“La vita a volte ci ferisce – ha commentato il Papa Francesco al termine della preghiera del Regina Caeli, nella prima domenica di Maggio 2014 – e noi ce ne andiamo tristi, verso la nostra ‘Emmaus’, voltando le spalle al disegno di Dio“.
I discepoli di Emmaus, diventano icona di ogni cristiano e dei tanti momenti di sconforto che ci troviamo a superare nel corso della nostra vita. Così le scritture del giorno narrano di due discepoli che, dopo la morte di Gesù, “lasciano Gerusalemme e ritornano, tristi e abbattuti” – ha commentato il Pontefice – verso il loro villaggio, chiamato Emmaus.
Lungo la strada per Emmaus, essi incontrano Gesù, ma non lo riconoscono se non “nello spezzare il pane, nuovo segno della sua presenza“. Il cammino verso Emmaus, così come Papa Francesco ci ha spiegato nella veglia di Pasqua essere la Galilea, non indica solamente un percorso fisico, ma il cammino di fede che compiono quei discepoli, e che compie ogni cristiano.
“L’Eucarestia e le Scritture sono gli elementi indispensabili per l’incontro con il Signore – ha proseguito il Vescovo di Roma – Anche noi arriviamo spesso alla Messa domenicale con le nostre preoccupazioni, le nostre difficoltà e delusioni… Gesù ci spiega le Scritture e riaccende nei nostri cuori il calore della speranza e della fede e nella Comunione ci dà forza“.
Di fronte alle difficoltà che la vita ci riserva dobbiamo fare come “i discepoli di Emmaus che hanno accolto la Parola, hanno condiviso la frazione del pane e da tristi e sconfitti che si sentivano sono diventati gioiosi. Sempre, cari fratelli e sorelle, la Parola di Dio e l’Eucaristia ci riempiono di gioia“.
“Ricordatelo bene! – ha concluso il Santo Padre – Quando tu sei triste, qualcosa, prendi la Parola di Dio! Quando tu sei giù, prendi la Parola di Dio e va alla Messa della domenica a fare la Comunione, a partecipare del mistero di Gesù! Parola di Dio, Eucaristia: ci riempiono di gioia“.
Buongiorno, sono Barbara Ugolini scrivo questa e-mail perche ha chiamato a casa di mia madre Padre Mario dal Vaticano che voleva parlare con me, mi ha detto mia madre. Io avevo scritto una lettera per il Papa Francesco, io Vi lascio i miei recapiti telefonici.
338-86.09.688 casa 0549-90.62.00 e-mail: barbara.ugolini@gmail.com
Vi ringrazio di cuore.
“TORNARONO A CASA PIENI DI STUPORE PER QUELLO CHE ERA ACCADUTO” BUONGIORNO PER TUTTO IL GIORNO!tua OLIVIA
I FIGLI DEL DIAVOLO.”chi ascolta le parole DI Dio è di DIO ; CHI NON LE ASCOLTA NON è DI DIO! L’amore di DIO SCALDA I NOSTRI CUORI*** TI BACIO OLIVIA
Io vado alla Messa alla domenica ma non posso fare la Comunione perché sono vedova risposata civilmente e separata e il mio attuale compagno è separato,questo mi pesa molto spero che il Santo Padre trovi presto una soluzione per le coppie di separati. Io ho ritrovato dopo 50 anni il mio primo amore e da quattro anni viviamo felicemente assieme in una cittadina della Calabria, io ho lasciato la mia amata Trieste per passare con lui gli anni che ancora ci restano perché ormai siamo avanti con gli anni, lui compirà 80 il prossimo 2 luglio e io 72 a giugno.Spero tanto di poter un giorno poter fare la confessione e avere l’assoluzione e ricevere la Comunione .Grazie prego il Santo Padre di pregare per me.