Per la catechesi sulla preghiera all’Udienza il Pontefice ha raccomandato la preghiera nella liturgia: è importante pregare in se stessi e nella propria intimità ma un vero cristiano deve partecipare alla preghiera liturgica.
Anche se nel corso degli anni si è tentato di rendere la preghiera priva di atti liturgici, si riteneva “ la presunta maggiore purezza di una religiosità che non dipendesse dalle cerimonie esteriori, ritenute un peso inutile o dannoso. ” Ma ciò è sbagliato, la preghiera non può prescindere dalla liturgia.
Poiché, come viene ben spiegato nel Concilio Vaticano II “ la preghiera dei cristiani passa attraverso mediazioni concrete: la Sacra Scrittura, i Sacramenti, i riti liturgici, la comunità. Nella vita cristiana non si prescinde dalla sfera corporea e materiale, perché in Gesù Cristo essa è diventata via di salvezza. ”
È la presenza di Cristo che viene tra noi, “Cristo si rende presente nello Spirito Santo attraverso i segni sacramentali: da qui deriva per noi cristiani la necessità di partecipare ai divini misteri.[…] Ogni volta che celebriamo un Battesimo, o consacriamo il pane e il vino nell’Eucaristia, o ungiamo con l’Olio santo il corpo di un malato, Cristo è qui! È Lui che agisce ed è presente come quando risanava le membra deboli di un infermo, o consegnava nell’Ultima Cena il suo testamento per la salvezza del mondo. ”
Anche quando si va a Messa, ad esempio, noi non solo ascoltiamo, ma partecipiamo. È importante capire questa distinzione, “la Messa è sempre celebrata, e non solo dal sacerdote che la presiede, ma da tutti i cristiani che la vivono. E il centro è Cristo! Tutti noi, nella diversità dei doni e dei ministeri, tutti ci uniamo alla sua azione, perché è Lui, Cristo, il Protagonista della liturgia. ”
E come esortò San Paolo nella sua Lettera ai Romani, la nostra vita stessa deve diventare culto a Dio, attraverso la preghiera liturgica.
Santità Rev.ma, come volontariato io ho fatto il direttore di coro e l’organista nella parrocchia del mio paese per 28 anni, un giorno il parroco mi disse che la predica è la cosa più importante nella liturgia ed io risposi che la preghiera è la più importante specialmente quando si unisce all’arte del canto e la proclamazione del testo, Lei sa benissimo cosa ha detto S. Agostino rispetto a questo. La ringrazio tanto per le Sue prediche che sono un vero aiuto nella vita del cristiano. Cordiali saluti. Giovanni Gavini