E’ la prima domenica dell’Avvento e la parola del Vangelo di oggi è il Salmo 32,20-21 “ L’anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. È in lui che gioisce il nostro cuore. ”
Comincia infatti il tempo dell’attesa, dice Papa Francesco, perché oggi inizia un nuovo anno liturgico e “ In esso la Chiesa scandisce il corso del tempo con la celebrazione dei principali eventi della vita di Gesù e della storia della salvezza. […] ci prepara al Natale, e per questa preparazione è un tempo di attesa, è un tempo di speranza.”
Ed è San Paolo, continua, a indicare l’oggetto dell’attesa che è la “ manifestazione del Signore ”. Con l’attesa “ ci prepariamo all’incontro, a stare con il Signore nell’eternità. E questo incontro definitivo verrà alla fine del mondo. ”
Perchè il Signore mantiene le promesse, spiega Bergoglio, “ non delude la nostra attesa! Mai delude il Signore. Ci farà aspettare forse, ci farà aspettare qualche momento nel buio per far maturare la nostra speranza, ma mai delude. Il Signore sempre viene, sempre è accanto a noi. ”
La sua presenza è vicina ogni giorno e lo riporta proprio la Bibbia “ Gesù, ci dice la Bibbia, è alla porta e bussa. Ogni giorno. È alla porta del nostro cuore. Bussa. Tu sai ascoltare il Signore che bussa, che è venuto oggi per visitarti, che bussa al tuo cuore con una inquietudine, con un’idea, con un’ispirazione? ”
E anche nei momenti di sconforto, quelli più bui, abbiamo la certezza che il Signore arriverà, “ l’anima in attesa, un’attesa fiduciosa del Signore fa trovare conforto e coraggio nei momenti bui dell’esistenza. E da cosa nasce questo coraggio e questa scommessa fiduciosa? Da dove nasce? Nasce dalla speranza. E la speranza non delude. ”
E conclude il Pontefice, l’Avvento è proprio questo “un incessante richiamo alla speranza: ci ricorda che Dio è presente nella storia per condurla al suo fine ultimo, per condurla alla sua pienezza, che è il Signore . ”