E’ la preghiera di intercessione l’argomento dell’Udienza che si è tenuta oggi nella Biblioteca del Palazzo Apostolico, una preghiera che tiene conto di tutti.
Cercare il silenzio per pregare significa voler ascoltare la voce del Signore, ma la preghiera deve essere fatta non per noi stessi bensì per tutti.
Così, spiega il Pontefice, coloro che si ritirano in solitudine “tengono sempre spalancata la porta del loro cuore: una porta aperta per quelli che pregano senza sapere di pregare; per quelli che non pregano affatto ma portano dentro un grido soffocato, un’invocazione nascosta; per quelli che hanno sbagliato e hanno smarrito la via… ”
Dobbiamo diventare quindi intercessori per tutti coloro che non sanno o non possono pregare, “ l’orante prega per il mondo intero, portando sulle sue spalle dolori e peccati. Prega per tutti e per ciascuno. ”
Ma esiste un modo per farlo nel modo giusto, “ Chi non ama il fratello non prega seriamente. Si può dire: in spirito di odio non si può pregare; in spirito di indifferenza non si può pregare. La preghiera soltanto si dà in spirito di amore. Chi non ama fa finta di pregare, o lui crede di pregare, ma non prega, perché manca proprio lo spirito che è l’amore ”
Non facciamo quindi come il fariseo narrato da Luca 18,9-14 che pregava ringraziando di non essere come gli altri, poiché “ noi non siamo migliori di nessuno, siamo tutti fratelli in una comunanza di fragilità, di sofferenze e nell’essere peccatori.”
Quindi, prosegue Francesco “una preghiera che possiamo rivolgere a Dio è questa: -Signore, nessun vivente davanti a Te è giusto -(cfr Sal 143,2) ”
E dobbiamo intercedere come gli oranti che ci sono per il mondo, sconosciuti, “che, in tempo di persecuzione, hanno saputo ripetere le parole di nostro Signore: -Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno- (Lc 23,34) .”
Come sempre, mostrare amore per gli altri è l’insegnamento.
Santità tra i miei alunni della secondaria di primo grado qui a Roma, alcuni hanno avuto la gioia di incontrarla: le porto i saluti e gli auguri di tutti per il suo compleanno e per il vicino Santo Natale.
Ester Marino
Carissimo Santo Padre, Le invio i più affettuosi auguri di buon compleanno.
Carmela Papagni e famiglia
Carissimo Santo Padre, io credo lei sia un Papa buono.
Le sono vicina con la preghiera, non mi interessano le polemiche
che avvicendano la nostra vita, Dio solo e’ nostro Giudice,
Prego sempre per Lei e la stimo. In questi tempi difficili da comprendere deve prevalere l’amore di Cristo che tutto puo’ e tutto spera!!
Via le chiacchiere fuorvianti, Dio conosce la nostra supplica!! A Lei devotamente prego!! Che il Signore ci illumini d’immenso!!