Riflessioni di Papa Francesco

La Riconciliazione è incontro con il Signore che riconcilia

La prima Lettura del giorno (Eb 8, 6-13) è stata di ispirazione durante l’omelia di Papa Francesco per parlare della Confessione: il sacramento della Riconciliazione non è un giudizio ma un “incontro con il Signore che riconcilia“.

La prima cosa che dobbiamo avere a mente nel momento in cui ci confessiamo, ha spiegato Bergoglio, è che “Dio Perdona sempre! Non di stanca mai di perdonare“. Questo non lo dice Francesco, ma fu Gesù stesso a dirlo a Pietro: “Quando Pietro chiese a Gesù: “Quante volte io devo perdonare? Sette volte?” – “Non sette volte: settanta volte sette”.  – ha ricordato il Santo Padre – Cioè sempre. Così perdona Dio: sempre“.

È l’uomo, piuttosto, che si stanca di chiedere perdono per tanti motivi, non ultimo quello di ritenere certi peccati imperdonabili: non è così “se tu hai vissuto una vita di tanti peccati, di tante cose brutte, – ha detto – ma alla fine, un po’ pentito, chiedi perdono, ti perdona subito! Lui perdona sempre“. E ancora ha continuato “Non c’è peccato che Lui non perdoni. Lui perdona tutto. ‘Ma, padre, io non vado a confessarmi perché ne ho fatte tante brutte, tante brutte, tante di quelle che non avrò perdono…’ No. Non è vero. Perdona tutto. Se tu vai pentito, perdona tutto“.

E questo perdono, ha aggiunto il Pontefice, lo si percepisce nella confessione stessa: “tante volte non ti lascia parlare! Tu incominci a chiedere perdono – ha raccontato – e Lui ti fa sentire quella gioia del perdono prima che tu abbia finito di dire tutto.

L’importante, per giungere a percepire questo contatto con Dio è che la Confessione non sia una formalità: “Tante volte le confessioni sembrano una pratica, una formalità… E l’incontro dov’è? – ha quindi concluso Papa Francesco – L’incontro con il Signore che riconcilia, ti abbraccia e fa festa: andare a confessarsi non è andare alla tintoria perché ti tolgono una macchia. No! È andare a incontrare il Padre, che riconcilia, che perdona e che fa festa“.

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10 pensieri su “La Riconciliazione è incontro con il Signore che riconcilia

  1. Come fa Papa Francesco per fare in modo che la parola di Dio giunga a tutti è necessario uscire dal Tempio. Gesù era sempre in mezzo alla gente nel Tempio sarà entrato 4, 5 volte? Le Sante Messe possono essere dette anche nelle piazze ed anche in quelle periferiche alle città coinvolgendo anche chi non crede, con incontri relativi alla “salvaguardia del creato”!

  2. Sicuramente la confessione e una liberazione e chiedere a Dio il suo perdono per i nostri peccati,ma a volte non e come sembra…..

  3. Ebrei 8, 6-13. 6 Ma ora Gesù ha ottenuto un più eccellente servizio pubblico, così che è anche il mediatore di un patto corrispondentemente migliore, che è stato legalmente stabilito su promesse migliori. 7 Poiché se quel primo patto fosse stato senza difetto, non si sarebbe cercato luogo per un secondo; 8 poiché egli ha di che rimproverare il popolo quando dice: “ecco vengono i giorni, dice il Signore, e io concluderò con la casa d’Israele e con la casa di Giuda un nuovo patto; 9 non secondo il patto che feci con i loro antenati nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dal paese d’Egitto, perché non sono rimasti nel mio patto, così che ho smesso di avere cura di loro, dice il Signore. 10 Poiché questo è il patto che stipulerò con la casa d’Israele dopo quei giorni, dice il Signore. Metterò le mie leggi nella loro mente e le scriverò nel loro cuore. E io diverrò il loro Dio, ed essi stessi diverranno il mio popolo. 11 E non insegneranno affatto ciascuno al suo concittadino e ciascuno al suo fratello dicendo: “Conosci Dio!” Poiché mi conosceranno tutti, dal più piccolo fino al più grande di loro. 12 poiché sarò misericordioso verso le loro opere ingiuste, e assolutamente non rammenterò più i loro peccati. 13 Dicendo “un nuovo patto” egli ha reso il precedente antiquato. Ora ciò che è reso antiquato e invecchia è prossimo a sparire. <> Inizia la Gerusalemme Spirituale, quella fisica aveva esaurito il suo compito, di fare conoscere al mondo la potenza di Dio, le sue leggi, il suo proposito. Con Gesù si era compiuto la profezia che Dio aveva pronunciato nel Giardino di Eden contro l’original serpente, che manifestò apertamente di odiare Dio e per cui indusse la prima coppia umana a disubbidire alle sue leggi rigettando la sua guida. Genesi 3; 15. E io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei. Egli ti schiaccerà la testa e tu gli schiaccerai il calcagno. Il seme della donne era Gesù che sconfisse satana superando la prova estrema dimostrando che l’uomo non tradirà mai Dio anche affrontando la prova estrema che è la morte sulla croce dove prima di morire dimostrò di avere un grande amore per l’uomo. Invece di odiare i suoi torturatori mentre era sulla croce pregava per loro chiedendo a Dio di perdonarli perché non sapevano quello che facevano. Satana non fu capace di insediare nel cuore di Gesù l’odio per i suoi nemici o fargli rinnegare Dio in quanto fu Dio a stabilire le cose, lo dichiarò quando pregava il padre dicendo “SIA FATTA LA TUA VOLONTA’ NON LA MIA” <> Con la Gerusalemme spirituale estesa a tutti i popoli della terra a tutti gli uomini, dal povero al ricco, Dio si apprestava ad accogliere tutti presso la Sua dimora a patto che avessero abbandonato le loro pratiche peccaminose e si lasciassero istruire, per libera scelta attorno le sue vie. Il Grande maestro era Gesù che aveva lasciato un modello reale, un uomo, un essere in carne e sangue, non uno spirito invisibile difficile da credere e seguire. Dio è cosciente che l’uomo, essendo fatto di polvere, tratto dal suolo, non ha in se la perfezione per cui può sbagliare. Se si ravvede, riconosce che quella azione è contraria agli insegnamenti di Dio si pente , chiede perdono sicuramente Dio perdonerà perché Dio sa leggere nei cuori degli uomini. Se un uomo che si e pentito una prima volta per una azione sbagliata ne commette un’altra, che non sia la stessa altrimenti dimostra di non aversi pentito affatto, ripete la richiesta di perdono, dopo pentimento Dio perdona ancora. Così facendo l’uomo si avvicina sempre più a Dio raggiungendo un buono livello nel rispettare le leggi di Dio.

  4. Anch’io intendo la confessione un incontro con Dio, ma spesso i suoi ministri non rappresentano bene Gesù. Qualche volta e capitato di uscire delusi dal confessionale perché si è stati trattati con indifferenza e non come persone.

    1. perche i vescovi non controllano l’operato di certi parroci, devono spiegare e fondato il rischio di perdere gesu’ora per loro diventato un lavoro le pecore sono smarrite

  5. Boa noite mensageiro de Deus Sr Papa Francisco
    que lindo falar do amor gratuito, o perdão que purifica
    as almas e nos santifica a aproximar de Cristo, que por amor
    deu sua vida para que nossos pecados fossem perdoados.
    sempre de braços abertos a nós receber, so depende do agir
    para obter a reconciliação, paz e amor de Deus. Amém abraços

  6. E’ vero, tante volte andando a confessarmi penso…..e sì, ma poi se ci ricasco…..e allora a cosa serve?
    Invece è necessario perchè ogni volta si verifica quell’incontro con il SUO perdono che ci aiuta a migliorarci.

    1. lui ci perdona sempre noi dobbiamo insistere a cercarlo e vicino a noi amiamolo come lui ci ama e accogliamo i nostri fratelli con amore .

  7. Per me Cristiano, il Sacramento della Riconciliazione, perchè

    lo daccio mi sento pieno di gioia più libero, come mi fossi tolto un grande

    da capo. Dio ci perdona sempre io provo questo dopo aver ricevuto il per-

    dono dal mio padre confessore. Il Papa ce lo ricorda, noi se ci fanno un pic-
    colo sgarbo ci arrabiamo e condanniamo che ci fa del male, Gesù non l’ha fatto mai ce l’ha dimostrato andando per noi sulla croce, chi ci a perdonato quando l’abbiamo crocifisso, ci perdona anche adesso, basta confessarsi.

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