“Dio ha una forza, quando Lui vuole cambia tutto” afferma Papa Francesco ma “Dio ha anche una debolezza: la nostra preghiera“. La riflessione mattutina di sabato 16 novembre è così stata focalizzata sulla forza di Dio e sulla forza dell’uomo.
Più volte, nel corso della storia della salvezza, Dio interviene per aiutare il suo popolo. Come un “guerriero implacabile“, ci spiega il Pontefice, Dio interviene a salvare il suo popolo: è dunque un intervento salvifico quello di Dio che guida lontano dai pericoli, lungo quel progetto che Egli ha disegnato.
Me come interviene? Egli interviene modellando il creato, cambiando la natura delle cose, ri-creando il mondo. Dio, il , interviene per salvare il suo popolo nuovamente utilizzando le Sue Mani: riplasmando il creato. Così, ad esempio, ci fa notare il Vescovo di Roma “Il Mar rosso divenne una strada senza ostacoli… e coloro che la tua mano proteggeva, passarono con tutto il popolo“.
Ma Dio ha anche una debolezza, ed è su questa debolezza che l’uomo deve “far forza”, trasformandola realmente nella sua forza: la debolezza di Dio diventa la forza dell’uomo, la preghiera dell’uomo umile.
Dio, infatti, è un “Dio che ascolta“, che è in costante ascolto del pianto e dei lamenti del suo popolo che si esprimono mediante la preghiera. Come la vedova nella lettura del giorno (Lc 18,1-8) l’uomo deve continuamente, incessantemente “bussare al cuore di Dio, bussare, chiedere, lamentarsi di tanti problemi, tanti dolori – dice Papa Francesco – e chiedere al Signore la liberazione da questi dolori, da questi peccati, da questi problemi.”
Difatti conclude il Pontefice “La forza dell’uomo è la preghiera e anche la preghiera dell’uomo umile è la debolezza di Dio”. La vedova della parabola biblica non si addormentava mai, la sua era una preghiera forte, coraggiosa. Dobbiamo prendere esempio da questa vedova e pregare Dio allo stesso modo, Egli saprà ascoltarci.
vorrei con gioia ricevere le riflessioni giornaliere di papa francesco
E’ vero è cosi, il cuore di Dio come quello di ogni padre è pronto ad ascoltarci, ad ascoltare le nostre preghiere se sono vere e nascono dal profondo del nostro cuore. Egli ci ha detto, bussate e vi sarà aperto, chiedete e vi sarà dato.
Affidiamoci a LUI, alla sua volontà, pienamente, completamente, nella certezza del dono della sua infinita misericordia.
Vorrei anche dire che dobbiamo lasciare sempre nelle nostre preghiere altrettanto spazio per chiedergli la grazia e la misericordia per tutti coloro che soffrono in particolar modo i bambini soli, affamati, abbandonati, malati e le persone anziane sole, malate. Dobbiamo comprendere che per quanto siano grandi i nostri dolori certamente ci sarà in qualche parte del mondo un nostro fratello che avrà ancora più di noi bisogno del Suo aiuto e misericordia.
Caro GESU’, mi devi perdonare se nel mio precedente commento ho scritto un’eresia, dovuta alla mia stupida ignoranza! Io intendevo dire che, dopo avere ricevuto il Tuo meraviglioso sorriso MI SONO SENTITA AL MASSIMO DELLA PIENEZZA DEL TUO CONFORTO! grazie infinite per tutto quello che hai dovuto patire sulla croce per proteggerci!
Ciò su cui ci inviti a riflettere è giusto ma allo stesso tempo difficile come difficile è pet ognuno di noi seguire la Parola di Dio, pero mi rendo conto che solo la preghiera compie il miracolo, , abbiamo bisogno di silenzio per riflettere e ascoltare nel silenzio ascoltiamo e Lui ci ascolta. ..
Ieri sera, mentre ero in Chiesa in attesa della S. Messa, mi sono accostata alla statua del Sacro Cuore di Gesù. L’ho guardato intensamente negli occhi….era tanto bello….ho visto il sorriso in quegli occhi…mi è penetrato nel cuore ed anch’io mi sono messa a sorridergli! Un’esperienza come questa non l’avevo mai avuta. Mi sono sentita empia di conforto. Grazie Gesù per averci mandato un Papa come Francesco! Buona giornata a tutti.