L’ ha interrotto il ciclo della catechesi sui Sacramenti che Papa Francesco sta portando avanti a qualche mese per lasciare spazio ad una riflessione sulla Quaresima, periodo che proprio oggi inizia con il Mercoledì delle Ceneri.
Il cammino quaresimale, ha spiegato Papa Francesco in Piazza San Pietro, ci conduce alla celebrazione della Pasqua, centro della nostra salvezza. La Quaresima è un tempo “forte”, un tempo di conversione durante il quale vivere il battesimo in modo più autentico.
In questo periodo siamo invitati a diventare più consapevoli delle meraviglie che il Signore fa per la nostra salvezza. Vivere pienamente il battesimo ci aiuterà a fare in modo che non ci abituiamo alle difficili situazioni di miseria, violenza, povertà o l’indifferenza di Dio. Sono comportamenti non cristiani e sono comportamenti che narcotizzano il cuore, che anestetizzano il cuore.
La Quaresima è un tempo nel quale ritrovare la capacità di reagire di fronte la realtà del male; è un tempo per quel rinnovamento personale e comunitario che ci avvicina a Dio, per aderire con fiducia al suo Vangelo, per guardare in modo diverso, potremmo dire con occhi nuovi, ai fratelli e ai bisognosi; è infine un tempo propizio per convertirci all’amore del prossimo: un amore che genera un atteggiamento di gratitudine e di misericordia con il Signore, che “si è fatto povero per arricchirci della sua povertà“.
“Tutti noi abbiamo bisogno di migliorare, di cambiare in meglio” ha quindi concluso Papa Francesco “La Quaresima ci aiuta e così usciamo dalle abitudini stanche e dalla pigra assuefazione al male che ci insidia“.
Inicia hoy, el miércoles de Ceniza, el itinerario cuaresmal que nos conduce a la celebración de la Pascua, centro de nuestra salvación. La Cuaresma es un tiempo “fuerte”, un tiempo de conversión, para vivir más auténticamente el bautismo.
En este tiempo somos invitados a tomar mayor conciencia de las maravillas que el Señor realiza por nuestra salvación. Vivir plenamente el bautismo nos ayudará a no acostumbrarnos a las difíciles situaciones de miseria, violencia, pobreza o indiferencia de Dios. Son comportamientos no cristianos y son comportamientos cómodos, que narcotizan el corazón.
La cuaresma es un tiempo para recobrar la capacidad de reaccionar ante la realidad del mal; para la renovación personal y comunitaria que nos acerca a Dios; para adherirnos confiadamente a su Evangelio, para mirar con ojos nuevos a los hermanos y a los necesitados; es un tiempo propicio para convertirnos al amor del prójimo; un amor que genera una actitud de gratitud y de misericordia con el Señor, que “se hizo pobre para enriquecernos con su pobreza”.
Grazie
Caro Papa Francesco,
Questa mattina ero presente all’incontro in piazza S. Pietro. Non sono sicuro che Lei abbia la possibilità di leggere ciò che sto scrivendo, ma lo scrivo col cuore e col cuore glielo invio; e questo mi basta! Torniamo a stamane quando ho ragionato sulle mie figlie e la mia famiglia; sulla fortuna che ho avuto nel vederLa di persona, nell’apprezzare il Suo sorriso sincero e nell’osservare le Sue espressioni spontanee e rassicuranti. Tanti punti che ha toccato mi hanno riportato con i pensieri a casa a Legnano e mi hanno permesso di capire un po’ meglio il lavoro che don Marco sta facendo per supportare le famiglie, cercando di realizzare nuovi gruppi di confronto. È riuscito a coinvolgere anche uno come me in 1000 idee, in campeggi, in incontri. Bellissimo! Ecco don Marco potrebbe essere un tuo degno erede: ce lo vedo nelle vesti bianche a spiegare il Vangelo con le immagini per farlo capire anche ai bimbi che non sanno ancora leggere …
Dicevo delle mie figlie. Francesca Benedetta che già con 5 anni ha avuto la fortuna di vederLa e ascoltarLa dal vivo; Letizia che è in realtà il motivo della mia presenza in quella piazza tanto grande e contemporaneamente tanto piccola. È infatti un rito che i ragazzi di 5 elementare che frequentano la scuola Arca vengano all’udienza del Papa. Davvero un plauso da parte mia all’impegno della straordinaria direttrice Paola e delle insegnanti, Carmen, Angela, Mariangela, Sara, Bruna, altrettanto capaci di far apprezzare non solo le materie classiche, ma anche la religione, l’arte, le emozioni e la gratuità verso il prossimo. Come non raccontarLe della bellezza degli occhi umidi d’orgoglio di mamma Paola, dopo che Lei ha fatto fermare la papamobile, accettando il crocefisso realizzato dal suo Riccardo: uno dei compagni di Letizia che sotto ai loro cappellini gialli hanno cantato Ojos de cielo al Papa.
Grazie per la Sua presenza, grazie per avermi fatto capire dai Suoi modi di fare, che Papa Francesco è come le colonne che circondano S. Pietro: bianche come l’animo di un bambino, semplici come un abbraccio familiare, possenti da sembrare eterne.
Grazie perchè nella Sua massima carica non ha perso il “don” che c’è in Lei, capace di farsi apprezzare e soprattutto
capire dai bambini. E anche da me.
Roberto
En Monte caseros- Corrientes-Argentina un sindicalista del SOMU omar Suarez quiere erigir una estatua en un lugar publico a ser inauguradoa al cumplirse un año de ser Nombrado Obispo de Roma (PAPA FRANCISCO I) sera que esta autorizado por le PAPA ese monumento en un espacio Publico Municipal.