Un caldo Angelus in una Piazza San Pietro gremita nonostante l’afa quello odierno, nel quale il Pontefice ci racconta di Marta e Maria e della loro ospitalità.
“Marta si dà subito da fare per l’accoglienza degli ospiti, mentre Maria si siede ai piedi di Gesù per ascoltarlo. Allora Marta si rivolge al Maestro e gli chiede di dire a Maria che l’aiuti.” Forse da fuori sembra una giusta lamentela, ma Gesù la pensa diversamente. Perché? Cosa dice? “Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una sola cosa c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta.”
Spiega Papa Francesco: “l’ospitalità, in effetti, non è fatta di belle parole, ma esige che si metta mano ai fornelli, che ci si dia da fare in tutto ciò che occorre perché l’ospite possa sentirsi ben accolto. Questo, Gesù lo sa molto bene. E difatti riconosce l’impegno di Marta. Però, vuole farle capire che c’è un ordine di priorità nuovo, diverso da quello che fino ad allora aveva seguito. Maria ha intuito che c’è una ‘parte migliore’ a cui va dato il primo posto. Tutto il resto viene dopo.”
La parte migliore altro non è che la Parola, che deve essere messa al primo posto, sempre. “La parola di Gesù non è astratta, è un insegnamento che tocca e plasma la vita, la cambia, la libera dalle opacità del male, appaga e infonde una gioia che non passa: la parola di Gesù è la parte migliore, quella che aveva scelto Maria.” Certo, c’è bisogno anche dell’impegno pratico, ci ricorda il Pontefice, ma “dev’essere animato dal suo Spirito. Altrimenti si riduce a un affannarsi e agitarsi per molte cose, si riduce a un attivismo sterile.”
Per questo la sua esortazione è di approfittare di questo periodo di vacanza per iniziare la giornata leggendo e meditando sul Vangelo, e trarne ispirazione.