsi a oroscopi e cartomanti significa prendere un’altra strada, significa andare a fondo.
Avere fede in Dio e nella sua Parola però non significa avere una vita tranquilla: la fede, molto semplicemente, “ci dà la sicurezza di una Presenza, quella presenza di Gesù, che ci spinge a superare le difficoltà”; la fede “ci aiuta ad affrontare le bufere esistenziali indicandoci la strada da prendere”.
Da tutto ciò si evince che ciò che salva l’uomo non sono il coraggio e la qualità degli altri uomini, perché la garanzia contro il naufragio, l’unica vera garanzia, è la fede in Cristo e nella sua Parola. Sulla barca del Signore, nonostante miserie e debolezze, saremo sempre al sicuro!
Papa Francesco ha allora invitato i fedeli a pregare la Vergine Maria affinché “ci aiuti a rimanere sulla barca della Chiesa, rifuggendo la tentazione di salire sui battelli ammalianti ma insicuri delle ideologie, delle mode e degli slogan”.
i confessionali sono come i mercati del pesce. i confessori mi dicono solo la verità che conviene ai pervertiti e ai politici. siccome sei il papa fattici una bella risata in pubblico !!!
i negozianti e i preti hanno un occhio di riguardo verso i pervertiti e reprimono i cattolici che portano frutto
Maria e’ COLEI che mi “raccolse” quando tutto e tutti trovarono comodo “scappare” abbandonandomi nei grossi problemi in cui mi trovavo. Mi fece sentire il SUO amore, l’amore di Gesu’, l’amore del Padre creatore di tutto e tutti, anche di quelli che lo rinnegano e oltraggiano perché arroganti, presuntuosi; io so’ tutto, basto a me stesso! = la degenerazione, lo sfacelo umano, sociale e ambientale e’ il risultato di quel credo.—La fede ha riacceso la mia speranza, il non giudicare per condannare chi dice si a satana cercando di fare del male a sorelle e fratelli, non solo di sangue, a capire che chi dobbiamo “condannare” e’ lui, satana, come fece con Eva, oggi tenta noi, assentarsi dal posto di lavoro per propri comodi rubando lo stipendio fisso,—raccomandare chi e’ ignorante e non conosce i propri diritti, in cambio prosciutti, prosciutti anche per avere un diploma per cui non si e’ voluto studiare per pigrizia andando in un posto lavorativo completamente ignoranti di quanto si deve fare, se pubblico grande danno per la collettivita’, ecc. ecc.—-La fede ha risvegliato la mia intelligenza, se non lo chiede Dio, donare tutto se stessi in una realta’ umana senza etica, valori, cuore , e’ stupidita’, gli sciacalli umani sono piu’ bestie delle bestie che portano questo nome, poi se istruiti, sciacalli consapevoli e voraci senza ritegno;
Tutto questa realta’ dura da metabolizzare, il sopravviverci mi ha confermato che Dio esiste, ha tempi per me troppo lunghi, ma la certezza del Suo amore mi dice che vale la pena di aspettare, alla dolcissima Madre Maria e al padre di Gesu’ in terra Giuseppe, chiedo la grazia di donarmi la loro umile obbedienza a quanto Dio vuole che io faccia, la Loro pazienza………guardiamo i telegiornali, si stanno ristabilendo i valori, questa e’ speranza concretizzata no vana o aleatoria.—Questa e’ fede concretizzata.