L’Angelus di questa domenica che segue la festività del Natale cade proprio nella celebrazione della Sacra Famiglia, ed è sulla famiglia che è incentrato il discorso del Papa.
Un elemento talmente essenziale che persino il Figlio di Dio ha scelto di venire sulla terra e di essere accolto dal calore di un nucleo familiare, pertanto “ quella di Nazaret è la famiglia-modello, in cui tutte le famiglie del mondo possono trovare il loro sicuro punto di riferimento e una sicura ispirazione. ”
A sua imitazione quindi “ siamo chiamati a riscoprire il valore educativo del nucleo familiare: esso richiede di essere fondato sull’amore che sempre rigenera i rapporti aprendo orizzonti di speranza. In famiglia si potrà sperimentare una comunione sincera quando essa è casa di preghiera, quando gli affetti sono seri, profondi e puri, quando il perdono prevale sulle discordie, quando l’asprezza quotidiana del vivere viene addolcita dalla tenerezza reciproca e dalla serena adesione alla volontà di Dio. ”
E se è del tutto normale litigare, essere in disaccordo, l’esortazione di Papa Francesco è una sola, sempre: “se litighiamo in famiglia, che non finisca la giornata senza fare la pace. “Sì, ho litigato”, ma prima di finire la giornata, fai la pace. E sai perché? Perché la guerra fredda del giorno dopo è pericolosissima. Non aiuta. ”
Sono quindi tre le parole da tenere sempre presenti affinché le cose vadano bene “ tre parole da custodire sempre: permesso, grazie, scusa” prosegue Bergoglio, e spiega “Permesso, per non essere invadenti nella vita degli altri. […]Grazie: tanti aiuti, tanti servizi che ci facciamo in famiglia. Ringraziare sempre. La gratitudine è il sangue dell’anima nobile. “Grazie”. E poi, la più difficile da dire: “Scusa”. Perché noi sempre facciamo delle cose brutte e tante volte qualcuno si sente offeso di questo.”
Solo così potremo avvicinarci davvero all’esempio perfetto e rispecchiare l’amore di Dio e la vera cristianità.
Mi hanno chiesto di fare la seguente domanda al Santo Padre ed io l’ho fatta un mese fa e non ho avuto nessuna risposta. La rifaccio:” Perchè specialmente in questo periodo triste, il Papa stesso non da disposizioni di annunciare pubblicamente che ha aiutato tanti bisognosi non con le parole ma coi fatti, così questa azione concreta possa servire da esempio a tutti gli altri Fedeli?” Capisco che è una domanda difficile però non rispondete Voi col silenzio. Fate leggere la domanda al Santo Padre e fate rispondere a Lui con tutta la Sua saggezza. Non fatelo voi perchè sbaglieresti. Grazie.