La preghiera dei fedeli cambia la ChiesaPapa Francesco ha centrato l’omelia della Santa Messa di oggi, celebrata in Casa Santa Marta, sulla Prima Lettura (1 Sam 1, 9-20) del giorno: Anna oggi ci insegna come dobbiamo pregare, come dobbiamo richiedere la grazia a Dio per ottenerla.
Nella Prima Lettura, infatti, “Anna pregava in cuor suo e si muovevano soltanto le labbra, ma la voce non si udiva“, ha sottolineato Bergoglio. Anna non pregava con le parole, ma pregava con il cuore, come tante altre donne, venute dopo di lei e che anche oggi hanno il coraggio della fede. La preghiera di Anna, infatti, esprime tutto “il coraggio di una donna di fede che con il suo dolore, con le sue lacrime, chiede al Signore la grazia. – ha detto il Vescovo di Roma – Tante donne brave sono così nella Chiesa, tante!, che vanno a pregare come se fosse una scommessa… Ma pensiamo soltanto a una grande, Santa Monica, che con le sue lacrime è riuscita ad avere la grazia della conversione di suo figlio, Sant’Agostino. Tante ce ne sono così“. La Prima Lettura di oggi è quindi una scuola di preghiera per noi e ci insegna che “la preghiera fa miracoli“.
La Prima Lettura di oggi, inoltre, ci insegna una seconda cosa: che a portare avanti la Chiesa non sono i papi, i vescovi e i sacerdoti ma i tanti santi quotidiani di cui si compone il popolo dei fedeli. Mentre Anna prega, un sacerdote, denominato Eli, la guarda da lontano e non riuscendo a capire cosa essa dica la bolla come una ubriaca. Ma a strappare il miracolo non saranno le preghiere del sacerdote ma proprio quelle della donna. Questo ci fa pensare a con “con quanta facilità noi giudichiamo le persone, con quanta facilità non abbiamo il rispetto di dire: ‘Ma cosa avrà nel suo cuore? Non lo so, ma io non dico nulla…’”. Quando “manca la pietà nel cuore, sempre si pensa male” – ha detto Bergoglio – e non si comprende chi invece prega “col dolore e con l’angoscia” e “affida quel dolore e angoscia al Signore” così come fece Gesù nell’orto degli ulivi quando sudò sangue e anziché ribellarsi al Padre si affidò docilmente alla sua volontà mettendosi quindi “sulla stessa strada di questa donna: la mitezza“.
“La preghiera dei fedeli cambia la Chiesa: non siamo noi, i Papi, i vescovi, i sacerdoti, le suore a portare avanti la Chiesa, sono i santi! – ha concluso Papa Francesco – E i santi sono questi, come questa donna. I santi sono quelli che hanno il coraggio di credere che Dio è il Signore e che può fare tutto“.
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Caro Francesco mi piace il modo che lei ha,(diretto senza ne si ne ma),prosegua nella pulizia e dei soprusi che tutti i giorni vengono commessi a sfavore dei più deboli.
Il 04-05-06-2016 sarò a Roma per far visitare le bellezze della sua città a nostra figlia, ci terrei tantissimo salutarla di persona, per ricevere la sua benedizione. lascio recapito tel 3407039961 e indirizzo di posta (pilungo@alice.it).
distinti saluti Zoffoli Pierluigi
Un caro saluto a Sua Santità
Patrizia
Quando ci riconosciamo bisognosi di Lui e ci immergiamo nel silenzio , la ragione ci spinge a comprendere che siamo nulla senza di Lui. In quel sacro spazio sgorgherà semplice dal cuore, dove Lui abita in noi una preghiera:
Eccomi Signore Gesù, regna nel mio cuore, so che non mi lascerai mai sola e so che senza di Te nulla posso fare! Cammina con me , la strada si fa stretta , la salita è dura , Tu lo sai, ma arriverò anch’io su quel monte e sarò con Te, mia VIA, VERITA’ e VITA!
Ringrazio Dio per la fede, lo ringrazio ogni giorno perchè credo fermamente che nulla gli è impossibile… ecco perchè anche oggi ho pregato per la conversione della mia famiglia…spero tanto in Lui e la cosa più bella è che non ho alcun dubbio riguardo la Sua attenzione su di me. Su ognuno di noi.
Senza fede non si può vivere, al massimo si può sopravvivere, ma è molto difficile senza speranza. Prego per chi fede non ne ha, perchè presto si ravvedano. La Preghiera può Tutto. Che la mia testimonianza possa servire ad aprire i cuori e lasciarsi andare a Dio.
Vi prego basta chiamarlo Signore, Signore di che cosa? di chi? Gesù chi? Dio è uno e se noi li preghiamo e lo ascoltiamo ci aiuta. Parla attraverso il mondo, attraverso le vostre lingue, provate a fermarvi soltanto per un momento per concentrarvi e riflettere le i pensieri nella vostra mente. Finchè noi umani continuiamo a salire sul treno del maligno, che segue un terreno dissestato e instabile, il mondo sarà l’espressione del male e del dolore. Quando riusciremo a scendere dal quel treno e a salire sul treno del bene, scopriremo quanto sarà bella e facile la vita. “Come è bello stare insieme come fratelli”. Pace e Bene, Pregate Dio.
Ringraziamo il Signore che chi ha dato in Papa Francesco una guida secondo il suo cuore.
Caro Papa Francesco è vero la preghiera fatta con il cuore dona pace serenità e grazie. Dio La protegga da ogni male.