Riflessioni di Papa Francesco

La Quaresima non è un tempo triste ma di penitenza

 

Nella prima domenica di Quaresima, il Vangelo richiama i temi della tentazione, della conversione e della Buona notizia. «Lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana» è quanto dice il Vangelo di Marco.

Gesù va nel deserto per mettersi alla prova sia per Sé stesso, per obbedire alla volontà del Padre, sia per noi, per darci la grazia di vincere le tentazioni. Questa preparazione consiste nel combattimento contro il diavolo. Anche per noi la Quaresima è un tempo di “agonismo” spirituale, di lotta spirituale: siamo chiamati ad affrontare il Maligno mediante la preghiera per essere capaci di vincerlo nella nostra vita quotidiana. Noi lo sappiamo, il male è purtroppo all’opera nella nostra esistenza e attorno a noi, dove si manifestano violenze, rifiuto dell’altro, chiusure, guerre, ingiustizie.

Subito dopo le tentazioni nel deserto, Gesù comincia a predicare il Vangelo, cioè la Buona notizia, la seconda parola. La prima era “tentazione”; la seconda, “Buona notizia”. E questa Buona notizia esige dall’uomo conversione – terza parola – e fede. Egli annuncia: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino»; poi rivolge l’esortazione: «Convertitevi e credete nel Vangelo», credete cioè a questa Buona notizia che il regno di Dio è vicino. Nella nostra vita abbiamo sempre bisogno di conversione – tutti i giorni! -, e la Chiesa ci fa pregare per questo. Infatti, non siamo mai sufficientemente orientati verso Dio e dobbiamo continuamente indirizzare la nostra mente e il nostro cuore a Lui. Per fare questo bisogna avere il coraggio di respingere tutto ciò che ci porta fuori strada, i falsi valori che ci ingannano attirando in modo subdolo il nostro egoismo. Invece dobbiamo fidarci del Signore, della sua bontà e del suo progetto di amore per ciascuno di noi. La Quaresima è un tempo di penitenza, sì, ma non è un tempo triste! È un tempo di penitenza, ma non è un tempo triste, di lutto. E’ un impegno gioioso e serio per spogliarci del nostro egoismo, del nostro uomo vecchio, e rinnovarci secondo la grazia del nostro Battesimo.

Soltanto Dio ci può donare la vera felicità: è inutile che perdiamo il nostro tempo a cercarla altrove, nelle ricchezze, nei piaceri, nel potere, nella carriera… Il regno di Dio è la realizzazione di tutte le nostre aspirazioni, perché è, al tempo stesso, salvezza dell’uomo e gloria di Dio. In questa prima domenica di Quaresima siamo invitati ad ascoltare con attenzione e raccogliere questo appello di Gesù a convertirci e a credere nel Vangelo. Siamo esortati a iniziare con impegno il cammino verso la Pasqua, per accogliere sempre più la grazia di Dio, che vuole trasformare il mondo in un regno di giustizia, di pace, di fraternità.

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